Ciao a tutti! :D
Eccomi finalmente a recensire un romanzo che è tornato da poco sui nostri scaffali, cioè il goticissimo "Romanzo siciliano" di Ann Radcliffe!
Mi sono sentita quasi una profetessa quando è stato pubblicato questo libro, visto che ho dedicato alla sua autrice un post lo scorso Halloween lamentando proprio la scarsa reperibilità di molti suoi testi...ed ecco che ta daaan! La Beat pubblica di nuovo Romanzo siciliano! xD Spero che profezie simili mi capitino più spesso ahaha ^^ Trovate l'articolo dedicato all'autrice in questo post della rubrica Scrittrici nella brughiera!
Ma ora veniamo al libro. Ve lo dico subito: è gotico settecentesco allo stato puro. Quindi i detrattori del genere faranno bene ad astenersi dal leggerlo, pena intenso prurito alle mani per la voglia di picchiare l'autrice xD Ma chi invece, come me, si diverte a leggere questo tipo di libri troverà pane per i suoi denti! :D
Siamo in Sicilia (chi conosce un po' la Radcliffe sa che amava ambientare i suoi romanzi in Italia, terra che evidentemente solleticava l'immaginario romantico dei figli di Albione nel '700) e il Marchese di Mazzini, rimasto vedovo, lascia nel castello di famiglia le due figlie, per andare a spassarsela a Napoli con la nuova moglie e l'unico figlio maschio.
Giulia ed Emilia, questi i nomi delle due fanciulle, crescono sotto l'amorevole ala protettrice di una governante, la signora Menon, e nulla conoscono del mondo esterno, finché due elementi non giungono a turbare la loro quiete: il ritorno del padre e della matrigna, che imporrà loro di trasferirsi in un'ala del castello abbandonata da anni e abitata da misteriose presenze, e quello che era il peggior pericolo per una giovinetta in età da marito: l'amore.
Quando leggo un romanzo di Ann Radcliffe mi sento sempre un po' Catherine Morland di Northanger Abbey, la celebre parodia del gotico fatta da quel geniaccio di Jane Austen, e temo che questa nefasta immedesimazione sia alla base di più della metà del fascino che siffatte opere esercitano sul mio intelletto! xD Non è altrimenti spiegabile il fatto che io abbia divorato con passione un romanzo che, tutto sommato, è un cliché fatto carta e di cui fin dall'inizio avevo intuito il finale, ovviamente conquistato dai protagonisti a forza di pianti e svenimenti.
Però credetemi, nonostante le apparenze credo che questi libri siano molto più moderni, femministi e sovversivi di quanto un primo sguardo possa suggerire...vedono puntualmente nei padri dei tiranni da cui fuggire e fanno superare alle loro eroine ostacoli che avrebbero messo in difficoltà perfino Wonder Woman! xD
Perciò la morale è: fanciulle, non lasciatevi mai soggiogare da nessuno, ma inseguite i vostri sogni...anche se questo dovesse costarvi il fuggire di notte dal vostro castello, rinchiudervi in un convento e incappare nei banditi (sì, esattamente in quest'ordine xD)
Voto: 7/10
Titolo: Romanzo siciliano
Autore: Ann Radcliffe
Editore: Beat
N. Pagine: 205
Ciao! Devo ammettere che non ho mai letto niente di questo genere...però potrebbe interessarmi!
RispondiEliminaCiao Silvia! :D Se ti piacciono i romanzi ottocenteschi e hai anche una vaga passione per le storie di fantasmi non puoi perderteli! ^^
EliminaInteressante! Dopo " I misteri di Udolpho" letto mille mila anni fa (insieme a "Il castello di Otranto" di Walpole, "Frankenstein" della Shelley e "Northanger Abbey" della Austen) per un esame universitario, leggerò sicuramente anche questo!
RispondiEliminaTi piacerà, è anche abbastanza breve quindi per niente pesante :D
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