Ciao a tutti! ^^
Questo è il lunedì del risveglio generale dopo le vacanze, cioè quello traumatico per eccellenza! xD
Agosto comunque è stato lungo, piacevole e rilassante quindi si può ripartire con grinta (speriamo! xD) Spero che anche le vostre vacanze siano andate benissimo, ovunque le abbiate trascorse! :D
Per continuare un po' a viaggiare almeno con la fantasia, oggi ho deciso di presentarvi uno dei viaggi librari che ho fatto quest'estate: destinazione un'isola misteriosa abitata dalla piccola Iguana di Anna Maria Ortese! ^^
Chi segue assiduamente il blog ricorderà che avevo già dedicato un post nella rubrica Scrittrici nella brughiera a questa scrittrice italiana inquieta, vagabonda (visse in tante città diverse, tra cui Roma, Napoli-da cui proveniva-e Milano) ingiustamente poco nota al grande pubblico ma che si spera venga riscoperta grazie alla fiducia che le sta accordando Adelphi con la ristampa e la diffusione di tutte le sue opere. Per chi se lo fosse perso, lo trovate qui.
Vi avverto: non è una scrittrice per tutti. Disse che per amare i suoi libri bisogna essere persone molto tristi ma io non sono propriamente d'accordo: piuttosto bisogna essere persone un po' tormentate, inquiete, in fondo mai stanche di interrogare la realtà per cercare quelle risposte che non si rivelano a chi è superficiale e si accontenta di ciò che balza agli occhi.
"L'iguana" è il secondo romanzo che leggo, dopo "Il cardillo addolorato" e la raccolta di racconti "Il mare non bagna Napoli"...e devo dire di esserne rimasta davvero colpita!
Il protagonista è un giovane e ricco milanese, Daddo, che, poiché "ogni anno, quando è primavera, i Milanesi partono per il mondo in cerca di terre da comprare" parte per cercare una qualche isola di cui prender possesso. Approda allora sull'isola di Ocana, così piccola da non esser segnata sulle carte geografiche, e lì si imbatte in una serie di bizzarri personaggi: don Ilario, nobile decaduto che si diletta di letteratura, i suoi fratelli e soprattutto la misteriosa Iguana, una piccola serva mezza bestia e mezza donna dagli occhi grandi e tristi, i cui rapporti con la famigliola dell'isola sono piuttosto ambigui. Daddo ne è stregato...
Se deciderete di approdare anche voi sull'isola di Ocana vi consiglio di abbandonare ogni certezza: non tutto quello di cui leggerete sarà quello sembra: né uomini, né animali, né avvenimenti. Tutto è sospeso tra la realtà e una sorta di impalpabile sogno metafisico...Di solito non amo questo genere di libri perché per quanto geniali si rivelano spesso confusionari (come mi era successo con Il cardillo addolorato, della stessa autrice), ma non è il caso di "L'Iguana", che nella sua particolarità si mantiene lineare, coerente e piacevole dall'inizio alla fine, e in qualche punto mi ha anche commossa!
Non dimenticherò facilmente la piccola "iguanuccia", come la chiama Daddo.
Voto: 7/10
A presto! :*
Il ritorno dalle vacanze è sempre un traumaxD
RispondiEliminaCome avevo commentato nel post da te riportato di Scrittrici nella brughiera, sei stata tu a farmi conoscere questa scrittrice che sembra molto interessante e, dalle parole che hai scritto, molto nelle mie corde!
Mamma mia, quest'anno in particolare! xD MI si prospettano nuove sfide e spero di continuare a seguire al meglio il blog!
EliminaSpero che ti piacerà quando la leggerai! *_* Alcuni suoi testi sono un po' ostici, ma L'iguana e Il mare non bagna Napoli non posso che consigliarli caldamente :D
Un bacione, Virginia! :*