Ciao a tutti! :DD
Negli ultimi giorni ho letto due belle raccolte di racconti di due tra le mie autrici preferite, e ho deciso di presentarvele in una sorta di "battaglia letteraria": ovvero parlerò di entrambe, per poi tirare le conclusioni su quale mi sia piaciuta di più e perché ^^
Le autrici sono Elizabeth Gaskell (trovate il post a lei dedicato in brughiera qui) e Daphne Du Maurier (ecco il post dedicato a lei): come sapete amo molto entrambe, sono entrambe inglesi (anche se la Du Maurier vanta una forte componente francese xD) e tutte e due danno una certa priorità alle figure femminili nei loro romanzi e racconti.
Ma le analogie finiscono qui: se infatti Mrs Gaskell è a pieno titolo una più o meno placida donna ottocentesca (e di quel modello di donna conserva, in fondo, gli aspetti fondamentali) Dame Du Maurier è già completamente novecentesca: nervosa, inquieta, piuttosto eccentrica.
I loro due libri che si daranno battaglia sono per Elizabeth Gaskell "Storie di bimbe, di donne, di streghe", che contiene cinque racconti tratti dalla produzione più "soprannaturale" dell'autrice, e per Daphne Du Maurier "Il punto di rottura", che contiene una selezione di otto racconti scelti tra quelli che presentano personaggi alle prese con il loro "punto di rottura": un punto di non ritorno insomma, che segna un prima e un dopo nelle loro vite.
Più ci penso più-con le dovute differenze di temi e stili- trovo analogie tra queste due raccolte, e mi sono divertita ad accostare i racconti in cui ho trovato punti comuni! *_* Il primo titolo fa parte della raccolta della Gaskell, il secondo di quella della Du Maurier.
Che la battaglia abbia inizio! xD
1) "Lois la strega" vs "Le lenti azzurre"
Il fil rouge che unisce questi due racconti e che mi ha spinta a confrontarli è "la ragazza agnello in mezzo ai lupi".
La pia e dolce Lois Barclay, protagonista del racconto di Gaskell, rimasta orfana va a vivere con i suoi parenti più prossimi a Salem, nel Nuovo Mondo. Lì purtroppo riceverà un trattamento tutt'altro che amichevole, e finirà addirittura invischiata nell'isteria collettiva da superstizione che nel 1600 colpì la celebre cittadina.
Ma la novecentesca Marda West, protagonista del racconto di Du Maurier, non è che se la passi molto meglio: a seguito di un intervento agli occhi che le restituisce la vista perduta, vede che tutti coloro che la circondano hanno, al posto della testa umana, quella di un animale che svela la loro vera natura...una natura nient'affatto rassicurante!
Risultato: Il racconto di Gaskell è lento, ricco di atmosfera, angosciante al punto giusto, ma quello di Du Maurier, forse perché più breve e originale, mi ha conquistata (è indiscutibilmente uno dei più belli dell'autrice). Quindi direi che questa prima battaglia è vinta da Daphne Du Maurier! ^^
2) "Il pozzo di Pen Morfa" vs "L'arciduchessa"
A unire questi due racconti invece è il tema della "bella decaduta".
La giovane Nest, di cui ci parla Elizabeth Gaskell, è la ragazza più bella del paese. Felicemente fidanzata, sogna un futuro radioso che sarà purtroppo spazzato via per sempre da un brutto incidente.
Una sorte analoga tocca a Paula, l'arciduchessa di un idilliaco regno immaginato da Daphne Du Maurier, quando purtroppo i venti della rivoluzione spazzano via la sua millenaria casata.
Risultato: In questo caso risulta molto arduo scegliere quale dei due racconti sia il migliore! Ho infatti amato entrambi, anche se per motivi diversi: Elizabeth Gaskell ci mostra come la vita possa avere un senso anche quando non va come avevamo progettato; Daphne Du Maurier invece effettua un'analisi lucida e spietata del modo in cui una minoranza perversa può riuscire ad erodere, per semplice invidia e sfruttando la dabbenaggine del popolo, un potere pacifico e consolidato da secoli. Però do la mia preferenza alla Gaskell perché mi ha commossa con il suo finale! ^^
3) "Il racconto della vecchia balia" vs "Lo stagno"
Al centro di questi altri due racconti c'è invece "la bambina alle prese con fatti misteriosi".
La bimba della Gaskell è Rosamond, una piccola orfana che viene affidata alla cura di alcuni lontani parenti. Ad accompagnarla nella sua nuova casa è la fedelissima balia, che subito nota qualcosa di strano nell'antica dimora: perché l'ala est non è abitata? E davvero il vecchio organo in sala suona da solo? Sola contro tutti, la balia cercherà di salvare la sua piccola protetta dai pericoli soprannaturali che la minacciano.
Anche la piccola (anche se un po' meno) Deborah, presentataci da Daphne Du Maurier, durante le vacanze all'aria aperta nella casa dei nonni entra in qualche modo in contatto con un mondo soprannaturale, che diventa metafora del momento delicato che sta attraversando nella sua vita.
Risultato: Anche qui sono un po' indecisa: contrariamente al solito il racconto della Gaskell è molto più appassionante e dinamico di quello della Du Maurier, che però ha dalla sua la capacità di cogliere un punto nevralgico della vita della sua protagonista e costruirci su una splendida metafora dal sapore un po' autobiografico. Sì, scelgo quest'ultimo...Secondo punto per Daphne Du Maurier! ^^
Situazione attuale: Elizabeth-Daphne: 1-2. Gli ultimi due racconti saranno decisivi xD
4) "La clarissa" vs "L'alibi"
Ad unire questi due racconti, entrambi piuttosto lunghi, è il "folle che decide il destino altrui".
Nel caso della Gaskell si tratta di una donna, Bridget, che resa folle dalla sparizione della figlia (andata via di casa senza più dare notizie di sé) maledice l'uomo che le uccide il cane, ultimo ricordo rimastole della ragazza. La maledizione scatenerà una stramba catena di eventi che coinvolgerà poi la stessa Bridget.
Nel caso di Daphne invece il folle è un uomo, James Fenton, che dopo una vita del tutto normale decide improvvisamente di farsi strumento del destino e uccidere le prime persone che incontrerà suonando il campanello di una povera dimora. Ma la cosa non si rivelerà semplicissima...
Risultato: In questo caso do una netta preferenza a Elizabeth Gaskell: non che il racconto di Daphne non mi sia piaciuto, ma confesso di non averlo compreso del tutto...xD Probabilmente è un'ambiguità voluta, ma purtroppo per la mia cara Daphne "La clarissa" è davvero una bella storia di pentimento e redenzione con cui non c'è battaglia! xD
Wow, un inaspettato pareggio! :O Vi confesso che sto scrivendo tutto "in diretta", cioè non ho pensato in precedenza ai voti e li sto attribuendo di getto man mano che ripenso ai racconti... quindi la vincitrice sarà una sorpresa pure per me ahaha xD
5) "Susan Dixon" vs "I magnifici"
Al centro di questi ultimi due racconti c'è il tema del "bambino con disturbi mentali".
Nel racconto della Gaskell il bambino in questione è il fratellino della protagonista Susan, giovane ragazza dall'indole fiera e indipendente. Il suo fidanzato, con cui sta per convolare a nozze, non sopporta quel bambino "ritardato", e ancor di più lo prende in odio quando i genitori di Susan muoiono ed egli diventa l'unico erede della proprietà che lui sente già appartenergli di diritto in qualità di futuro sposo della "vera" proprietaria. D'altronde Susan ha giurato sul letto di morte della madre di prendersi cura del fratello... quale dei suoi due amori trionferà?
Anche il piccolo Ben di cui ci parla Daphne Du Maurier è considerato "ritardato" ma, al contrario del fratello di Susan, viene palesemente ignorato, quando non maltrattato, dai suoi stessi genitori. Allora, quando si trasferisce con loro in una nuova casa, il povero bambino trascurato una notte sembra finalmente trovare la sua vera famiglia...
Anche in questo caso devo assegnare la mia preferenza a Elizabeth Gaskell: infatti, per quanto il racconto di Daphne Du Maurier sia originale e spiazzante, mi ha molto colpita l'indipendenza e la fierezza di Susan Dixon...un esempio di donna d'altri tempi, leale e votata al sacrificio anche contro i suoi stessi interessi. Un racconto molto bello, nonostante il gusto amaro.
Dunque mi sa che abbiamo la vincitrice di questa prima battaglia letteraria nella brughiera, che è...*rullo di tamburi*... (inutile, visto che avete già capito ahaha xD): Elizabeth Gaskell! :DD
Credetemi, non l'avrei mai detto: di solito amo i racconti di Daphne Du Maurier mentre la Gaskell la preferisco romanziera...e invece stavolta ha avuto la sua rivincita, complice una raccolta un po' sottotono della sua rivale! xD
I due racconti di Daphne rimasti fuori perché "in più" e non classificabili in questo mio piccolo "gioco" sono "Il Duro" (molto simpatico, svela gli "altarini" che possono celarsi dietro un personaggio Hollywoodiano costruito a tavolino!) e "Il camoscio", altro racconto che non ho ben capito...fa un po' leva sulle fobie dei due protagonisti, una coppia benestante che si reca in Grecia per dare la caccia ai camosci, ma onestamente non mi ha convinta xD
E voi avete letto queste due raccolte? ^^ Vi sono piaciute? Ovviamente ve le consiglio entrambe, non lasciatevele sfuggire...soprattutto perché quella della Gaskell si trova, in varie edizioni (la mia è quella Giunti Astrea) ormai solo nell'usato, e quella della Du Maurier pure temo possa estinguersi da un momento all'altro visto che fa parte di una ristampa delle opere di Daphne fatta da Il saggiatore ormai diversi anni fa, e di cui alcuni tomi già non si trovano più :S
Ah, dimenticavo, Lois la strega è stato di recente ristampato da Elliot in un volume singolo dedicato a lui solo...ma io vi consiglierei di procurarvi comunque la raccolta completa.
Spero che questa recensione un po' fuori dal comunque vi sia piaciuta e vi abbia divertito quanto ha divertito me nello scriverla ehehe xD A presto! :*
Ciao! Ho letto con grande interesse questa recensione! Complimenti per la tua analisi dettagliata e per la comparazione che hai fatto! Devo purtroppo ammettere di non aver letto nulla di queste due autrici, ma ora sono molto curiosa :-)
RispondiEliminaCiao Silvia, grazie! *_* Sono contenta che la doppia recensione ti sia piaciuta: trattandosi di due raccolte con spiccati riferimenti al soprannaturale mi è venuto spontaneo accostarli ma non mi aspettavo di trovare così tante analogie, sono sorpresa anch'io! xD
EliminaTi consiglio caldamente di leggere queste due autrici: per la Gaskell potresti anche iniziare da questi racconti che ho trovato molto belli, per la Du Maurier invece se vuoi partire dai racconti ti consiglierei prima la raccolta "Gli uccelli e altri racconti" oppure il romanzo"Rebecca" :D
Ciao:) Molto carina questa nuova rubrica, attendo sviluppi:)
RispondiEliminaIo non sono un'appassionata di racconti però mi hai incuriosita moltissimo con queste raccolte! Spero di riuscire a procurarmele in qualche modo*-*
Ciao Virginia! :D
EliminaAnch'io fino a poco tempo fa non leggevo quasi mai racconti, poi da un annetto hanno iniziato ad attirarmi perché quando sono belli hanno la capacità di prenderti quanto e più di un romanzo *_* Per fortuna queste due raccolte le trovi facilmente, quella della Gaskell più nell'usato :D
Bel post, spero che diventi una rubrica!
RispondiEliminaIo non sono molto brava a fare analogie fra i libri che leggo, ma mi piace leggere post interessanti come questo :D
Ciao Patty! :DD Grazie, sono felice che ti sia piaciuto! *_*
EliminaSpero davvero di riuscire a pubblicarne più spesso, e ti anticipo che ce n'è un altro in arrivo nei prossimi giorni...;D