lunedì 31 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 1° classificato

Ciao a tutti, buon ultimo giorno del 2018!

Anche quest'anno si conclude la mia classifica librosa! Non avrei mai creduto che questo libro, che avevo sempre guardato con un misto di timore e soggezione, potesse scalare la vetta delle mie preferenze letterarie, e invece...la medaglia d'oro del 2018 va a "La pelle", di Curzio Malaparte!




Un romanzo del tutto inclassificabile: un po' autobiografia di guerra un po' romanzo fantastico, ti trascina per i capelli nella Napoli del 1943 appena liberata dall'arrivo degli americani e non ti lascia più andare: ti costringe a girare per i vicoli sudici, guardare in faccia la fame, i pidocchi, gli stenti, l'eterna solitudine che accomuna vincitori e vinti, il tutto trasfigurato da uno stile coinvolgente che lo rende quasi una favola nera.
Non so se faccia lo stesso effetto a chi viene da altri luoghi, ma leggere della mia città sotto questa veste, che sembra confermare e rovesciare a un tempo i racconti dell'epoca fatti dai miei nonni, mi ha entusiasmata. 
Ve lo consiglio se cercate qualcosa che sia completamente "altro" dalle solite letture, però vi avverto: non è un libro allegro, anche se io Malaparte avrei proprio voluto conoscerlo...secondo me, sotto la sua patina malinconica, era un gran burlone!

Titolo: La pelle
Autore: Curzio Malaparte
Casa editrice: Adelphi
N. pagine: 379
Prezzo: 13 euro

Grazie di aver seguito questo resoconto delle mie letture! :D Spero di avervi offerto spunti interessante per il 2019 e per ora vi lascio con l'augurio di trovare, nei prossimi 365 giorni, un libro che si riveli fondamentale per la vostra vita :D Augurissimi! ^^

domenica 30 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 2° classificato

Ciao a tutti! :D

Anche per quest'anno la classifica librosa annuale sta per giungere al termine: siamo infatti giunti ad assegnare la medaglia d'argento, che spetta a uno dei geni del '900 letterario, l'immensa Virginia Woolf, e al suo "Orlando"!




Non spenderò troppe parole su questo classico, perché persone molto più illustri di me ci hanno già versato su fiumi d'inchiostro e non è che mi senta molto all'altezza! xD
Definito "la lettera d'amore più lunga della storia", in quanto dedicato alla notoriamente amata Vita Sackville-West, è la storia di un ragazzo, Orlando, che vive picaresche avventure attraverso i secoli, ritrovandosi ora nel corpo di un giovinetto, ora in quello di una fanciulla. 
Romanzo accessibile anche a chi avesse difficoltà con il consueto stile di Virginia, in quanto non presenta la caratteristica del "flusso di coscienza" bensì una narrazione molto fluida e convenzionale, consiglio di leggerlo in questa edizione Feltrinelli in quanto presenta una nuova traduzione (quella vetusta presente in altre edizioni mi aveva, finora, scoraggiata).

Titolo: Orlando
Autrice: Virginia Woolf
Editore: vari, ma io consiglio Feltrinelli
N. pagine edizione Feltrinelli: 272
Prezzo edizione Feltrinelli: 10,00

sabato 29 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 3° classificato

Ciao a tutti! :D 

Siamo giunti sul terzo gradino del podio brughieroso del 2018: ad aggiudicarsi la medaglia di bronzo, quest'anno, è uno scrittore che adoro a dir poco, e di cui finora ho apprezzato tutti i libri che ho letto. Questo in particolare mi ha incantata fin dal titolo e dalla copertina (che però adesso purtroppo è cambiata).
L'autore è Stefan Zweig, e il libro "Estasi di libertà"!





Zweig aveva una capacità di immedesimazione sorprendente: poteva scrivere di un libraio di mezza età, di una giovane adultera, perfino di Maria Antonietta la celebre regina di Francia, e farti credere di essere davvero stato una di queste persone!
In questo caso entra nella testa di una giovane donna di provincia dell'ormai ex Impero austro-ungarico, che durante una breve vacanza scopre le gioie che la vita può riservare alle persone dotate dei giusti mezzi economici. Come tornare, poi, alla vita di prima?
Considerato un'opera minore di Zweig, questo libro mi ha ipnotizzata nonostante sia a tratti un po' ripetitivo nella descrizione dei pensieri e delle sensazioni della protagonista. Ma io, di questo autore, leggerei anche la proverbiale lista della spesa! xD

Titolo: Estasi di libertà
Autore: Stefan Zweig
Casa editrice: Edizioni Clichy
N. pagine: 465
Prezzo: 10, 00 euro

venerdì 28 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 4° classificato

Ciao a tutti! :D

Ci avviciniamo al podio del 2018 con il libro che lo ha sfiorato per un pelo piazzandosi al 4° posto: si tratta di "Lessico familiare", capolavoro di Natalia Ginzburg ^^




Chi di noi non ha imparato, nella propria famiglia, un qualche particolare termine, motto, modo di dire? Ogni nucleo familiare ha i propri, che spesso si tramandano di generazione in generazione...e se questo linguaggio così particolare viene usato per presentarci una famiglia che ha vissuto da protagonista uno spaccato cruciale della storia dell'Italia diventa ancora più speciale! :D 
Lessico famigliare è un classico moderno della Letteratura nostrana che dovrebbe essere letto da ogni italiano perché, pur trattando un periodo fondamentale della nostra Storia, lo fa nel modo intimo, delicato e mai banale che era peculiare a questa scrittrice. 
Se ancora non l'avete letta cosa aspettate? 
Io ho iniziato da altri libri meno famosi ma altrettanto stupendi (penso a "Le piccole virtù", in particolare) e l'ho amata ugualmente: per cui, se questo titolo non vi ispira, iniziate pure da un'altra sua opera, ma iniziate: ché di brave scrittrici ne abbiamo e ne abbiamo sempre avute in Italia, solo che sono poco pubblicizzate.

Titolo: Lessico famigliare
Autrice: Natalia Ginzburg
Editore: Einaudi
Prezzo: 12 euro
N. pagine: 296

giovedì 27 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 5° classificato

Ciao a tutti! :D

Siamo a metà della mia classifica librosa del 2018, esattamente al 5° posto, e troviamo un altro libro Flower-ed, di un'altra delle mie scrittrici preferite: lei è Lucy Maud Montgomery, e il libro si intitola "La ragazza delle storie"! ^^





Se siete persone che amano leggere libri intonati alla stagione in corso vi consiglio di rimandare la lettura di questo testo a giugno: infatti è un libro solare, spensierato e leggero come il primo giorno di vacanze alla fine dell'anno scolastico! E proprio in vacanza sono i piccoli protagonisti della vicenda, che si ritrovano a trascorrere una magnifica estate nella fatata isola del Principe Edoardo. Qui vivranno mille avventure, arricchite dalle storie che la piccola Sara, non a caso soprannominata "La ragazza delle storie", racconterà loro.
Questo libro era il preferito della sua autrice, e la sua fantasia qui corre davvero a briglia sciolta. Non perdetelo! Trovate la mia recensione completa qui.

Titolo: La ragazza delle storie
Autrice: Lucy Maud Montgomery
Editore: flower-ed
N. pagine: 312
Prezzo cartaceo: 17,00 euro
Prezzo ebook: 7,99 euro

mercoledì 26 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 6° classificato

Ciao a tutti! :D 

Non c'è niente di meglio, dopo le abbuffate natalizie, di un dolce semplice di poche pretese come...una torta di bucce di patate! xD Questo "simpatico" dolce è al centro di uno dei libri più frizzanti e deliziosi che mi siano capitati nel 2018, che si piazza al 6° posto della mia classifica annuale: "Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey", di Mary Ann Shaffer!





In realtà io l'ho letto nell'edizione precedente della Sonzogno, intitolata "La società letteraria di Guernsey", che ormai si trova solo in ebook o nell'usato, mentre potete tranquillamente reperire l'edizione Astoria, che ha anche un titolo più fedele all'originale ^^
Ancora una volta (ho notato che ricorre spesso nelle mie letture di quest'anno!) a far da sfondo alle vicende c'è la Seconda Guerra Mondiale, ma stavolta siamo su un'isoletta del Canale della Manica, che fu occupata dai tedeschi durante la suddetta guerra. Nonostante il tema, è un libro piacevolissimo, permeato dall'amore per i libri e la scrittura! Infatti Juliet Ashton, giovane scrittrice, deciderà di scrivere un libro su quanto accaduto agli abitanti dell'isola di Guernsey durante la guerra, e questo desiderio cambierà per sempre la sua vita. Dopo averlo letto non lasciatevi sfuggire neanche l'omonimo film Netflix :D 


Titolo: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Autrice: Mary Ann Shaffer
Editore: Astoria
N. pagine: 292
Prezzo: 17 euro

martedì 25 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 7° classificato

Un Santo e sereno Natale a tutti voi, cari viandanti della Brughiera! <3

Oggi vi presento il libro che, nella mia classifica "The Best in the Moors- 2018 edition" occupa la postazione n. 7! ^^
Si tratta di uno degli ultimi, meravigliosi volumi pubblicati dalla casa editrice del mio cuore, Flower-ed, un breve romanzo di una scrittrice che è parimenti nel mio cuore: "Sorelle Bunner", di Edith Wharton!



Se inizierete ad approfondire la sua conoscenza, capirete che Edith Wharton ha due facce: quella dall'ironia affilata, che si muove raffinata e sinuosa nei salotti della buona società americana di inizio '900, e quella tragica, degli istinti primordiali, delle vertiginose bassezze umane. A questa seconda categoria appartiene questo breve romanzo, o racconto lungo, che ha per protagoniste due umili sorelle non più giovanissime, che si invaghiscono dello stesso uomo e intravedono, in una breve parentesi della loro triste vita, un effimero spiraglio di felicità.
Romanzo piuttosto triste, sulla scia di "Ethan Frome" (altro capolavoro tragico della scrittrice), assolutamente da leggere sia per i fan di Edith sia per coloro che ancora non al conoscessero: anche se vi consiglio di non fermarvi alla sua anima tragica, perché la Wharton che preferisco è quella "velenosa" e ironica di "L'età dell'innocenza"!^^

Titolo: Sorelle Bunner
Autrice: Edith Wharton
Casa editrice: Flower-ed
N. pagine: 136
Prezzo cartaceo: 15 euro
Prezzo ebook: 7,99 euro (al momento in promozione a 1,99 euro)

A domani, con il 6° classificato! ^^

lunedì 24 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 8° Classificato

Ciao a tutti, buona Vigilia di Natale! :D

Mi sento un filino blasfema a presentarvi un libro del genere proprio oggi ma tant'è, questa è la Classifica ahaha xDD Il libro che si piazza all' 8° posto ho finito di leggerlo qualche giorno fa, e  mi ha colpita per la sua particolare dolcezza: si tratta di "La cattiva strada", di Sebastien Japrisot!





Scritto dall'autore (che in realtà si chiamava Jean Baptiste Rossi ed era di origine italiana) quando aveva solo diciassette anni e presto diventato un caso letterario negli anni '50, parla della storia d'amore tra un ragazzo di 14 anni e una suora di 26, durante l'ultimo scorcio della Seconda Guerra Mondiale. Di solito non sono fan dei libri esclusivamente incentrati su storie d'amore ma questo, per l'originalità dei protagonisti, la delicatezza della trama (che non cade mai nello scabroso, nonostante il tema) e l'incredibile padronanza dello stile (vista l'età dell'autore quando lo scrisse) mi ha davvero conquistata, e lo consiglio caldamente! Poi c'è la Seconda Guerra Mondiale, che anche quando resta sullo sfondo (come in questo caso) è sempre un'ambientazione suggestiva.

Titolo: La cattiva strada
Autore: Sebastien Japrisot
Editore: Adelphi
N. pagine: 220 
Prezzo: 18 euro


domenica 23 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 9° classificato

Ciao a tutti! :D

Buona antivigilia! ^^ Eccoci al secondo appuntamento con The Best in the Moors 2018, dove vi presento il libro che si piazza al 9° posto nella mia classifica dei libri migliori letti nel 2018 :D 

Rullo di tamburi….. si tratta di "Senza un soldo a Parigi e Londra", di George Orwell! ^^





Se siete tra coloro che associano al nome di George Orwell solo i celeberrimi "1984" e "La fattoria degli animali", be', dovete ricredervi. Anche se solo di recente stiamo iniziando a rivedere in Italia tutta la sua produzione, è stato uno scrittore molto prolifico e tutti i suoi romanzi sono autentiche perle. Una menzione speciale la merita "Fiorirà l'aspidistra", che resta il mio preferito dell'autore finora, ma l'ho letto anni fa quindi in questa classifica inserisco l'altrettanto bello, nonché autobiografico, "Senza un soldo a Parigi e Londra"
Il protagonista di questo romanzo è lo stesso Orwell, che ci racconta la sua esperienza come lavapiatti in vari ristoranti delle due celebri capitali europee, aprendo per noi in esclusiva le porte del mondo oscuro che si celava dietro la patina del lusso. Un romanzo crudo e intenso, da leggere!

Titolo: Senza un soldo a Parigi e Londra
Autore: George Orwell
Casa editrice: Mondadori
N. Pagine: 240
Prezzo: 13 euro

A domani, con l'ottavo classificato ^^

sabato 22 dicembre 2018

The best in the Moors 2018- 10° classificato

Ciao a tutti! ^_^

Eccoci giunti a un evento annuale a cui tengo molto, e a cui ho deciso di non rinunciare neanche quest'anno, sebbene il mio 2018 letterario sia stato piuttosto povero (in modo inversamente proporzionale al 2018 "reale", che invece è stato anche fin troppo ricco di avvenimenti! xD).
Si tratta della classifica dei 10 migliori libri che ho letto durante l'anno: ne pubblicherò uno al giorno fino al 31 dicembre, per salutare il 2018 e augurare a tutti voi affezionati viandanti nella brughiera un felice nuovo anno libroso….offrendovi magari qualche utile spunto di lettura :D

Partirò da quello che mi è piaciuto meno, per arrivare infine al preferito! ^^

Procediamo allora subito con il libro che occupa il 10° posto in classifica...Si tratta di "Mary e il mostro", splendida graphic novel di Lita Judge! :D




Come ormai sanno anche le pietre, il 2018 ha segnato il bicentenario di un classico con la "C" maiuscola, della Letteratura gotica e non, ovvero Frankenstein di Mary Shelley. Quest'opera, che ha nettamente influenzato l'immaginario collettivo, ha visto la luce per la prima volta nel 1818, per poi essere nuovamente pubblicata nel 1830 riveduta e corretta dall'autrice, ed è reperibile oggi in Italia in tantissime versioni e traduzioni. 
Ma chi era la "madre" del mostro senza nome, spesso erroneamente chiamato dal pubblico "Frankenstein", come lo scienziato che lo aveva creato?
Mary Shelley era la giovanissima ma già precocemente talentuosa figlia della filosofa femminista Mary Wollstonecraft e del letterato William Godwin. La sua vita tumultuosa è davvero ben raccontata in questa intensa graphic novel che ripercorre gli anni della sua giovinezza, dell'amore con il tormentato poeta Percy Shelley e della genesi della sua "creatura". Un gioiellino imperdibile nonché un'originale idea regalo per pensierini natalizi last minute xD

Titolo: Mary e il mostro
Autore: Lita Judge
Editore: Il castoro
N. pagine: 312
Prezzo: 15,00 euro. 

A domani, con il libro che occupa il 9° posto :D 

sabato 17 novembre 2018

"La ragazza delle storie", di Lucy Maud Montgomery

Ciao a tutti! :D

Winter is coming, ma siccome mi piacciono i contrasti con le letture torno volentieri all'estate! xD 
In particolare alle estati dell'infanzia del passato, quelle che forse molti di noi abbiamo conosciuto personalmente, fatte di immersione nella natura, amici e divertimento spensierato. A immergerci in questa magica atmosfera è Lucy Maud Montgomery, cantrice dell'infanzia più sognante, con il suo "La ragazza delle storie", che possiamo leggere per la prima volta in italiano grazie a Flower-ed!




Due ragazzini vengono inviati a trascorrere l'estate da alcuni parenti sull'Isola del Principe Edoardo (il posto da sogno che i fan di Montgomery conoscono già benissimo grazie ad Anne Shirley). Lì incontreranno molti ragazzi della loro età: un giovane garzone, una timida ragazzina succube della madre, una ragazza giudiziosa e una vanesia e capricciosa...ma soprattutto lei, "la ragazza delle storie". Il suo vero nome è Sarah, ma il soprannome non potrebbe starle più a pennello visto che la sua peculiarità è proprio quella di raccontare storie meravigliose, capaci di incantare grandi e piccini. E proprio delle sue storie, alternate alle semplici ma mai banali avventure dei protagonisti, è intessuto il libro.
Questo era il romanzo che Montgomery considerava il suo preferito, e non è difficile capirne il motivo! La ragazza delle storie è un personaggio delizioso, in cui non fatico a scorgere un alter-ego dell'autrice: ha tutti i pregi di Anne Shirley (la protagonista della serie di romanzi più famosa dell'autrice, Anne di tetti verdi, o "dai capelli rossi") senza i difetti. Scordatevi le insicurezze e i patemi d'animo di Anne: la ragazza delle storie è allegra, sicura di sé, un vero vulcano, capace di trascinare con il turbine della sua fantasia anche le persone più riottose. La sua figura si ammanta di mitologia forse anche perché, in modo inusuale per i libri di quest'autrice, è vista con gli occhi di un ragazzino, Beverly, che parla in prima persona ricordando il passato non senza un pizzico di malinconia.
Alle incantevoli storie raccontate dalla "ragazza delle storie" si alternano piccoli episodi di vita quotidiana e avventure semplici che, trasfigurate dalla fantasia, non hanno nulla da invidiare a quelle dei poemi epici. Perché i bambini hanno un loro mondo di sublimi estasi e altrettanto sublimi angosce che gli adulti dimenticano, e che pochi scrittori sanno far rivivere come Lucy Maud Montgomery: l'angoscia per una fine del mondo ritenuta imminente, la curiosità per il contenuto di un vecchio baule chiuso da sessant'anni, la serietà con cui è affrontato un semplice gioco...Gli adulti in tutto questo si muovono solo al margine del campo visivo, ma non di rado vengono coinvolti e incantati a loro volta da questa magia, risvegliandosi per un attimo dal torpore in cui sembra averli fatti sprofondare la crescita. 

"Vi è un posto simile al mondo delle fate-ma solamente i bambini sono in grado di trovare la via per raggiungerlo. E non sanno che quello sia il mondo delle fate finché non sono cresciuti tanto da dimenticare la via per raggiungerlo. Un giorno triste, quando loro cercheranno la strada e non riusciranno a trovarla, capiranno cos'hanno perso, e questa rappresenta la tragedia della vita. In quel giorno i cancelli del paradiso si chiudono dietro di loro e l'età dell'oro ha termine. D'ora in poi dovranno vivere nella luce ordinaria di giorni ordinari. Solo quelli che conservano un cuore innocente come quello dei bambini potranno avere la possibilità di ritrovare il sentiero che conduce a quel mondo fatato; siano benedetti costoro sopra tutti i mortali. Il mondo chiama questi individui e suoi cantori poeti, artisti e cantastorie; essi però sono semplicemente persone che non hanno mai scordato la via che conduce al mondo fatato".
Sebbene il piccolo Beverly racconti la storia dopo essere ormai cresciuto, alla fine non ci è dato sapere cosa ne sia stato della ragazza delle storie e di tutti gli altri piccoli protagonisti del libro, e il lettore resta pieno di curiosità: Beverly, che era molto affascinato dalla ragazza delle storie, l'avrà forse sposata? E la ragazzina vanitosa suo malgrado attratta dal garzone, avrà superato i pregiudizi classisti nei suoi confronti? Non lo sapremo mai, ma forse è meglio così. Ricordo che anni fa mia madre rimase delusa nello scoprire che i protagonisti di un altro splendido libro per ragazzi, Il giardino segreto, non diventassero mai adulti, ma io lo trovo fantastico: ci sono protagonisti che devono restare così, eternamente bambini immersi in una magica estate <3 
Questo libro balza direttamente al secondo posto nella mia personale classifica dei romanzi dell'autrice, superando perfino i romanzi di Anne ma non riuscendo a scalfire la prima posizione, saldamente occupata dall'inarrivabile "Il castello blu" ^^ 
Ma per fortuna la vasta produzione di Lucy Maud Montgomery sta pian piano arrivando tutta anche in Italia, quindi non vedo l'ora di scoprire i miei prossimi romanzi preferiti...uno potrebbe arrivare proprio per Natale, stay tuned :D

Titolo: La ragazza delle storie
Autrice: Lucy Maud Montgomery
Casa editrice: Flower-ed
Prezzo cartaceo: 17 euro
Prezzo ebook: 7,99 euro

A presto! :*

giovedì 1 novembre 2018

"La casa stregata e altri racconti del mistero", di Autori Vari

Ciao a tutti, buona festa di Ognissanti! ^^

Anche se Halloween non è mai entrata a far parte del mio bagaglio culturale perché quando ero piccola non c'era e io proprio non riesco ad affezionarmi a fondo a ciò che non si è radicato in me fin dall'infanzia, ogni anno verso fine ottobre mi piace dedicarmi a qualche lettura a tema...e quest'anno è toccato a un libricino che, lo confesso, mi ha catturata soprattutto per la sua copertina accattivante: "La casa stregata e altri racconti del mistero", pubblicato Elliot Edizioni!



Non sono una grande fan delle raccolte di racconti perché di solito non riesco a finirle, ma quando sono brevi e interessanti come questa non si può non divorarle!
Infatti Elliot ci propone un'antologia di soli sei racconti, che affrontano il tema sempreverde della "casa stregata" mediante punti di vista e angolazioni diverse e originali. Vediamoli nel dettaglio!

La casa stregata, di Edith Nesbit: il racconto che apre la raccolta le conferisce anche il titolo, ed è stato scritto dalla scrittrice e poetessa anglosassone Edith Nesbit, molto celebre per i libri per l'infanzia e le fiabe dal tocco squisitamente femminista. Il suo è un racconto in bilico tra scienza e follia, molto affascinante anche se non è il migliore della raccolta. Un curioso caso di omonimia porterà un giovane annoiato a rischiare la vita in una casa piuttosto inospitale...Voto: 3/5 

Berenice, di Edgar Allan Poe: io Edgar Allan Poe non riesco ad apprezzarlo appieno. Alcuni suoi racconti mi sono piaciuti (penso a Il gatto nero e Il pozzo e il pendolo, in particolare) ma non è ancora scoccata la scintilla. Lo trovo abbastanza astruso e a tratti difficile da capire, come se la sua scrittura fosse un po' "esoterica" e per pochi iniziati. Questo racconto, molto onirico, non fa eccezione. Ma forse non avrei dovuto leggerlo prima di dormire, con la palpebra a mezz'asta! xD Voto: 2/5

Incredibile, se vero, di Elizabeth Gaskell: Elizabeth Gaskell la amo sempre di più. Dopo l'iniziale, piccola delusione con Nord e Sud (che mi piace, ma non trovo bello quanto la miniserie BBC che ne hanno tratto) la mia conoscenza con lei è stata un crescendo di sorprese, infatti credo che le sue opere più belle siano proprio quelle meno conosciute, tra cui i racconti come questo. Un inglese si perde in una foresta francese e si imbatte in un castello decisamente...incantato! La Sherazade di Dickens quando racconta fiabe è proprio nel suo elemento. Voto: 5/5

Selina Sedilia, di Bret Harte: unico autore della raccolta che non conoscevo. è statunitense e ha scritto molti racconti e poesie, ma immagino si trovi poco o nulla di suo sui nostri scaffali. Il suo racconto mi ha sorpresa: breve e affilato, fiabesco e cinico al tempo stesso. è la storia di due innamorati non propriamente integerrimi che... avranno ciò che meritano. Avrei voluto fosse più lungo! Voto: 4/5

La fioritura di una strana orchidea, di H.G.Wells: Wells è uno di quegli autori di cui mi riprometto spesso di leggere qualcosa, salvo poi dedicarmi immancabilmente ad altro. Sono certa che questo racconto di un botanico troppo curioso non sia quanto di meglio abbia scritto, ma si fa leggere. Voto: 3/5

Barbara dei Grabe, di Thomas Hardy: avevo già letto questo gioiellino di Hardy in ebook, e sono felice di possederlo anche in versione cartacea perché è uno dei racconti più interessanti che abbia mai letto e mi ha riconciliata con questo controverso autore dopo la delusione di Tess dei d'Ubervilles. Una giovane donna sposa un uomo esclusivamente perché infatuata del suo bell'aspetto...ma cosa accade se l'avvenenza fisica sparisce? Ovviamente, trattandosi di Hardy, non può finire bene! xD Voto: 5/5

Una raccolta che pur tra alti e bassi ho trovato molto interessante! credo valga la pena averla anche solo per il racconto di Gaskell (che non credo si trovi in altre raccolte...ma perché non esiste una raccolta completa??) e di Hardy, che esiste in volume singolo ma costa quasi quanto questo credo xD 
E per la bellissima copertina, ovviamente U_U XD 

A presto! :* 

sabato 6 ottobre 2018

"Terradilei", di Charlotte Perkins Gilman

Ciao! :D

Oggi torna la rubrica "Tesori sepolti" (che era a sua volta sepolta da un po' xD) con un romanzo che mi ha colpita da quando ne ho letto la trama: "Terradilei", di Charlotte Perkins Gilman!



La scrittrice americana Charlotte Perkins Gilman (1860-1935) è stata definita un'esponente del cosiddetto "femminismo utopico". Infatti nelle sue opere, dal taglio spiccatamente sociale, non solo ha denunciato la difficile situazione delle donne del suo tempo (come tante altre sue contemporanee), ma ha anche elaborato delle vere e proprie teorie, ancora oggi abbastanza rivoluzionarie, sull'essenza della donna e i rapporti tra i sessi, enunciando alcuni di quelli che sono oggi tra i principi cardine delle gender issues.

Charlotte Perkins Gilman

Attiva in diverse associazioni femministe, Charlotte si sostentò per un periodo come venditrice di sapone porta a porta, soffrì di depressione post-partum, divorziò dal primo marito (che, con la sua mentalità chiusa, le ispirò il suo racconto femminista più famoso, "La carta da parati gialla") ma volle che la figlia vivesse a lungo con lui e con la sua seconda moglie perché potesse affezionarglisi comunque. è insomma una scrittrice tutta da scoprire, di cui (manco a dirlo) in italiano c'è poco ^^'

Ma per fortuna potete tranquillamente reperire, e in ben due diverse edizioni, il romanzo di cui vi parlo oggi, cioè "Herland" (in italiano "Terradilei"). Protagonisti di questo originale romanzo sono tre esploratori: il maschilista e arrogante Terry, il timido e tranquillo Jeff e la voce narrante, il curioso e aperto Vandyck. Venuti a sapere dell'esistenza di un leggendario paese abitato da sole donne, si avventurano fin lì e quello che trovano e al di là della loro immaginazione: infatti, da ben duemila anni, in quel paese nascono solo donne, che hanno gradualmente costruito una società a dir poco invidiabile. Riusciranno i nostri tre intrepidi uomini a sopravvivere? xD
Questo è un romanzo "utopico", ovvero esattamente l'opposto dei romanzi "distopici" (che io tanto amo *_*) in quanto, anziché presentare, come fanno questi ultimi, una società deviata e indesiderabile, ce ne mostra invece una positiva, da prendere a modello. 
Infatti le donne di "Terradilei", come i tre esploratori battezzano il mitico paese in cui si sono imbattuti, hanno raggiunto un elevato livello di civiltà, caratterizzato da fratellanza (o meglio, sorellanza ^^) universale, armonia tra esseri umani e natura, amore per il lavoro in quanto realizzazione di sé, del tutto scevro dall'alienazione che spesso lo caratterizza nella nostra società. Competitività e arrivismo non esistono, perché sono valori tipici della società "maschile", basata sulla guerra e la competizione, anziché sulla cooperazione. Per chi avesse questo dubbio...no, non è un romanzo che parla male degli uomini o li mette in cattiva luce! xD Si limita a evidenziare alcune problematiche secolari e radicate nella nostra società, di cui aveva parlato anche Virginia Woolf nei suoi saggi (in particolare Una stanza tutta per sé e Le tre ghinee).

"Ci dilungammo a illustrare i pregi della competizione: affinava le capacità, dicemmo, e dava il necessario stimolo a lavorare [...] <<Stimolo a lavorare>>, ripeterono loro, con quel fare perplesso che ormai conoscevamo bene. <<Stimolo? Lavoro? Ma non vi piace lavorare?>>"
"Questo mi portò a concludere che le famose "grazie femminili" non erano affatto femminili, ma solo mascolinità riflessa: un modo di essere adottato per piacere a noi perché piacerci era necessario, per niente essenziale al compimento del grande processo della donna".

What else? xD 

Non posso che consigliarvi la lettura di questo libro se vi interessate di femminismo e questioni di genere! Non aspettatevi però un romanzo particolarmente appassionante: la formula è quella del pamphlet politico sociale ammantato di romanzesco per renderlo più gradevole. 
Io però, come già accaduto con "La città delle dame" di Christine de Pizan (trovate qui l'articolo che le ho dedicato sul blog) l'ho trovato illuminante e terribilmente avanguardista, fin troppo per essere compreso anche adesso...figuriamoci quando fu scritto! Ma è sempre confortante vedere che i propri "strambi" pensieri sono già stati pensati da altri!^^
Grazie Charlotte <3 

Il libro è reperibile in italiano in due diverse edizioni: 
"Terradilei", pubblicato da La vita felice, con testo inglese a fronte (l'edizione che ho letto io), che costa 14,50 euro;
"Il paese delle donne: Herland e altri racconti", pubblicato da Donzelli editore, che contiene anche alcuni racconti dell'autrice tra cui quello che vi accennavo, "La carta da parati gialla". Costa 19,50 euro.

A presto :D 

sabato 1 settembre 2018

"Jane di Lantern Hill", di Lucy Maud Montgomery

Ciao a tutti! :D

So che le mie recensioni arrivano ormai con il contagocce ma portate pazienza, quest'anno è stato burrascoso e le letture e il blog ne hanno un po' risentito, ma mi rimetterò in carreggiata! :DD
Non c'è modo migliore, per salutare le vacanze estive del 2018, che recensire un libro che parla, appunto, di una magica vacanza che cambia per sempre la vita di una ragazzina: il libro in questione è Jane di Lantern Hill, una delle ultime perle di Lucy Maud Montgomery tradotte in italiano! <3 


Pubblicato per la prima volta in italiano dalla casa editrice Jo March (che l'ha scelto per inaugurare "Plumfield", una nuova collana dedicata ai lettori più giovani), e impreziosito dall'impeccabile traduzione di Elisabetta Parri, Jane di Lantern Hill fa parte appunto della produzione di Lucy Maud Montgomery dedicata ai ragazzi, ma come ogni libro per ragazzi che si rispetti è godibilissimo anche per gli adulti. 
La protagonista, Jane Victoria, è una bambina che non ha una vita facile: non ha mai conosciuto suo padre, che crede morto, e la sua vivacità è continuamente frenata dall'ambiente ostile e rigido in cui vive a causa della nonna, che non fa mancare nulla a lei e a sua madre ma ama solo quest'ultima. 
Poi un giorno, la sorpresa: suo padre è ancora vivo e desidera che Jane vada a trascorrere le vacanze da lui sull'Isola del Principe Edoardo. Per Jane separarsi dalla madre e recarsi in un luogo sconosciuto da un padre di cui neppure sospettava l'esistenza non è facile...ma quella vacanza cambierà per sempre la sua vita.
Un romanzo davvero piacevole! Lo sfondo lussureggiante dell'isola del Principe Edoardo, che i lettori di Lucy Maud Montgomery già conoscono e amano avendola vista attraverso gli occhi di Anne Shirley, è un vero e proprio co-protagonista delle vicende. E che dire del padre di Jane? Credo sia lui il vero protagonista: è un personaggio davvero originale e ben riuscito, e certi suoi discorsi sono di un lirismo incantevole e di una disarmante attualità:
"Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo" (Proverbi 29,11). I Proverbi sono più duri con gli stolti che con chiunque altro, Jane...e a ragione. Tutti i problemi del mondo derivano dagli stolti, non dai malvagi".
La protagonista Jane non mi ha colpita in modo particolare, ma me lo aspettavo: sono troppo affezionata ad Anne Shirley, la bambina più famosa dell'autrice, e un personaggio come Anne è difficile da eguagliare.
Insomma, anche se non regge il confronto con la serie di Anne di Tetti Verdi né con il meraviglioso Il castello blu (che ho letteralmente adorato! Trovate la mia recensione qui, nel caso ve la foste persa :)) ), è una tappa immancabile nella personale riscoperta di un'autrice delicata ma a suo modo sovversiva, tutta da approfondire!

Titolo: Jane di Lantern Hill
Autrice: Lucy Maud Montgomery
Casa editrice: Jo March
N. pagine: 247
Prezzo: 14 euro

A presto :))

lunedì 6 agosto 2018

"Estasi di libertà" di Stefan Zweig


Ciao a tutti! :D

Stefan Zweig è uno dei miei scrittori preferiti, ormai è assodato. Capace di spaziare da racconti fulminanti come "Paura" a biografie appassionate come quelle dedicate a Maria Antonietta (che ha ispirato la mangaka Ryoko Ikeda per il suo "Le rose di Versailles", alias "Lady Oscar"!) e a Mary Stuart, risulta versatile, intenso mai banale o scontato.
Oggi vi parlo dell'ultimo suo libro che ho letto: già da tempo mi attirava per la splendida copertina dai toni pastello che immerge subito nell'atmosfera del primo '900 e per il titolo evocativo, e finalmente mi sono decisa a leggerlo. Si tratta del romanzo "Estasi di libertà".



Non tra le opere più note dell'autore, è per me una delle più belle. 
Sono trascorsi pochi anni dalla fine della prima guerra mondiale, e sebbene il mondo cerchi di dimenticare quell'immane tragedia essa è ancora scolpita soprattutto nei piccoli paesi dell'ormai defunto Impero Austro-Ungarico. Come quello in cui vive Christine, 28 anni: la sua famiglia, come tante, è caduta in disgrazia a causa della guerra, e per la ragazza, timida e dimessa, non si presenta alcun futuro che non preveda il noioso lavoro alla posta e l'accudimento della madre malata. Ma un giorno una sorella della madre, che era fuggita anni prima dopo uno scandalo e che dopo il suo matrimonio con un facoltoso americano non si era più fatta vedere, decide di invitare la nipote in Svizzera per una vacanza. Christine, titubante, parte: non sa che ad aspettarla durante quella vacanza c'è la "vita vera", che le era stata fino a quel momento preclusa dalla povertà, e che lei non tornerà mai la stessa ragazza di prima...

Stefan Zweig


Questo romanzo mi ha catturata e trascinata con sé dalla prima pagina. Zweig, vero e proprio maestro dell'introspezione psicologica, ci fa letteralmente entrare nella testa di Christine: soffochiamo insieme a lei per vita grigia che la opprime, respiriamo insieme a lei l'aria tonificante dei monti, la scoperta della gioventù...per poi piombare nel dolore sordo, nella disperazione dell'uccello che dopo un breve volo si vede nuovamente rinchiuso, e per la prima volta intuisce con acutezza la sua situazione di cattività. Un romanzo moderno, intenso, riflessivo, che abbraccia in pochi giorni un intero mondo di speranze e sensazioni...perfetto da leggere nel periodo estivo per immedesimarsi totalmente nella protagonista, che va in vacanza in montagna! Ma attenzione: è fatto più di riflessioni che di veri e propri avvenimenti, per cui se cercate qualcosa di avvincente da leggere sotto l'ombrellone forse è meglio che puntiate ad altro. Se però non disdegnate le incursioni nelle menti altrui lo adorerete...come me! <3

A presto e buone vacanze...a chi parte come Christine ma anche a chi resta! E ricordate che, come ci insegna Zweig, avrete tutti la vostra occasione di cambiare vita, se solo saprete riconoscerla! ^^

domenica 8 luglio 2018

"Orlando", di Virginia Woolf


Ciao a tutti! :D

Non pubblico un articolo da tanto, lo so, ma purtroppo sto riuscendo a leggere pochissimo causa cambio lavoro, città e vita, praticamente xD Ma quale miglior modo di tornare a farmi viva anche qui (perché sulla pagina Facebook sono più attiva!) che parlandovi di un capolavoro indiscusso della Letteratura, che per quanto celebre è a mio parere ancora troppo sottovalutato?
Sto parlando di "Orlando", di Virginia Woolf!


Di questo Classico esistono innumerevoli edizioni: per citare le più facilmente reperibili in commercio abbiamo la Mondadori, la Bur, la Feltrinelli e la Newton Compton, senza dimenticare che quest'ultima è presente anche nel Mammut dedicato a Virginia, che contiene tutte le sue opere più importanti ed è un'opzione risparmio interessante.






Io l'ho letto in edizione Feltrinelli, perché la nuova traduzione proposta mi è parso che snellisse il testo rispetto alle altre in cui mi ero imbattuta (in particolare quella della Newton Compton, che mi sembra un po' datata).

Anni fa mi sono avvicinata a Virginia Stephen (1882-1941), meglio conosciuta come Virginia Woolf (dal cognome del marito Leonard) timidamente, in punta di piedi, con la riverenza che mi suscitava l'avere a che fare con una delle menti più brillanti che mai abbiano osato porre su carta il turbinio dei loro pensieri geniali. Ma piano piano sto leggendo tutte le sue opere: sono stata conquistata dal suo Diario e dai suoi saggi (uno su tutti, "Una stanza tutta per sé", imprescindibile), mentre ho faticato un po' ad apprezzare i romanzi a causa della scelta infelice di iniziare con il più ostico di tutti, "Le onde", che ancora non sono riuscita a portare a termine. Invece, dopo averli abbandonati qualche volta ma caparbiamente recuperati, ho poi apprezzato "Mrs. Dalloway" e sopratutto il magnifico "Al faro", che ho anche intenzione di rileggere perché è uno di quei libri che definisco "pozzo senza fondo", da cui si può sempre tirar fuori qualcosa di nuovo anche quando sembra di conoscerli. Mi è piaciuto molto anche "Notte e giorno", uno dei suoi primi romanzi, dal sapore "austeniano" e ancora abbastanza convenzionale.


Ma ora veniamo a Orlando.
Non è il libro più celebre di Virginia, anzi mi è sempre parso un'opera minore. L'ho spesso sentito definire il libro simbolo della categoria LGBTI, e capisco che la natura sessualmente ambivalente del protagonista ben si prestasse allo scopo, ma in realtà questa definizione è alquanto riduttiva. Orlando è molto più di un libro nuovo e inaspettato per l'epoca in cui è stato scritto (il 1928): è un libro rivoluzionario anche per i nostri tempi, apparentemente così aperti e possibilisti e invece spesso ancora chiusi e basati su etichette e formalismo. Perché il protagonista omonimo, che nasce uomo ma poi diventa improvvisamente donna poco dopo l'adolescenza, non è solo-come giustamente evidenziato dall'interessante postfazione dell'edizione Feltrinelli- un giocoso ritratto di Vita Sackville West (scrittrice e nobildonna molto amata da Virginia), né solo il prototipo dello scrittore (Orlando, sia da uomo che da donna, non smette mai di scrivere), per sua natura androgino, né un semplice antesignano delle rivendicazioni dei transessuali. Certo, è tutte queste cose insieme, ma anche molto di più.
Perché in realtà Orlando è una persona libera, completa, realizzata nel suo continuo mutare e divenire altro, una persona che non si lascia ingabbiare da alcuna definizione. Insomma, un individuo come tutti dovremmo essere per vivere più rilassati e felici, anche nei rapporti interpersonali (soprattutto quelli uomo/donna! xD) Perché una persona come Orlando non può che vivere un amore straordinario con una persona a lei simile:

"Sei sicura di non essere un uomo?" le chiedeva ansioso, e lei gli faceva eco: "Possibile che non sei una donna?". E quindi dovevano verificarlo senza ulteriori indugi. Perché ciascuno dei due era tanto sorpreso della subitanea simpatia dell'altro, ed era per entrambi una tale rivelazione che una donna potesse essere tollerante e schietta come un uomo, e un uomo bizzarro e acuto come una donna, che dovevano mettere subito la cosa alla prova".

Solo una mente geniale e un po' folle come quella di Virginia poteva comprendere una verità così semplice perché si sa, noi comuni mortali tendiamo sempre a complicare tutto.
Come se non bastasse è anche un libro ironico e divertente, che prende in giro se stesso e il suo protagonista (soprattutto le sue velleità letterarie!). Chi pensasse a Virginia Woolf come a una scrittrice lenta e riflessiva non potrà che ricredersi leggendo Orlando, che tra l'altro vanta anche un pizzico di atmosfera fantasy (oltre a cambiare sesso, il/la protagonista attraversa senza battere ciglio quattro secoli: nato nel 1500, arriva al 1928!).
Non posso che consigliarvi di correre subito a leggerlo :D

Termino con una piccola curiosità: sapete che cosa unisce Virginia Woolf alla poetessa vittoriana Elizabeth Barrett Browning? 
Un cagnolino, Flush! ^^
Infatti al cane della poetessa Virginia ha dedicato un'altra piccola opera ironica e spumeggiante che non posso non consigliarvi di leggere, "Flush. Biografia di un cane", che ho citato anche nell'ultima biografia pubblicata con Flower-ed: "Vissi con le mie visioni. Vita di Elizabeth Barrett Browning". 


Visto che credo di non avervene mai parlato qui sul blog ne ho approfittato adesso! :D Se per caso lo leggete fatemi sapere cosa ne pensate ^^

A presto! :*

domenica 20 maggio 2018

"Doppio Stradivari", di Antonella Iuliano


Ciao a tutti! ^^

In questo periodo intenso e impegnativo (mi accingo a cambiare città, non esattamente una passeggiata per un bradipo abitudinario come me xD) mi sono immersa davvero con grande piacere nel terzo, nuovissimo romanzo di una scrittrice che conosco e stimo ormai da diversi anni: Antonella Iuliano. Si intitola "Doppio Stradivari" ed è una favola dai toni lievemente dark che scivola via in un soffio, complice il ritmo incalzante con cui ti avvolge fin dalla prima pagina.




Siamo in un castello alle porte di Vienna, di notte. La giovane Lena Reiter, nuova cameriera assunta dalla Contessa del Maniero, sta salendo timorosa le scale che portano a una torre isolata: dovrà consegnare un vassoio di cibo senza guardarsi intorno né parlare con nessuno. Ho iniziato il romanzo di notte e, complice la scrittura evocativa dell'autrice, ho sentito anch'io un brivido mentre accompagnavo Lena verso la sua misteriosa destinazione, che si rivela abitata da una ragazza con lunghi capelli neri e profondi occhi scuri.
Perché è rinchiusa lì? Quale terribile segreto nasconde la vita apparentemente irreprensibile della Contessa Von Grath?
Notte dopo notte, nell'adempiere il suo misterioso compito, Lena rimetterà pian piano insieme i pezzi di un puzzle inquietante, in cui i destini dei protagonisti sono strettamente legati a due violini diversi ma complementari, uno nero e uno bianco, realizzati da Stradivari in persona.

Dopo averci raccontato la storia di due fratelli nel suo primo romanzo, "Come petali sulla neve" (trovate la mia recensione qui), Antonella ci parla stavolta di due sorelle, diverse come diversi sono i violini che suonano: Katharina e Larissa. Alla loro storia, che con i suoi intrighi e misteri strizza l'occhio alle fiabe dei fratelli Grimm, si intrecciano il coraggio, la lealtà, l'amicizia e l'amore manifestati dai tanti comprimari della vicenda: non per ultima la cameriera Lena, emblema di temerarietà e devozione. 
Antonella Iuliano è una scrittrice d'altri tempi, ne sono sempre più convinta! La sua penna delicata e poetica dà ad ogni suo libro il sapore di un classico.
Se ancora non la conoscete vi consiglio di iniziare da "Charlotte-La storia della piccola Bronte", quello che per me è il suo libro più intenso e sentito (trovate la mia recensione qui): ma se siete alla ricerca di una fiaba gotica che vi catturi dall'inizio alla fine, "Doppio Stradivari" fa proprio al caso vostro.

Titolo: Doppio Stradivari
Autrice: Antonella Iuliano
Casa Editrice: Genesis Publishing
Prezzo cartaceo (disponibile su Amazon): 10,91 euro
Prezzo ebook (in tutti gli store online): 3,99 euro

Lo trovate qui.

A presto! :*

giovedì 17 maggio 2018

Classifiche nella brughiera #6 - I cinque migliori epistolari d'amore e amicizia


Ciao a tutti! :D

Era da un po' che non stilavo una classifica, e direi che dopo le coppie letterarie che amo e che odio di più non possono mancare anche delle coppie in "carne e ossa"!^^
La Letteratura è infatti davvero piena di splendide coppie di amanti o amici che hanno coltivato il loro intenso rapporto per via epistolare, e per fortuna o per loro volontà ne hanno lasciato una testimonianza a noi posteri.
Ammetto che quando leggo un epistolario autentico mi sento un pochino come chi spii dal buco della serratura la vita privata di altre persone, perché quegli scritti erano concepiti per gli occhi di un unico destinatario e appropriarsene sembra sempre un po' un'intrusione. Però in fondo se quelle lettere sono sopravvissute fino a noi, magari attraversando indenni molti secoli, qualcosa vorranno pur dirci. E i loro autori sicuramente saranno felici di rivivere attraverso le emozioni che le loro parole reciproche sanno suscitare in noi! ^^

So che ce ne sono tanti, ma eccovi la classifica dei miei preferiti tra quelli che ho già letto :D


5) Pietro Abelardo (1079-1142) ed Eloisa (1092 circa-1164)



Chi non li conosce, almeno di fama?
Sono forse la miglior versione realistica dell'amore contrastato di cui Romeo e Giulietta sono emblema letterario.
Pietro Abelardo era un religioso e filosofo di fama internazionale, Eloisa una giovane di intelligenza e cultura davvero non comuni all'epoca. Si conobbero e innamorarono quando lui fu designato precettore di lei, ebbero un figlio in segreto e provarono a sposarsi (sempre in segreto, poiché Abelardo era un religioso).
Ma un amore così contrastato non poteva che avere una fine tragica (e a tratti grottesca): i parenti di Eloisa infatti si vendicarono evirando Abelardo, e Eloisa fu mandata a trascorrere il resto dei suoi giorni in convento (un classico da cui hanno tratto spunto in seguito tutti i romanzi d'appendice).
Il loro epistolario è un concentrato di passione, teologia e filosofia, ma anche un amaro promemoria: perfino nelle storie d'amore più struggenti e romantiche c'è quasi sempre chi ama di più e chi  di meno. Se infatti Eloisa amava sinceramente Abelardo e continuò ad amarlo e stimarlo incondizionatamente (anche troppo, per i miei gusti...) fino alla fine, lui in seguito negò spudoratamente di aver mai provato qualcosa di serio per lei: solo le tentazioni della spregevole carne l'avevano spinto tra le sue braccia, e giustamente era stato punito nella carne per averle provate. E infatti parlò di quella storia in un'autobiografia dall'eloquente titolo "Storia delle mie disgrazie"...Oh, non so voi, ma io al posto di Eloisa mi sarei offesa a morte! E in effetti in alcune lettere ha anche lei il dente un po' avvelenato...ma d'altronde, per quanto sia in seguito divenuta badessa, era "una donna, non una santa" xD



Io ho letto l'epistolario diversi anni fa in edizione ebook, ma Feltrinelli di recente lo ha riproposto in una nuova, bellissima edizione <3

Tipo di relazione: amore filosoficamente tormentato.


4) Franz Kafka (1883-1924) e Milena Jesenskà (1896-1944)



"Tu sei per me il coltello con il quale frugo dentro me stesso".

Scommetto che questa frase non vi è nuova! Risulta infatti tra le frasi a effetto più citate, e ha ispirato anche il titolo di un romanzo dello scrittore israeliano David Grossman, "Che tu sia per me il coltello".
A pronunciarla però (o meglio a scriverla in una lettera), fu il celebre scrittore ceco Franz Kafka (1883-1924) autore di numerosi capolavori simbolo della narrativa "inquieta" del '900, tra cui il celebre racconto La Metamorfosi. 
Anche nel loro caso "galeotto fu un libro": infatti si conobbero perché Milena, imbattutasi in un racconto di Kafka, gli scrisse per ottenere l'autorizzazione a tradurlo. Da lì iniziò tra i due una relazione prevalentemente epistolare, punteggiata da pochissimi incontri e poi terminata, perché Milena era sposata e non voleva lasciare il marito.
Del loro legame, intenso ma molto più "letterario" di quello tra Abelardo ed Eloisa, ci resta lo splendido epistolario che potete trovare in una nuovissima edizione Mondadori.
Tristissima fu purtroppo la fine di Milena, morta in un campo di concentramento nazista a causa di una malattia, dopo aver a più riprese risollevato lo spirito delle altre prigioniere con la sua forza e il suo carattere non comuni, che Kafka amava e ammirava in lei.

Tipo di relazione: amore intellettualmente struggente






3) Francesco di Sales (1567-1622) e Giovanna di Chantal (1572-1641)



Come forse avrete intuito dall'immagine-santino, la prossima coppia di cui vi parlo è una coppia di santi, santi che furono anche amici. Sì, perché di solito quando si pensa ai santi si immaginano persone algide, magari già in vita chiuse in una teca di vetro a farsi venerare dai fedeli...ebbene, non è così! Anche i santi venerati dalla Chiesa Cattolica erano esseri umani, che intessevano sovente profondi legami di amicizia anche con persone del sesso opposto (alla faccia di chi dice che l'amicizia tra uomo e donna non esiste).
Impossibile parlare qui in modo esaustivo di chi fossero questi due giganti della spiritualità: vi dirò pertanto solo che Francesco, per le sue grandi doti comunicative e di accompagnamento spirituale, è considerato il patrono dei giornalisti, e Giovanna era così celebre ai suoi tempi da aver inaugurato in Francia la tradizione di imporre il nome "Chantal" alle bambine :D
Per saperne di più su di loro ed essere sicuramente conquistati, come me, da un legame molto umano e al contempo molto spirituale, vi consiglio caldamente di leggere il loro epistolario, "Lettere di amicizia spirituale", edito dalle Paoline.




"Dio mi diede un grande amore al vostro spirito; e quando mi vi manifestaste in un modo più particolare, si creò, fra la mia anima e la vostra, un legame d’affetto molto più stretto, che m’indusse a scrivervi che Dio mi aveva dato a voi, pensando che non si potesse più aggiungere nulla all'affetto che sentivo nel mio spirito, specialmente quando pregavo per voi". 


2) Giordano di Sassonia ( 1190-1237) e Diana degli Andalò (1201-1236)







Molto simile a quella tra Francesco e Giovanna è la forte amicizia che legava un frate e una suora, entrambi dell'Ordine religioso domenicano, vissuti nel 1200. 
Le loro lettere, per quanto poche e piuttosto brevi, traboccano di affetto e comune visione di intenti, sicuramente accentuati dal fatto di far parte di nuovo ordine religioso agli albori (Giordano era il primo successore di San Domenico, il fondatore dell'Ordine, e Diana, donna di nobile famiglia, fu tra le prime donne a sposarne il progetto quasi visionario).
Sono affettivamente legata a questo epistolario intitolato "Santità e amicizia" e edito dalle Edizioni Studio Domenicano, anche perché mi ricorda un periodo bellissimo della mia vita, e vorrei davvero che fosse più conosciuto! Storie così belle, che ci parlano anche a distanza di otto secoli, fanno davvero bene al cuore <3




Tipo di relazione: in entrambi i casi, amicizia spirituale


1) Elizabeth Barrett (1806-1861) e Robert Browning (1812-1889) 



Dopo due amori tormentati e due belle storie d'amicizia torniamo a una storia d'amore, finalmente a lieto fine: anzi per me la più bella storia d'amore mai esistita (nella realtà, quelle dei romanzi non contano! xD)
I due protagonisti furono, non a caso, due poeti: Elizabeth Barrett e Robert Browning, vissuti nel 1800. Racconterò nel dettaglio la loro storia appassionante e anticonvenzionale nella terza biografia che pubblicherò con la casa editrice Flower-ed, "Vissi con le mie visioni", in uscita il 28 maggio 2018 :D
Ma consiglio caldamente la lettura del loro epistolario, pubblicato in italiano da Archinto con il titolo "D'amore e di poesia", che copre solo un anno della loro vita (inizia nel 1845 con la loro conoscenza e termina nel 1846 con il matrimonio...da allora non si scrissero più semplicemente perché si sposarono e rimasero per sempre uniti *_*) ma è tra i più intensi che si possano leggere...non esagero se vi dico che ha cambiato per sempre la mia visione dell'amore. Credevo che storie simili fossero esistite solo nei romanzi di Jane Austen e delle sorelle Bronte e invece...il vero amore esiste, yeah! xD
Elizabeth Barrett lo ha trovato a 40 anni, dopo aver trascorso quasi tutta la vita chiusa in casa, a letto, semi-invalida... con la sola compagnia delle sue visioni poetiche. Insomma, se proprio cercate l'anima gemella e state iniziando a credere che la vostra anima sia figlia unica, non vi arrendete: c'è speranza proprio per tutti! xD




E voi avete letto qualche epistolario interessante tra amici o innamorati? Se sì segnalatemelo, li adoro <3 A presto :*

lunedì 23 aprile 2018

"La società letteraria di Guernsey", di Mary Ann Shaffer


Ciao a tutti! :D

Quale giorno migliore della Giornata mondiale del libro per parlarvi di un romanzo che parla...di libri? :D 
Lo conosco da tanti anni, ma che non mi ero mai decisa a leggerlo perché, distratta come sono, non ne avevo mai approfondito la trama e mi ero convinta che si trattasse di qualcosa di completamente diverso da quello che poi si è rivelato. Ma negli ultimi mesi, complice l'imminente uscita del film con Lily James (attrice che sto apprezzando molto per i ruoli prevalentemente storico-fantastici che sta interpretando) e la pubblicazione di una nuova edizione del libro, mi sono finalmente decisa a dargli una possibilità e ne sono rimasta piacevolmente colpita *_*

L'autrice è Mary Ann Shaffer (1934-2008) e il titolo originale dell'opera è "The Guernsey Literary and Poteto Peel Pie Society", ma in italiano ci sono due versioni differenti: la prima è quella della Sonzogno, rinominata con il più modesto titolo "La società Letteraria di Guernsey"; la versione più recente invece è stata pubblicata da Astoria e ha il più fedele titolo di "Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey".
Io l'ho letto nell'edizione Sonzogno che già possedevo e non mi sembra ci siano significative differenze tra le due versioni, quindi potete scegliere tranquillamente quella che vi ispira/conviene di più, tenendo però presente che la versione Sonzogno è ormai disponibile solo in ebook a 4,99 euro (a meno che non reperiate un copia usata), mentre la versione Astoria la trovate sia in cartaceo a 17 euro sia in ebook a 9,99 euro.
Dopo le info tecniche, passiamo alla trama! :D 




Siamo nel 1946: la seconda guerra mondiale è terminata da poco, e l'Europa giace sotto le macerie.
La scrittrice trentaduenne Juliet Ashton ha finalmente raggiunto il successo e cerca l'ispirazione per  scrivere un secondo libro, quando viene contattata da un abitante dell'isola di Guernsey, una delle isole del Canale della Manica occupate dai tedeschi durante la guerra, e scopre l'affascinante storia della "Società del libro e della torta di patate di Guernsey": nata essenzialmente come copertura per riunirsi all'insaputa degli invasori, la Società stuzzica la curiosità di Juliet, che inizia a intrattenere una fitta corrispondenza con i suoi membri fino a farsi attivamente coinvolgere nelle loro vite...


Scritto in forma epistolare (una modalità che non ho mai amato molto ma che, devo dire, si addice a questa storia), è un romanzo davvero piacevole, originale (sarò inguaribilmente ingenua ma l'autrice è riuscita a fregarmi a un certo punto!) e sfacciatamente letterario! Ho adorato i riferimenti a Jane Austen, Oscar Wilde e le sorelle Bronte, che l'autrice doveva amare davvero molto. 
Direi che è uno dei pochi libri che riescono a parlare della seconda guerra mondiale con levità e anche delicato umorismo, pur senza risparmiarne gli orrori. Juliet poi è una protagonista straordinariamente moderna in cui mi sono identificata molto, anche perché quasi mia coetanea e dai gusti letterari simili ai miei *_*
Ora sono curiosissima di vedere il film, che spero non mi deluda! Ma a giudicare dal trailer non dovrebbe! *_* In fondo è già un libro dalla trama spiccatamente cinematografica, e mi chiedo perché nessun regista ci abbia pensato prima.
Chi ama i libri che parlano di libri e scrittori, ma non in modo esclusivo e accentratore, non deve assolutamente perderselo!