mercoledì 26 dicembre 2018

The Best in the Moors 2018- 6° classificato

Ciao a tutti! :D 

Non c'è niente di meglio, dopo le abbuffate natalizie, di un dolce semplice di poche pretese come...una torta di bucce di patate! xD Questo "simpatico" dolce è al centro di uno dei libri più frizzanti e deliziosi che mi siano capitati nel 2018, che si piazza al 6° posto della mia classifica annuale: "Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey", di Mary Ann Shaffer!





In realtà io l'ho letto nell'edizione precedente della Sonzogno, intitolata "La società letteraria di Guernsey", che ormai si trova solo in ebook o nell'usato, mentre potete tranquillamente reperire l'edizione Astoria, che ha anche un titolo più fedele all'originale ^^
Ancora una volta (ho notato che ricorre spesso nelle mie letture di quest'anno!) a far da sfondo alle vicende c'è la Seconda Guerra Mondiale, ma stavolta siamo su un'isoletta del Canale della Manica, che fu occupata dai tedeschi durante la suddetta guerra. Nonostante il tema, è un libro piacevolissimo, permeato dall'amore per i libri e la scrittura! Infatti Juliet Ashton, giovane scrittrice, deciderà di scrivere un libro su quanto accaduto agli abitanti dell'isola di Guernsey durante la guerra, e questo desiderio cambierà per sempre la sua vita. Dopo averlo letto non lasciatevi sfuggire neanche l'omonimo film Netflix :D 


Titolo: Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Autrice: Mary Ann Shaffer
Editore: Astoria
N. pagine: 292
Prezzo: 17 euro

4 commenti:

  1. Cara Carmela, anche io sono stata più volte sul punto di acquistare questo libro, un po' anche perché in certi momenti ho proprio bisogno della leggerezza di Astoria. Sai cosa mi ha sempre frenata? Il fatto che si tratti, se non sbaglio, di un romanzo epistolare. Mai amati! Neppure 'Storia di una capinera' di Verga, che è il mio autore italiano del cuore è riuscito a conquistarmi. Solo 'Pamela' di Samuel Richardson sono riuscita a leggere e ad apprezzare, ma forse più per il fascino dell'inglese settecentesco:). Giusto per capire: tu ami gli epistolari in genere, oppure questo ha una marcia in più, secondo te? In tal caso, anche se sono in pieno blocco del lettore da mesi, potrei provare... Grazie mille! Elisabetta

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao carissima!! :D
      Io in generale, come te, non amo i romanzi epistolari e in effetti credo di averne letti pochi. Trovo che sia una forma che limita molto l'espressione creativa perché filtra troppo la realtà attraverso la parzialità dei personaggi, trovi anche tu? Infatti credo che una narrazione lineare avrebbe giovato molto anche a questa storia, che tuttavia si legge con piacere nonostante la forma perché ha appunto una leggerezza e un'originalità che si fanno comunque apprezzare. Secondo me puoi dargli una chance! :D Un altro romanzo epistolare a cui sono affezionata, nonostante il limite della forma, è Papà Gambalunga, che pure ti consiglio se non lo hai letto *_* Un bacione e tanti auguri di un bel 2019 libroso! <3 Carmela

      Elimina
  2. Sono perfettamente d'accordo con te! Anche io lo trovo limitante. Papà Gambalunga l'avevo iniziato con mia figlia e non mi dispiaceva, sono sincera, ma la piccola mi ha dato il veto. Ha già le idee chiare a riguardo; anche lei non ama gli epistolari:(
    Sì, magari più avanti gli darò una chance. Astoria è sempre una valeriana, e di questi tempi, non guasta! Tantissimi auguri anche a te e ai tuoi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha le idee chiare, tua figlia! :D Papà gambalunga in effetti a dispetto dell'etichetta secondo me non è un romanzo per bambini, anche a me avrebbe annoiato (mi annoiava anche Piccole donne, che ho letto e apprezzato solo da adulta!). Ero più tipo da L'isola del tesoro *_* Grazie cara, a presto! :*

      Elimina