sabato 13 giugno 2015

L'usanza del paese...o dell'insoddisfazione

Con la seconda recensione ci spostiamo dall'isolata brughiera inglese di Charlotte Brontë alla scintillante New York di un'altra scrittrice che amo molto: Edith Wharton.
Vi parlerò in particolare di un suo libro poco conosciuto ma che mi è piaciuto molto, ovvero L'usanza del paese, edito in Italia dalla casa editrice Newton Compton ma oggi purtroppo difficilmente reperibile (Newton, se vedi questo post facci un pensierino sulla ristampa!! :D)

Ecco la copertina:






Ci troviamo nella celebre Fifth Avenue di New York e Undine Spragg, figlia di provinciali arricchiti, tenta la scalata al successo sociale mediante il metodo all'epoca più sicuro e ben collaudato: il matrimonio d'interesse. Capricciosa, volubile, sempre alla ricerca di qualcosa che pare sfuggirle un attimo prima che possa afferrarlo, Undine è un personaggio molto moderno: quante persone anche oggi non danno alcuna importanza ai veri sentimenti e alla vita dello spirito (qui incarnato dal sognatore Ralph, primo marito di Undine) preferendo votarsi alla ricerca di piaceri che gli altri sembrano possedere, per poi gettarli via appena ottenuti?

"Aveva tutto quel che voleva, ma spesso aveva la sensazione che esistessero anche cose che avrebbe potuto desiderare se solo fosse stata consapevole della loro esistenza".

La Wharton nei suoi romanzi è di solito piuttosto impietosa nei confronti di questo tipo di donna, che rende bersaglio di un'affilata ironia, mentre qui l'ho trovata stranamente indulgente: Undine in fondo non è che il naturale prodotto dell' "usanza de paese", ovvero l'abitudine degli uomini americani dell'epoca  (ma a me vien da dire tutti gli uomini dell'epoca ^^') di trattare le donne come semplici orpelli decorativi, per nulla partecipi della loro vita e del loro lavoro.

Non vi dico altro della trama perché le trovate di questa versatile e tutto sommato simpatica (a parte quando mette nei guai le persone... ^^') protagonista sono tutte da scoprire! :D
Consigliato a chi ama questa scrittrice, ma anche semplicemente i libri ben scritti (la Wharton aveva proprio un dono *_*)

Voto: 8/10

A presto e buone letture a tutti!^^




























6 commenti:

  1. Confesso di non aver letto ancora nulla della Wharton >_< entro l'anno devo assolutamente leggere L'età dell'innocenza!

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    1. Uuuh te la consiglio assolutamente!! ^^ Inizia da "L'età dell'innocenza", il più bello che ho letto finora *_* (e non a caso il più famoso!^^) Anche La casa della gioia è stupendo, mentre ho apprezzato meno Ethan Frome. Lei è una scrittrice molto elegante, ma ha un'ironia spietata che ad alcuni può non piacere! ^^'

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  2. Ho adorato questo libro della Warthon, l'ho trovato meraviglioso! Addirittura più bello di Ethan Frome anche se si tratta di due storie decisamente diverse (cavolo... mi è tornata voglia di leggere entrambi!)
    Purtroppo non posso dire lo stesso de "Gli sguardi della luna": non sono mai arrivata oltre la ventesima pagina, una noia mortale... (è un mio parere, ovviamente!)

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    1. Anch'io l'ho trovato bellissimo! Ethan Frome è carino ma anche secondo me non all'altezza di questo, Gli sguardi della luna invece ancora devo leggerlo, ti saprò dire!^^

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