lunedì 23 aprile 2018

"La società letteraria di Guernsey", di Mary Ann Shaffer


Ciao a tutti! :D

Quale giorno migliore della Giornata mondiale del libro per parlarvi di un romanzo che parla...di libri? :D 
Lo conosco da tanti anni, ma che non mi ero mai decisa a leggerlo perché, distratta come sono, non ne avevo mai approfondito la trama e mi ero convinta che si trattasse di qualcosa di completamente diverso da quello che poi si è rivelato. Ma negli ultimi mesi, complice l'imminente uscita del film con Lily James (attrice che sto apprezzando molto per i ruoli prevalentemente storico-fantastici che sta interpretando) e la pubblicazione di una nuova edizione del libro, mi sono finalmente decisa a dargli una possibilità e ne sono rimasta piacevolmente colpita *_*

L'autrice è Mary Ann Shaffer (1934-2008) e il titolo originale dell'opera è "The Guernsey Literary and Poteto Peel Pie Society", ma in italiano ci sono due versioni differenti: la prima è quella della Sonzogno, rinominata con il più modesto titolo "La società Letteraria di Guernsey"; la versione più recente invece è stata pubblicata da Astoria e ha il più fedele titolo di "Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey".
Io l'ho letto nell'edizione Sonzogno che già possedevo e non mi sembra ci siano significative differenze tra le due versioni, quindi potete scegliere tranquillamente quella che vi ispira/conviene di più, tenendo però presente che la versione Sonzogno è ormai disponibile solo in ebook a 4,99 euro (a meno che non reperiate un copia usata), mentre la versione Astoria la trovate sia in cartaceo a 17 euro sia in ebook a 9,99 euro.
Dopo le info tecniche, passiamo alla trama! :D 




Siamo nel 1946: la seconda guerra mondiale è terminata da poco, e l'Europa giace sotto le macerie.
La scrittrice trentaduenne Juliet Ashton ha finalmente raggiunto il successo e cerca l'ispirazione per  scrivere un secondo libro, quando viene contattata da un abitante dell'isola di Guernsey, una delle isole del Canale della Manica occupate dai tedeschi durante la guerra, e scopre l'affascinante storia della "Società del libro e della torta di patate di Guernsey": nata essenzialmente come copertura per riunirsi all'insaputa degli invasori, la Società stuzzica la curiosità di Juliet, che inizia a intrattenere una fitta corrispondenza con i suoi membri fino a farsi attivamente coinvolgere nelle loro vite...


Scritto in forma epistolare (una modalità che non ho mai amato molto ma che, devo dire, si addice a questa storia), è un romanzo davvero piacevole, originale (sarò inguaribilmente ingenua ma l'autrice è riuscita a fregarmi a un certo punto!) e sfacciatamente letterario! Ho adorato i riferimenti a Jane Austen, Oscar Wilde e le sorelle Bronte, che l'autrice doveva amare davvero molto. 
Direi che è uno dei pochi libri che riescono a parlare della seconda guerra mondiale con levità e anche delicato umorismo, pur senza risparmiarne gli orrori. Juliet poi è una protagonista straordinariamente moderna in cui mi sono identificata molto, anche perché quasi mia coetanea e dai gusti letterari simili ai miei *_*
Ora sono curiosissima di vedere il film, che spero non mi deluda! Ma a giudicare dal trailer non dovrebbe! *_* In fondo è già un libro dalla trama spiccatamente cinematografica, e mi chiedo perché nessun regista ci abbia pensato prima.
Chi ama i libri che parlano di libri e scrittori, ma non in modo esclusivo e accentratore, non deve assolutamente perderselo!

sabato 21 aprile 2018

"Tre giorni d'inverno", di Serena Vis



Ciao a tutti! :D

Oggi torno dopo tantissimo tempo a fare un'incursione tra i romanzi contemporanei, per parlarvi di un romanzo che è stato pubblicato da pochissimo ma mi ha incuriosita subito: "Tre giorni d'inverno", di Serena Vis!





 Trama:

"Giulia si è appena trasferita in un paese collinare in provincia di Piacenza, ha da poco ristrutturato una vecchia casa in stile Liberty e può egregiamente vivere del suo lavoro di scrittrice grazie al successo ottenuto con il primo romanzo. Si è appena lasciata alle spalle una relazione instabile, fredda e vuota come una pagina bianca e l’unico desiderio che ha è quello di ricominciare da zero, ripartendo proprio da se stessa. Ma ha bisogni di mettersi alla prova.
L’occasione le si presenta in un pomeriggio gelido, mentre porta a spasso il cane della vicina. Lì, tra la boscaglia, incontra Chris, musicista di una nota band nazionale.
A causa di un guasto alla macchina, e a un imbarazzante incidente di percorso, Giulia si sente in dovere di aiutarlo, però è venerdì pomeriggio, il crepuscolo incombe e il meccanico più vicino si trova a fondo valle.
Giulia è consapevole della propria follia, ma spinta dall’istinto decide di ospitarlo a casa propria. Che male potrebbe farle, in fondo? Lo conosce da quando aveva sedici anni… E poi Chris ha quella luce negli occhi, quella che sa di sconfitta, di lotta interiore, di aspettativa disillusa. Vuole aiutarlo.
Trascorrono un’amichevole serata insieme e, poco prima che la notte scenda, Chris si ritrova a rubarle un bacio nella confortevole biblioteca della casa, mentre all’esterno infuria la bufera.
Basteranno tre giorni per innamorarsi, per far luce su se stessi? E cosa nasconde il famoso cantate tanto da essere stato indotto a fuggire dalla band, ad aver lasciato incompleto l’ultimo album?
Vivono intensamente l’amore che nasce, l’attrazione che divampa. Insieme stanno bene, si appagano, sono felici. Due anime che si sono ritrovate per consolarsi, per cicatrizzarsi le ferite a vicenda senza pretendere nulla in cambio perché niente è per sempre e lo sanno. Soprattutto quando dovranno dirsi addio".


Recensione

Conosco da un po' Serena Vis, visto che è tra i più assidui frequentatori di quest'angolino di brughiera virtuale che mi sono ritagliata *_* Non sapevo fosse anche una scrittrice, e quindi, doppiamente incuriosita dal suo romanzo e dalla nuova collana in cui è inserito (la Literary Romance), mi sono subito fiondata a leggerlo, anche attratta dalla copertina evocativa con cui si presenta.
Che dire? 
Per quanto del tutto originale nella trama e con una protagonista che non potrà non far scattare l'immedesimazione in qualsiasi accanito lettore (ho invidiato la sua casa, isolata e piena di libri, con tutta l'anima! xD) è comunque un romanzo di genere romance: e, come chi mi conosce bene sa, i romance non sono affatto il mio genere preferito, anzi ne leggo veramente di rado! Eppure il libro di Serena mi è piaciuto davvero molto, e in questi giorni dopo averlo finito mi sono chiesta perché.
Sarà perché mi ha coccolata e riscaldata dentro come una calda coperta in una sera d'inverno, quando fuori infuria una tempesta di neve come quella che "intrappola" in casa Giulia e Chris, spingendoli a "trovarsi" e scoprirsi. Sarà perché è delicato e cesellato come un minuscolo, perfetto fiocco di neve. Oppure perché ho avvertito nell'autrice uno di quegli "spiriti affini" che ormai mi basta una frase per riconoscere:

"Per quanto cercasse di spiegare alle persone che aveva intorno la sua realtà, queste non riuscivano mai a capirla; per loro ne esisteva solo una alla quale era necessario adeguarsi, con emozioni proporzionate e ben regolate, che non costituissero un turbamento. Al contrario, Giulia vedeva le cose diversamente: non esisteva una sola realtà, ma tante quante le persone che abitano il mondo, ciascuna con le proprie autentiche emozioni".

Lo consiglio a chiunque senta il bisogno di una dolce pausa dalla realtà <3

A presto! :*