Ciao a tutti! :D
Siamo arrivati anche quest'anno alla fine della classifica Best in the Moors! Ho finito un giorno prima degli altri anni (devo aver calcolato male i tempi, ma farò finta di averlo fatto apposta e domani mi presenterò anche un libro jolly, ultimato in questi giorni, che non può assolutamente mancare in classifica xD)
Il podio di libro migliore del 2019 va a ….(rullo di tamburi)…
"Nascita e morte della massaia", di Paola Masino!
Ho scoperto questo libro praticamente per caso, quando in libreria a novembre ho visto questa magnetica copertina (che raffigura la stessa autrice del libro) *_*
La storia di questo romanzo è molto controversa: avrebbe dovuto essere pubblicato nel 1939, ma il regime fascista disapprovò l'immagine di donna presente tra le pagine e diede l'ok alla pubblicazione soltanto a seguito della rimozione di tutti i riferimenti all'Italia. Tuttavia durante la Seconda guerra mondiale una bomba colpì la tipografia che stava mandando in stampa il volume, che pertanto vide la luce soltanto nel 1945, dopo che Paola Masino lo ebbe rielaborato e parzialmente restituito alla sua forma pre-censura. Il risultato è un romanzo a dir poco singolare, in cui i riferimenti all'Italia di quegli anni non sono palesi ma comunque sfacciatamente presenti ^^
Si tratta della storia di una donna senza nome, che seguiamo (come il titolo fa intuire) dall'inizio alla fine della sua vita. Detto così sembra di una banalità sconcertante, e invece nulla potrebbe essere più lontano di questo romanzo dal banale o dall'ordinario: infatti la donna in questione trascorre la propria infanzia stesa in un baule e coperta di ragnatele, nutrendosi di croste di pane in compagnia dei ragni! xD Come avrete capito l'intero tono della storia è surreale, intenso e metaforico. Si alternano diversi registri linguistici: da quello tragico, a quello divertente, a quello romantico...ci sono perfino dei pezzi scritti sotto forma di opera teatrale, nonché numerose riflessioni spirituali e filosofiche di rara intensità.
Paola Masino imbastisce una critica feroce al ruolo imposto alle donne della sua epoca, e lo fa con un'inventiva davvero fuori dal comune e una vena quasi "fantasy", tutti davvero insoliti per una scrittrice italiana (soprattutto in quegli anni!).
Il romanzo non fu molto capito e apprezzato all'epoca e spero sinceramente che possa ricevere oggi (in un'epoca che, forse più di quella del secondo dopoguerra, può comprenderne lo spirito) la comprensione e il plauso che merita <3
Spero di avervi fornito qualche spunto interessante per le vostre letture del 2020! ^^
Colgo l'occasione per augurarvi un nuovo anno ricco di belle avventure, librose e non! Auguri <3
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