Ciao a tutti! :D
Oggi vi recensisco un saggio che mi ha attivato tutti i "sensori librerecci" appena l'ho visto sullo scaffale della libreria: e non può essere altrimenti quando in un solo volume si trovano riuniti l'età vittoriana, la Letteratura e uno scrittore arguto e intelligente come G.K. Chesterton!
"L'età vittoriana nella letteratura" è un piccolo saggio edito da Adelphi in cui Chesterton, con il fine umorismo e l'arte del paradosso che caratterizzavano ogni suo scritto, ci parla di quella grande epoca letteraria che nessun vero amante dei Classici può disdegnare. Essa ebbe infatti, come l'autore ben ci illustra, delle peculiarità uniche e irripetibili, strettamente connesse con il periodo storico in cui nacque e le sue contraddizioni.
Il saggio è diviso in quattro parti:
1) Il compromesso vittoriano e i suoi nemici
2) I grandi romanzieri vittoriani
3) I grandi poeti vittoriani
4) La rottura del compromesso
La seconda e la terza parte sono quelle che ho preferito! Largo spazio viene dato alle romanziere, cui Chesterton riconosce un ruolo preminente nella materia trattata: "Il romanzo dell'Ottocento fu femminile, tanto quanto quello del secolo precedente fu maschile", scrive.
Le parole più lusinghiere sono spese per Jane Austen (e come potrebbe essere altrimenti? Anch'io continuo a trovarla una delle poche scrittrici del passato pienamente apprezzabili anche dagli uomini, a dispetto delle "merlettature" che le sono state apposte in seguito xD) ma ovviamente non possono mancare le autrici "brughierose" per eccellenza: le sorelle Bronte! *_* La più apprezzata come autrice è Charlotte, ma al genio di Emily è comunque dato un doveroso tributo. Molto apprezzata anche George Eliot, sulla cui "cerebralità" (un po' a discapito dei sentimenti) concordo perfettamente con l'autore xD
Mi sono innamorata di questo pezzo su zia Jane! <3 |
Chesterton si dimostra tuttavia palesemente frettoloso nel chiudere la parte femminile dell'opera, in cui per sua stessa ammissione non si sente a suo agio, per tornare agli uomini, e qui c'è la piccola nota dolente del saggio (che tuttavia riguarda solo me e non certo il suo indiscutibile valore): Dickens, Coleridge, Henry James e Browning a parte, purtroppo parla di romanzieri e poeti vittoriani a me ancora del tutto sconosciuti, se non di nome almeno di fatto :(
Questa colpevole ignoranza mi ha un po' guastato la lettura, perché ovviamente Chesterton parla di loro come se fossero ben noti al lettore (un po' anche perché più vicini all'epoca in cui scrive, sicuramente). Probabilmente oggi la conoscenza di molti degli autori citati è appannaggio soprattutto di chi studia in modo approfondito quel periodo storico e la sua Letteratura, e penso che soltanto questi fortunati potranno gustare il saggio in tutte le sue sfumature!
A noi "profani" resta un po' l'amaro in bocca, come se si iniziasse quella che si prospetta una lauta cena partendo dal secondo anziché dagli antipasti o dal primo piatto (non so se ho reso bene l'idea, non me la cavo benissimo con le metafore ahaha ^^), ma fa davvero venir voglia di approfondire la conoscenza di tutti gli autori citati!
Poi la prosa di Chesterton fa sempre elevare verso le "alte vette" (dovrei dedicargli un post a parte, lo trovo geniale e unico!), e le pagine sulle romanziere e sulla poesia sono pura delizia <3
Poi la prosa di Chesterton fa sempre elevare verso le "alte vette" (dovrei dedicargli un post a parte, lo trovo geniale e unico!), e le pagine sulle romanziere e sulla poesia sono pura delizia <3
G.K.Chesterton |
Titolo: L'età vittoriana nella letteratura
Autore: G.K. Chesterton
Editore: Adelphi
N. Pagine: 211
Prezzo: 14 euro
A presto! :*
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