Ciao a tutti! :D
Anche sulla Brughiera splende un caldissimo sole estivo, e devo dire che l'agognato riposo di questo inizio agosto mi ha conciliato non poco la lettura: sono riuscita a iniziare e terminare ben tre libri, uno più bello dell'altro! :D
Ho deciso di parlarvene in un un unico post in quanto li ritengo, come spesso mi accade, uniti da un involontario eppure ben evidente fil rouge. A voi scoprire quale sia! :D
"Figlie di una nuova era", di Carmen Korn
Siamo nella Germania degli anni '20, la disastrosa Prima Guerra Mondiale è finita da poco e gli abitanti della città di Amburgo provano pian piano a tornare alla normalità...salvo poi scivolare, lentamente ma inesorabilmente, verso un nuovo baratro peggiore del precedente.
Romanzo corale da cui non mi aspettavo molto e che forse proprio per questo mi ha piacevolmente sorpresa, Figlie di una nuova era è il primo volume di una trilogia portata per la prima volta in Italia da Fazi (il secondo volume, "è tempo di ricominciare", è già in libreria, mentre credo dovremo aspettare il 2020 per il terzo). Segue le vicende di una moltitudine di personaggi, che tuttavia ruotano fondamentalmente intorno a un gruppo di donne molto diverse tra loro: le ostetriche Henny e Kathe, la ricca e infelice Ida, l'anticonformista Lina. Mentre, per ovvi motivi, abbondano i libri che illustrano la Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista di Ebrei e Alleati, è ancora molto raro un bel romanzo che ci mostri la Germania di quegli anni: soprattutto dall'interno, dal punto di vista della gente comune. Be', questo è quel libro. Abbastanza inquietante per alcune (sottili) analogie con i nostri tempi, e assolutamente da leggere.
"Ragazze elettriche", di Naomi Alderman
Diverso dai soliti libri che recensisco sul blog, ma non meno bello, questo romanzo ci mostra come sarebbe il nostro mondo se improvvisamente tutte le donne diventassero capaci di emettere scariche elettriche in grado di mettere KO gli uomini. Sotto forma di romanzo distopico (o utopico? xD) il libro di Alderman ci propone una riflessione interessante e quantomai veritiera sui rapporti tra i generi, il tutto senza rinunciare a ritmo e adrenalina (che amo trovare nel leggero periodo estivo). Anche se di solito non leggete libri di questo genere vi consiglio di dargli un'occhiata!
"Mathilda", di Mary Shelley
A un tuffo nel primo '800 non rinuncio mai, e stavolta è toccato a questo breve romanzo dell'autrice di Frankenstein. "Mathilda" è un'opera semi-autobiografica che trasfigura e condensa la vita dell'autrice Mary Shelley: l'infanzia solitaria e sognatrice, la giovinezza segnata da un rapporto difficile con il padre, la desolazione di una vita che sembra segnata dal peccato e dalla disperazione. Triste e malinconico, si legge nel giro di qualche ora ma l'ho trovato a tratti più interessante del romanzo più famoso sulla "Creatura". Adesso poi lo trovate in libreria nella splendida edizione di Darcy Edizioni, a cura di Alessandranna d'Auria: un nome una garanzia :D
Termina qui la prima parte delle mie letture estive (così come è terminata la prima parte delle mie vacanze, sigh!) ma spero di aggiornarvi presto con la seconda :D Voi cosa state leggendo? A presto :*
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