Ciao a tutti! ^^
Siccome in questo periodo mi è venuta una voglia matta di leggere biografie, credo proprio che inaugurerò una nuova sezione del blog appositamente per loro! :D
E ovviamente non c'è biografia migliore da cui iniziare di quella della mia amata Charlotte Brontë, scritta da Elizabeth Gaskell *_*
Come potete vedere è stata pubblicata in due edizioni: quella di La Tartaruga (copertina arancione) abbastanza introvabile perché non più ristampata, e quella di Castelvecchi (copertina rossa), pubblicata appena qualche mese fa dopo una lunga attesa di quasi due anni xD Che riusciate a reperire la prima o optiate per la seconda non cambia nulla, poiché entrambe hanno la stessa traduzione e le stesse note.
Se volete approfondire la vostra conoscenza della bibliografia di questa bravissima scrittrice potete dare un'occhiata al post che le ho dedicato tempo fa ^^
Questa biografia è doppiamente imperdibile perché ha il raro dono di riunire in sé ben due eccellenti scrittrici: Charlotte Brontë, la cui vita risulta interessante e intensa anche se fu molto più solitaria e povera di avvenimenti di qualsiasi vita media, e Elizabeth Gaskell, altra grande scrittrice vittoriana finalmente riscoperta anche in Italia negli ultimi anni, che conobbe Charlotte nei suoi ultimi anni di vita, fu sua amica e la ricevette spesso anche in visita nella sua casa di Manchester.
C'è pane per i denti di chi, come me, ama le mitiche Sorelle scrittrici perché la loro vita è narrata con grande passione e attenzione ai particolari: la Gaskell ci conduce per mano nel piccolo villaggio di Haworth, dove "l'orizzonte è segnato da una linea continua di alte colline simili a gigantesche onde pietrificate i cui avvallamenti rivelano altre alture di uguale forma e colore coperte da lande squallide e selvatiche", e dove gli abitanti "hanno il massimo rispetto per qualità pratiche, ma diffidano di qualsiasi comportamento che sia nuovo per loro ed estendono la prudenza perfino alla valutazione delle virtù".
Ci parla poi del Reverendo Patrick Bronte, rigido ma sempre orgoglioso dei suoi figli, e della sua dolce e purtroppo prematuramente scomparsa moglie; delle primogenite Maria ed Elizabeth, che morirono di tisi in ancor tenera età a seguito della permanenza in una scuola insalubre (episodio vividamente rievocato da Charlotte nel suo Jane Eyre) per poi soffermarsi infine sui veri protagonisti della biografia: Charlotte, Branwell, Emily e Anne.
Con il passare degli anni la narrazione tende ovviamente a concentrarsi sempre più su Charlotte, e anche la narratrice quasi si eclissa, scegliendo di far parlare solo l'amica scomparsa attraverso le splendide lettere che indirizzava non solo alla stessa Gaskell ma anche ad altre amiche (soprattutto la storica amica Ellen Nussey) e agli editori.
Dalla narrazione semplice e appassionata emerge una figura forte, indipendente, sempre premurosa nei confronti del padre e dei fratelli, indomabile e dallo spirito fermo, ardente anche nelle numerose avversità che la colpirono e dalle quali spesso la trasse in salvo la sua vivida fantasia.
Un documento storico notevole da leggere assolutamente, ma tenendo presente che fu scritto quando Charlotte era morta da pochi anni e molti di coloro che l'avevano conosciuta (tra cui anche padre e marito) erano ancora in vita...inevitabile quindi che, rispetto alle biografie di epoca successiva, manchi di molti particolari importanti che per delicatezza verso i suoi parenti e amici si vollero allora occultare: primo tra tutti l'amore profondo e inevitabilmente infelice di Charlotte per il purtroppo già sposato professore belga Constantine Héger. Alcune struggenti lettere che gli scrisse non sono pertanto presenti in questa per il resto ben nutrita raccolta.
Anche l'ultimo anno di vita di Charlotte, quello in cui si sposò e visse la sua breve vita matrimoniale, è narrato in sole poche pagine: probabilmente la Gaskell non voleva intromettersi troppo nella vita privata dell'ancora vivo marito di Charlotte, il recerendo Nicholls.
Piccola curiosità: nella biografia la Gaskell lanciò una vera e propria invettiva contro la donna che aveva "sedotto e abbandonato" il fratello di Charlotte, Branwell, portandolo indirettamente alla morte. Ebbene, pare che la donna (molto nota nelle cerchie che "contavano") si fosse così offesa da intentare una sorta di causa contro la scrittrice, che fu perciò costretta a modificare alcune parti dell'opera nelle edizioni successive xD
Spero davvero che vi concederete il piacere di conoscere meglio (oppure approfondire ulteriormente la conoscenza) di questa grande ma profondamente umile scrittrice, che disse di sé all'amica Ellen: "è inutile dire che cosa io sia. Quelli che si interessano a me lo sentono e lo scoprono. Per gli altri desidero essere un personaggio oscuro, privato, un semplice lavoratore".
Voto: 9/10
A prestissimo con una nuova biografia nella brughiera...che, già vi anticipo, non ci porterà lontano dalle distese di erica che tanto amo ^^
Se volete approfondire la vostra conoscenza della bibliografia di questa bravissima scrittrice potete dare un'occhiata al post che le ho dedicato tempo fa ^^
Questa biografia è doppiamente imperdibile perché ha il raro dono di riunire in sé ben due eccellenti scrittrici: Charlotte Brontë, la cui vita risulta interessante e intensa anche se fu molto più solitaria e povera di avvenimenti di qualsiasi vita media, e Elizabeth Gaskell, altra grande scrittrice vittoriana finalmente riscoperta anche in Italia negli ultimi anni, che conobbe Charlotte nei suoi ultimi anni di vita, fu sua amica e la ricevette spesso anche in visita nella sua casa di Manchester.
C'è pane per i denti di chi, come me, ama le mitiche Sorelle scrittrici perché la loro vita è narrata con grande passione e attenzione ai particolari: la Gaskell ci conduce per mano nel piccolo villaggio di Haworth, dove "l'orizzonte è segnato da una linea continua di alte colline simili a gigantesche onde pietrificate i cui avvallamenti rivelano altre alture di uguale forma e colore coperte da lande squallide e selvatiche", e dove gli abitanti "hanno il massimo rispetto per qualità pratiche, ma diffidano di qualsiasi comportamento che sia nuovo per loro ed estendono la prudenza perfino alla valutazione delle virtù".
Ci parla poi del Reverendo Patrick Bronte, rigido ma sempre orgoglioso dei suoi figli, e della sua dolce e purtroppo prematuramente scomparsa moglie; delle primogenite Maria ed Elizabeth, che morirono di tisi in ancor tenera età a seguito della permanenza in una scuola insalubre (episodio vividamente rievocato da Charlotte nel suo Jane Eyre) per poi soffermarsi infine sui veri protagonisti della biografia: Charlotte, Branwell, Emily e Anne.
Con il passare degli anni la narrazione tende ovviamente a concentrarsi sempre più su Charlotte, e anche la narratrice quasi si eclissa, scegliendo di far parlare solo l'amica scomparsa attraverso le splendide lettere che indirizzava non solo alla stessa Gaskell ma anche ad altre amiche (soprattutto la storica amica Ellen Nussey) e agli editori.
Dalla narrazione semplice e appassionata emerge una figura forte, indipendente, sempre premurosa nei confronti del padre e dei fratelli, indomabile e dallo spirito fermo, ardente anche nelle numerose avversità che la colpirono e dalle quali spesso la trasse in salvo la sua vivida fantasia.
Un documento storico notevole da leggere assolutamente, ma tenendo presente che fu scritto quando Charlotte era morta da pochi anni e molti di coloro che l'avevano conosciuta (tra cui anche padre e marito) erano ancora in vita...inevitabile quindi che, rispetto alle biografie di epoca successiva, manchi di molti particolari importanti che per delicatezza verso i suoi parenti e amici si vollero allora occultare: primo tra tutti l'amore profondo e inevitabilmente infelice di Charlotte per il purtroppo già sposato professore belga Constantine Héger. Alcune struggenti lettere che gli scrisse non sono pertanto presenti in questa per il resto ben nutrita raccolta.
Anche l'ultimo anno di vita di Charlotte, quello in cui si sposò e visse la sua breve vita matrimoniale, è narrato in sole poche pagine: probabilmente la Gaskell non voleva intromettersi troppo nella vita privata dell'ancora vivo marito di Charlotte, il recerendo Nicholls.
Piccola curiosità: nella biografia la Gaskell lanciò una vera e propria invettiva contro la donna che aveva "sedotto e abbandonato" il fratello di Charlotte, Branwell, portandolo indirettamente alla morte. Ebbene, pare che la donna (molto nota nelle cerchie che "contavano") si fosse così offesa da intentare una sorta di causa contro la scrittrice, che fu perciò costretta a modificare alcune parti dell'opera nelle edizioni successive xD
Spero davvero che vi concederete il piacere di conoscere meglio (oppure approfondire ulteriormente la conoscenza) di questa grande ma profondamente umile scrittrice, che disse di sé all'amica Ellen: "è inutile dire che cosa io sia. Quelli che si interessano a me lo sentono e lo scoprono. Per gli altri desidero essere un personaggio oscuro, privato, un semplice lavoratore".
Voto: 9/10
A prestissimo con una nuova biografia nella brughiera...che, già vi anticipo, non ci porterà lontano dalle distese di erica che tanto amo ^^
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