martedì 1 marzo 2016

"La fata risplendente", di Cesare Causa


Ciao a tutti!

Che io adori le fiabe è cosa nota (nel caso ve lo foste perso, ecco qui il post che ho dedicato loro! ^^) e che credo di avere in comune con molti di voi: questi racconti fantastici infarciti di principi, principesse, streghe, maghi e folletti sono infatti di solito le prime letture di ogni bambino, quelle che non appena si impara a leggere (o anche prima, attraverso le amorevoli letture serali dei genitori, per i più fortunati) spalancano le porte verso il magico mondo della lettura.

Come potevo dunque lasciarmi sfuggire una fiaba italiana che non conoscevo?? 



"La fata risplendente", di Cesare Causa, risale al 1905 e credo abbia fatto in passato parte di qualche raccolta di fiabe, perché scavando su internet alla ricerca di informazioni sull'autore (non ne ho trovate...chi sarà mai codesto misterioso letterato italico?? xD) mi sono imbattuta in qualche vecchio libro rilegato intitolato "I racconti delle fate" di cui è stato autore. 
La casa editrice Flower-ed, che con mia somma gioia sta riesumando molti gioielli dimenticati della nostra letteratura, l'ha pubblicata invece singolarmente ed è stata un'ottima scelta, in quanto già da sola ha la lunghezza di un piccolo romanzo.
Nonostante il titolo faccia riferimento a una fata, quest'ultima ha solo un ruolo secondario nella narrazione, poiché tutte le vicende ruotano intorno ad Anodina, una principessa né bella né brutta, né stupida né intelligente...e così via, a cui capita un'avventura dopo l'altra, con un ritmo narrativo incredibilmente vivace e piacevole *_* Inutile raccontarvi la trama in modo più dettagliato...come per tutte le fiabe va scoperta gradualmente, divorando una pagina dopo l'altra ^^

Si tratta di una fiaba diversa da tutte le altre che mi sia mai capitato di leggere. Innanzitutto, appunto, per la lunghezza: 134 pagine nel formato cartaceo, mentre di solito una fiaba media conta dalle 5 alle 30 pagine al massimo (per le più lunghe che mi sia capitato di leggere, cioè alcune di Andersen e Madame d'Alnoy).
Poi per l'ironia! *_* Io adoro i testi ironici, alcuni dei miei autori preferiti (come Jane Austen e Giovanni Guareschi) sono entrati nelle mie grazie proprio per questa loro spiccata qualità... ma è davvero molto raro trovarla nelle fiabe, che di solito virano dal dalla dolcezza malinconica (Andersen e Wilde) alla crudeltà asciutta e quasi indifferente (Grimm), passando per la saggezza popolare e lo splendore del meraviglioso (fiabe italiane e francesi), ma senza quasi mai avere la pretesa di divertire il lettore.
E questo è comprensibile: la fiaba nasce prima come leggenda popolare da narrare nelle lunghe notti d'inverno intorno al fuoco (quanto ci sia di matrice psicologica in questi antichi racconti lo lascio agli psicologi esperti nel campo xD), poi si ammanta di intenti educativi (che raramente erano divertenti, in passato xD), ma di solito le sue pretese terminano qui e lasciano il resto ad altre forme narrative, come il racconto e il romanzo.
Invece il testo di Cesare Causa è ironico e ricco di spunti come un romanzo, e per questo è godibilissimo anche dagli adulti, ma resta al contempo una vera e propria fiaba, perché di questo genere narrativo ha tutti gli elementi: il "c'era una volta" dell'inizio, perso nella tipica vaghezza di tempo e luogo; i protagonisti (il re, la reginotta, la principessa), e gli eventi fantastici e inspiegabili inseriti con naturalezza nella vita quotidiana (formule magiche, animali che diventano persone e viceversa).
Il pubblico che Cesare Causa aveva in mente erano comunque i bambini, a cui spesso nel corso della narrazione si rivolge anche direttamente, con un delicato e profondo intento pedagogico che non può non colpire anche gli adulti:

"E ora, fanciulli miei, ecco ciò che ho voluto mostrarvi in questo capitolo. 
Non v'ha essere, per quanto piccolo, che non sia scorto dall'occhio di Dio; non v'ha dolore, per quanto minimo, che non sia confortato dal cuore di Dio. Ogni dolore ha diritto ad un conforto; e io sono convinto che il Signore, il quale legge tutti i cuori, vede anche i dolori cui vanno soggetti certi moscerini, e reca loro il dovuto sollievo.
Credetemi, o fanciulli, non sprezzate nessuna disgrazia; fate il maggior bene che potete; se anco non aveste salvato che un insetto, non avrete perduto la vostra giornata".

Insomma, tutto questo sproloquio sulle fiabe per dirvi che questa mi è piaciuta proprio tanto e spero in futuro di leggerne altre dello stesso autore! *_*

Voto: 9/10
Consigliato a: Tutti
Sconsigliato a: Nessuno

Titolo: La fata risplendente
Autore: Cesare Causa, detto "Il misterioso"...(quest'ultima parte l'ho aggiunta io eh xD)
Editore: Flower-ed
N. Pagine (cartaceo): 134
Ebook: EPUB+MOBI

2 commenti:

  1. La fiaba dev'essere carinissima, ma mi intriga di più questo Cesare Causa! "chi sarà mai codesto misterioso letterato italico?" XD
    Davvero, chissà quanti autori italiani interessanti saranno caduti nel dimenticatoio...

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    1. Come al solito ho visto il tuo commento un secolo dopo XD
      Si ho cercato notizie in rete ma non ho trovato nulla.. Eppure a giudicare da questa fiaba era bravo! Leggerei volentieri altre sue storie *_* Sicuramente tanti famosi ai loro tempi oggi sono scomparsi, anche molte autrici! :(

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