giovedì 31 dicembre 2020

Il meglio del 2020 - categoria mista

Ciao a tutti! :D

Oggi, ultimo giorno del 2020, vi parlo di alcuni libri letti quest'anno che non sono riusciti a rientrare tra i 10 preferiti ma sono comunque meritevoli per diversi motivi ^^

L'arte della gioia, di Goliarda Sapienza




Per anni questo libro mi ha chiamata dagli scaffali, ma non avevo il coraggio di acquistarlo perchè qualcosa, nella trama, mi faceva temere che non fosse nelle mie corde: per fortuna poi ho deciso di mettermi alla prova, l'ho adorato! <3 Goliarda Sapienza è un'autrice peculiare, che una certa vena surreale e onirica mi fa accostare, pur con le dovute differenze, ad Anna Maria Ortese. 
Il romanzo è narrato in prima persona da Modesta, ragazza catanese di umilissime origini che, un po' per una serie di fortunate circostanze, un po' grazie al suo acume e all'intelligenza fuori dal comune, riuscirà a compiere una scalata sociale impensabile nella Sicilia della prima metà del '900. 
Libro a dir poco scandaloso per l'epoca in cui fu scritto, non mi meraviglia che sia stato rifiutato da tutte le case editrici, per poi veder la luce postumo solo nel 1998. Lo stile, talora un po'barocco e ridondante ma mai pesante, è pregno di "sicilianità", l'ho adorato! Così come ho amato la protagonista, da qualcuno definita una "Becky Sharp" italiana, che però a mio parere poco o nulla ha della consapevole malizia dell'eroina Thackeriana...per lei migliorare la propria condizione sociale non significa avere più soldi o potere, ma semplicemente conquistare la libertà, soprattutto intellettuale, negata alle classi meno abbienti di inizio '900. Interessanti gli echi del fascismo e della guerra che si avvertono tra una vicenda e l'altra della vita della protagonista.

L'isola di Arturo, di Elsa Morante


Romanzo di formazione peculiare e stupendo, non è rientrato per un soffio tra i dieci migliori, giusto perché pur essendomi piaciuto tantissimo non mi ha esattamente "presa al cuore", forse per un senso di estraneità e scarsa affinità che ho provato verso tutti i personaggi, e in particolare il protagonista. Tutto in questo romanzo è infatti eccessivo, portato a un parossismo estremo, complice una lingua in bilico tra arcaico e sperimentale che mi ha fatto desiderare di leggere altro di Elsa Morante, cosa che certamente farò nel 2021, dove già mi aspetta Menzogna e sortilegio.


Vista poi la peculiarità di quest'anno ho guardato più film e serie tv del solito. Eccovi le mie preferite (solo tra quelle tratte da libri o eventi storici)! ^^

The Great 




Il podio di evento cinematografico dell'anno spetta alla splendida serie The Great, disponibile in streaming su Starzplay, che ci mostra la giovinezza e i primi anni da Zarina di Caterina la Grande, moglie dello Zar Pietro III. La serie, che privilegia ritmo e sostanza all'accuratezza storica (pur senza tradire del tutto gli eventi e i personaggi), si muove come un'equilibrista tra il serio e il faceto: può capitare di imbattersi in una scena divertente e grottesca e il minuto dopo rabbrividire di raccapriccio. Come la sventurata protagonista, costretta a barcamenarsi tra una corte infida e un marito ridicolo e pericoloso a un tempo. Ad impreziosire il tutto, la sublime interpretazione di Elle Fanning e Nicholas Hoult. La ciliegina sulla torta è che il set della serie sia la nostra magnifica Reggia di Caserta <3 Non vedo l'ora che arrivi la seconda stagione. Questa serie è tra quelle che hanno salvato il mio 2020: come direbbero Pietro e Caterina: "Huzzah!"
Per approfondire la sua figura storica di Caterina consiglio la biografia di Carolly Erickson "La grande Caterina", davvero interessante e ben fatta.

Emma (2020)




Questo è stato il primo di una lunga serie di sventurati film che il lockdown ha declassato dal cinema allo streaming, e io ho deciso di vederlo il giorno stesso dell'uscita, a marzo, perché lo aspettavo con impazienza *_* La storia è ben nota a ogni appassionato di Jane Austen: Emma, bella intelligente e ricca, non desidera sposarsi, ma ama combinare matrimoni. E questo procurerà qualche piccolo disastro nella ridente cittadina di Highbury. Il valore aggiunto di questa pellicola è sicuramente la bravissima Anya Taylor-Joy, una Emma a dir poco perfetta. Ho apprezzato molto anche il tono leggermente farsesco, che credo si addica all'opera originale. Costumi e fotografia poi sono da urlo: insomma, è imperdibile! xD

David Copperfield (2020)




Ultimo film che ho visto al cinema nel 2020 giusto il giorno prima che venissero nuovamente chiusi i battenti a ottobre! Gli appassionati di Dickens certamente conosceranno la storia dell'orfano David, alter-ego dello stesso autore, che si fa strada nel mondo tra mille difficoltà e incontri con personaggi strampalati. Il fil è fedelissimo allo spirito del libro, anche se ne modifica leggermente gli eventi. Molto bravo il protagonista, Dev Patel (noto per film e serie bellissimi quali The Millionaire e Modern Love)
Da vedere!
Per quanto riguarda il libro, se non l'avete letto dovete recuperarlo assolutamente nel 2021, è imprescindibile. Io l'ho letto in edizione Bur e mi sono trovata molto bene.

Piccole Donne (2020)


Provo sentimenti contrastanti verso quest'ennesimo adattamento dell'opera più celebre di Louisa May Alcott: infatti, se da un lato mi è piaciuto molto e trovo abbia "svecchiato" un po' l'opera da un certo sostrato sentimentalista creatosi nel tempo, che secondo me poco aveva a che vedere con la freschezza originaria, dall'altro non se ne può veramente più di veder trasposte sempre le solite opere. Che qualcuno si decida a darci Piccoli Uomini e I ragazzi di Jo, please!
Saoirse Ronan e Thimotée Chalamet davvero perfetti per Jo e Laurie, questo lo devo ammettere. Finale a dir poco perfetto.
Per quanto riguarda il libro, io ho l'edizione Einaudi con tutti i 4 romanzi, e il mio preferito è I ragazzi di Jo.

La regina degli scacchi




Serie disponibile su Netflix, è tratta da un bellissimo romanzo di Walter Tavis che ho letto diversi anni fa e che sarà a breve nuovamente sui nostri scaffali grazie a Mondadori, dopo una lunga assenza. Liberamente ispirata alla vita di un celebre scacchista degli anni '60, La regina degli scacchi ci racconta la storia dell'orfana Beth Harmon, precoce genio degli scacchi. Detta così sembra una noia mortale, e invece convince e appassiona perfino chi, come me, non è mai riuscito a giocare nemmeno una partita. Sarà il magnetismo di Anya Taylor-Joy! Per me avrebbero potuto farne un film da due ore senza danneggiare troppo la storia, ma anche come serie e godibile e risulta tra le migliori dell'anno.


Ce ne sarebbero molte altre ma mi sono limitata a quelle storiche e/o tratte da libri! Da grande appassionata di fantasy, distopie ecc... ho letto e guardato molto anche di questo genere ma non so se siano prodotti che rientrano nei vostri gusti: se sì, fatemelo sapere e vi stilerò una lista di prodotti a tema da scoprire nel 2021! ^^

Che dire...addio 2020, a mai più rivederci xD Per l'anno nuovo personalmente non mi aspetto grandi cambiamenti (e da un lato è una cosa buona, indubbiamente xD) ma come al solito mi auguro e vi auguro una vagonata di letture stupende! ^^

Auguri a tutti <3 


mercoledì 30 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 1° posto

 Hello everyone! :D 

Il 2020 è quasi finito, e oggi vi presento il libro che occupa il primo posto nella mia classifica!

Sì, so che abbiamo ancora un giorno, e infatti domani ci sarà una speciale puntata bonus con alcuni libri rimasti fuori classifica ma che ho comunque amato molto, e i migliori film/serie tv che ho visto :D Perciò domani, mentre preparate lenticchie e zampone, non perdete d'occhio il blog xD

Il libro che mi ha colpita di più quest'anno è Flatlandia, di Edwin A. Abbot!




Libro brevissimo e geniale, Flatlandia è quasi impossibile da descrivere, è un'esperienza mistica xD L'autore immagina un mondo bidimensionale e lo descrive in modo minuzioso e incredibilmente affascinante, al punto da farti credere che esista davvero. Poi, in questo mondo così lineare ed equilibrato, a un certo punto irrompe l'ignoto: un essere tridimensionale. Allora il bidimensionale e incredulo protagonista si troverà davanti a un bivio: gli converrà credere all'esistenza di una terza dimensione e parlarne agli altri, rischiando di essere creduto pazzo?

Piccola ma importantissima metafora della cultura, della fede, della vita e del pensiero, è un'opera incredibile, soprattutto se consideriamo che è stata scritta da un religioso del 1800. Incredibile a dirsi, è perfino femminista xD

Consigliatissimo <3 


A domani, saluteremo il 2020 (finalmente xD) con il giorno bonus! ^^

martedì 29 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 2° posto

 Ciao a tutti! :D

Siamo ormai quasi alla fine della classifica, e devo dire di essere stata molto indecisa sull'ordine da assegnare a questi ultimi due libri: secondo me sono entrambi capolavori, ma sono davvero molto diversi l'uno dall'altro. Alla fine ho seguito l'istinto, però sappiate che questo romanzo, pur trovandosi al secondo posto, ha sfiorato il podio per un soffio xDD

Si tratta di Guerra e pace, del grande Lev Tolstoj <3 



Non avrò la presunzione di recensire Guerra e Pace, mi mancano proprio gli strumenti culturali per farlo xD Ma vi dirò cosa ha significato per me: è stato praticamente il romanzo simbolo di quest'anno! Avevo provato a leggerlo diverse volte senza mai riuscirci, poi l'ho iniziato a Bergamo in pieno lockdown e l'ho finito a Bologna, dove sono stata trasferita per lavoro a giugno. Per me è la metafora del 2020, i cui primi sei mesi per me sono stati di guerra, i secondi sei di pace! ^^ 

Se vi spaventa la mole, avete ragione: è davvero un romanzo mastodontico xD Ma vi assicuro che, soprattutto se scegliete l'edizione giusta (quella Einaudi credo sia tra le migliori in circolazione) scorre che è una meraviglia (sì, perfino le parti dedicate alla guerra xD)


A domani, con il libro a cui, con molta indecisione, ho assegnato il primo posto ^^

lunedì 28 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 4° posto

 Ciao a tutti! ^^ 


Il romanzo che si piazza al quarto posto della mia classifica non era apparso in lista perché su Facebook avevo inserito direttamente il link alla recensione, che è molto recente.

Ve lo lascio anche qui, nel caso ve la siate persa :D 


http://www.librinellabrughiera.com/2020/11/larchitettrice-di-melania-mazzucco.html?m=1

Best in Brughiera 2020: 3° posto

 Ciao a tutti! :D

Siamo già giunti al podio della classifica 2020, e il libro a cui va la medaglia di bronzo di quest'anno è...

La zia Julia e lo scribacchino, di Mario Vargas Llosa!


Avevo già letto anni fa un romanzo e alcuni saggi sulla scrittura di Vargas Llosa, ma non erano sati sufficienti a farmi appassionare all'autore. Ora invece sono certa che leggerò altro di suo, perché questo romanzo mi ha conquistata! <3 

Le vicende del protagonista, aspirante scrittore peruviano in cui vediamo rispecchiarsi lo stesso Vargas Llosa, si intrecciano agli esilaranti racconti radiofonici di uno scrittore particolare ed estroso che lavora per la sua stessa radio. Un romanzo a incastro, che contiene innumerevoli racconti e anche un'intensa storia d'amore dal finale spiazzante, lo consiglio a chiunque ami i giochi letterari e voglia esplorare un po' di letteratura sudamericana contemporanea senza realismo magico (che io personalmente non apprezzo troppo xD)


A domani, con il libro che avrà la medaglia d'argento ^^

sabato 26 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 5° posto

Hello! ^^ Buon 26 dicembre e tanti auguri a tutti gli Stefano e le Stefania :D
In questo "world digestion day" (non esiste eh, l'ho appena inventato xD) vi presento il libro che si piazza al quinto posto nella mia classifica annuale ^^ Com'è ormai tradizione, è riuscito a infilarsi in classifica anche se si tratta di un ultimo arrivato, pubblicato, scoperto e letto solo pochi giorni fa ^^

Si tratta di un libro di racconti intitolato "Racconti spirituali", pubblicato da Einaudi.



Ancora più dei singoli racconti, che sono comunque di grande pregio narrativo, ho amato la struttura del libro e la cura posta da Armando Bonaiuto nell'organizzarli e commentarli: trovo che il valore aggiunto del libro stia proprio in questo <3

Eccovi l'indice del racconti:


Di questi ne avevo già letto solo uno, ovvero "I due autisti" di Buzzati: mirabile riflessione sulla presenza dei propri cari che non ci sono più, sul rimpianto, sul cogliere ogni momento per amare.
Gli altri mi mancavano, sebbene la raccolta vanti nomi piuttosto famosi (tra cui un sempre intenso John Fante  e Natalia Ginzburg, quest'ultima presente con una poesia che mi ha sorpresa e scossa) e un racconto che da tempo desideravo leggere, cioè Cattedrale di Carver, davvero mistico e riflessivo. Come si può intuire dall'indice, sono divisi per nuclei tematici, ognuno dei quali contiene due o tre racconti che risultano affini per tematiche e intenti. 
Sono tutti degni di nota, ma devo dire di aver amato in modo particolare quello di Grossman, "La strada", i cui protagonisti sono due cavalli che commuovono in modo lancinante il lettore, dandogli una grande lezione di umanità. Credo che nel 2021 mi deciderò finalmente a leggere il suo romanzone "Vita e destino". 
Anche Cechov ovviamente non delude, e ci propone un toccante ricordo della passione di Cristo. Ancora non ho mai trovato un suo racconto che fosse non dico brutto, ma almeno insignificante. Aveva proprio un dono notevole, il caro Anton <3 

Libro davvero molto consigliato, soprattutto in questo periodo! :D Pur non essendo a tema natalizio infatti fa riflettere e scalda il cuore.

A domani, con il libro che più si è avvicinato al podio! ^^

venerdì 25 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 6° posto

 Buon Natale a tutti! ^^

Spero abbiate trascorso questo giorno con tanta gioia e serenità <3 

Il libro che occupa il sesto posto della mia classifica annuale non è un romanzo ma ne ha l'incantevole sapore: si tratta di Il museo del mondo, di Melania Mazzucco.


Primo libro che ho letto di quest'autrice italiana molto discreta ma secondo me incredibilmente intelligente e talentuosa, dai molteplici interessi!

Si tratta di una raccolta di opere d'arte amate e ben studiate dall'autrice, che le ha raccolte in questo volume seguendo un proprio personale estro creativo (senza alcun ordine spazio-temporale). Le opere spaziano da quelle più antiche alle contemporanee, e vi si trovano sia ben noti capolavori che opere minori di artisti famosissimi (nella sterminata produzione di Van Gogh, per esempio, Mazzucco sceglie un apparentemente modesto dipinto che raffigura due aringhe). Il mantra dell'autrice è che non vi sia arte che non sia anche racconto: per questo ogni dipinto è accompagnato da un breve ma interessantissimo excursus sulla vita dell'autore e le circostanze della realizzazione, condite da un pizzico di vicende autobiografiche. Un volume secondo me così pregiato a un prezzo accessibile (17 euro) è più unico che raro *_*

A domani, con il libro che occupa il quinto posto ^^

giovedì 24 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 7° posto

 Buona Vigilia di Natale a tutti, cari viandanti nella Brughiera ^^

Spero che stasera ognuno potrà trovare un momento di raccoglimento, affetto e tenerezza nonostante questi tempi difficili <3 

Il libro che si piazza al settimo posto della mia classifica annuale secondo me suscita proprio questi sentimenti: amore profondo, dolcezza, tenerezza. Si tratta di La vita davanti a sé, di Romain Gary.


Mi sono decisa a leggere questo romanzo, dopo averlo ovviamente visto in giro per anni, perché su Netflix a novembre è uscita la trasposizione cinematografica con Sophia Loren e non volevo guardarla senza aver prima visto il libro, data anche la brevità del testo. Be', come in quasi tutti i casi, il libro batte il film 10 a 0.

La storia di Mohamed detto Momo', figlio di una prostituta e cresciuto da un'ex prostituta, Madame Rosa, che per lavoro accudisce proprio bambini come lui, mi ha profondamente commossa. Il romanzo infatti è narrato proprio dal punto di vista del ragazzino, e l'ho trovato uno dei punti di vista più genuinamente autentici e profondi, forse complice anche qualche elemento autobiografico. 

Per me questa dal punto di vista librereccio vince a mani basse anche il premio "miglior storia d'amore dell'anno" *_* Mi raccomando non limitatevi a guardare il film che ahimé, nonostante sia ben interpretato, ha cambiato un po' troppo (e secondo me inutilmente) l'opera originale.

A domani, con il libro che occupa il sesto posto ^^ 

mercoledì 23 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 8° posto

 Ciao a tutti! :D

Il tempo corre veloce e siamo già all'ottavo appuntamento con la mia classifica dei dieci libri più belli del 2020, rigorosamente in ordine inverso ^^ 

Il libro che occupa l'ottava posizione non è un romanzo ma un memoir di viaggio: Viaggio attraverso la Scozia, di Theodor Fontane!




Fontane, scrittore e poeta tedesco, ci racconta, appunto, il suo viaggio attraverso la Scozia, avvenuto verso la metà del 1800: parte, ovviamente, da Edimburgo, intervallando la descrizione puramente fisica dei luoghi con aneddoti storici e folkloristici (incluse le storie di fantasmi!), per poi approdare anche al nord, fino a Inverness e alle meravigliose Highlands! *_*

Per chi, come me, ha visitato quei luoghi neanche tanto tempo fa è stato piacevolissimo ripercorrere quelle strade, che non sembrano poi così cambiate in più di due secoli *_*  Il fascino della Scozia è davvero immortale, e risulta valorizzato dalla penna ironica e garbata dello scrittore. Chi ancora non dovesse essersi recato in Scozia più comunque servirsi di questo testo come di un ottimo vademecum.

Ma vi avverto: non leggetelo adesso, perché vi verrà voglia di partire subito e visto il momento storico non conviene! xD


A domani, con il libro che occupa il settimo posto ^^

martedì 22 dicembre 2020

Best in Brughiera 2020: 9° posto

Ciao a tutti! ^^ 

Eccoci a scoprire il libro che nella mia classifica del 2020 occupa il nono posto. Si tratta di un romanzo dalle tinte fiabesche, con una spruzzata di Jane Austen: "Ho un castello nel cuore", di Dodie Smith!


Ho scoperto questo libro perché da qualche parte ho letto che è uno dei preferiti di J.K.Rowling, nonché scritto dalla stessa autrice di La carica dei 101, quindi che fai, non lo leggi?? xD

Che dire? Amanti di Jane Austen e delle sorelle Bronte, a me! Questo è infatti un raro libro austenian-bronteano: si sente che l'autrice ama sia l'una che le altre, e attinge a piene mani alle suggestioni dei loro romanzi per imbastire un'opera che solo apparentemente ha come target gli adolescenti, mentre per il suo gusto dolceamaro e un certo cinico disincanto può essere apprezzato anche dagli adulti. 
Una famiglia di spiantati con a capo uno scrittore fallito vive in povertà arroccata in un castello da fiaba. La voce narrante, la diciassettenne Cassandra, racconta sotto forma di diario tutto ciò che accade al bizzarro nucleo familiare, la cui tranquilla esistenza sarà sconvolta dall'arrivo dei nuovi proprietari del castello, americani e altrettanto bizzarri.

A domani, con il libro che si piazza all'8° posto ^^

lunedì 21 dicembre 2020

Jerry Junior, di Jean Webster

 Ciao a tutti! :D

Appassionati di commedie degli equivoci, a me! xD

Oggi vi parlo di un romanzo di Jean Webster (autrice del celebre Papà Gambalunga) finora inedito in Italia, che oggi possiamo leggere grazie alla casa editrice Flower-ed e alla bravissima traduttrice Sara Staffolani, che infonde il suo amore per Jean Webster in ogni perla che porta alla luce.

Si tratta di "Jerry Junior".



Comincio con una considerazione frivola e puramente estetica che mi ha piacevolmente sorpresa: l'effetto soft touch della copertina! Lo adoro <3 Le copertine dei libri di questa casa editrice diventano più graziose ad ogni pubblicazione. Ma ora la smetto e passo al contenuto xD

Jerry Junior è un altro romanzo di Jean ambientato in Italia, Paese che ella amava molto, come si evince dalla lettura della biografia dell'autrice scritta dalla stessa Sara Staffolani, "C'è sempre il sole dietro le nuvole" (la trovate qui). In particolare, siamo in un piccolo paesino sul lago di Garda, dove un ricco ragazzo americano si sta cordialmente annoiando in attesa del tardivo arrivo della madre e della sorella. Pare proprio sul punto di andarsene senza aspettare oltre, quando un simpatico cameriere italiano dalla parlata inconfondibile e divertente (uno degli elementi che più caratterizzano il romanzo) lo informa della presenza in zona di un'altra famiglia americana, in cui si trova una ragazza "bella come gli angeli del cielo". Ovviamente il nostro giovanotto non può che esserne incuriosito, e decide di recarsi in incognito a dare un'occhiata. Da questo momento prende il via una vicenda davvero spassosa, fatta di colpi di scena e agnizioni, caratterizzati tuttavia dalla penna sempre leggera e briosa della scrittrice. Il fatto che il lettore sappia in anticipo, cioè prima dei protagonisti, quanto sta per accadere toglie un po' l'effetto sorpresa, ma al contempo rende il lettore "complice" ora dell'uno ora dell'altra protagonista e gli fa costantemente chiedere in che modo si dipanerà l'ingarbugliata matassa.

Romanzo molto breve e a tratti acerbo (ricordiamo che è stato scritto prima del suo capolavoro, Papà Gambalunga) ma godibilissimo, lo consiglio non solo a chi già dovesse conoscere un po' la scrittrice e volesse approfondire, ma anche ai neofiti. Jean Webster è nel novero degli scrittori capaci di riconciliarmi con il mondo: mi rammarico solo del fatto che non abbia scritto di più! Spero davvero che vedremo altre sue opere in lingua italiana; ma a giudicare dalla grande passione e professionalità di Sara Staffolani oso dire di sì! ^^

A presto :D 


Titolo: Jerry Junior

Autrice: Jean Webster

Casa editrice: Flower-ed

N. pagine: 178.


The Best in Brughiera 2020 Edition: 10° posto

 

Ciao a tutti! :D 

Anche quest'anno sta volgendo al termine, e come da tradizione, vi accompagnerò verso il gran finale con i dieci libri più belli che ho letto nel 2020; anno che, se si è rivelato per tanti motivi infausto, è forse stato per molti tra i più propizi per il tempo da dedicare alla lettura! 

Oltre ai dieci libri "canonici", l'ultimo giorno inserirò un libro bonus a cui va il premio "scoperta inaspettata" ^^

Cominciamo con il libro che si piazza al decimo posto: "Fosca", di Igino Ugo Tarchetti! :D




Un romanzo di cui conservavo vaghe reminiscenze scolastiche, e che ho comprato e letto solo per curiosità, si è rivelato una piacevolissima scoperta! Tarchetti, esponente del movimento letterario italiano della "scapigliatura" e morto a soli 30 anni di tifo, ha costruito un romanzo romantico (nel senso puramente ottocentesco del termine), un pizzico gotico, molto morboso senza essere mai disturbante e secondo me modernissimo nel trattare qualcosa di poco discusso ma secondo me molto diffuso: la violenza psicologica (e, a tratti, perfino fisica) perpetrata da una donna su un uomo
Il protagonista, che narra la sua storia in prima persona, è innamorato della bella Clara: l'amore tra i due, accresciuto dalla segretezza e dalla rarità degli incontri (Clara è, purtroppo, già sposata), si rivela, a dispetto dell'adulterio, un amore felice, luminoso, sereno. Di contro quando, per motivi di lavoro, il protagonista va a vivere in una piccola cittadina lombarda, a casa di un suo collega conosce la di lui cugina Fosca: donna di incredibile bruttezza, che si innamora di lui e inizia letteralmente a perseguitarlo, causandogli una vera e propria discesa verso la follia. 
Romanzo godibilissimo che non ha risentito affatto del trascorrere del tempo, basta abituarsi un attimo alla prosa italiana ottocentesca ed ecco che si viene letteralmente stregati *_*

A domani, con il libro che si piazza al nono posto! :D 

lunedì 30 novembre 2020

L'architettrice, di Melania Mazzucco

 Buongiorno a tutti :D 


Oggi vi parlo di un romanzo storico che mi ha conquistata: L'architettrice, di Melania Mazzucco, edito da Einaudi nel 2019.

Ho comprato e iniziato a leggere questo libro nei primi mesi del 2020: ma poi, complici le varie vicissitudini del periodo (incluso un trasloco quasi inaspettato xD), sono riuscita a riprenderlo solo questo mese, per poi finirlo tutto d'un fiato! 




Premetto che è il primo romanzo di Mazzucco che leggo (anche se mi sono già procurata La lunga attesa dell'angelo e Vita, che mi stanno aspettando nella casa di Napoli *_*), quindi non posso fare confronti con altre sue opere, ma lo stile di quest'autrice mi ha sorpresa a dir poco. Infatti, sebbene l'Architettrice sia un romanzo storico contemporaneo, sembra un'opera più antica, per il linguaggio elegante e arcaico che lo permea con una naturalezza incredibile, senza privarlo di passione e fluidità (più di 500 pagine e non sentirle *_*). Risulta insolita e all'inizio potrebbe disorientare un po' l'assenza di virgolette introduttive nel discorso diretto ma poi, una volta compreso il meccanismo, non ci si fa quasi più caso. 

La scelta del soggetto è indubbiamente peculiare: "l'architettrice" e pittrice protagonista, Plautilla Bricci, non è infatti un nome noto della Storia dell'Arte, e i motivi sono spiegati nel romanzo stesso: all'epoca il posto delle donne, anche quando talentuose, era nell'ombra, e venire alla luce non era purtroppo positivo perché avveniva di solito a seguito di qualche scandalo che ogni donna "dabbene" cercava accuratamente di evitare. Questo è accaduto anche a Plautilla, rimasta così in ombra che ci sono voluti secoli per capire che numerose opere d'arte sparse per tutta Roma  e spesso finite sotto il nome di altri (inclusa una splendida villa soprannominata "Il vascello" e quasi del tutto distrutta durante i moti che condussero all'Unità d'Italia) fossero, in realtà, sue.

Mazzucco fa parlare l'artista in prima persona e dipana sotto gli occhi del lettore tutta la vita di Plautilla, dalla prima infanzia alla vecchiaia e oltre, verso la vita immortale che tutti gli artisti di talento riescono sempre a conquistarsi. Il romanzo, in parte ambientato anche durante le battaglie verificatesi a Roma prima dell'Unità d'Italia, talora si arena e sembra farsi un po' ripetitivo, ma credo che tutto sia funzionale all'immersione completa e totale nella vita di una persona: le vite non sono certo sempre fatte di eventi significativi ed emozionanti, quando sei una donna del '600 poi... xD Numerosi i passi degni di nota e caratterizzati da uno spiccato lirismo: a tratti avrei sottolineato tutto il libro! Quando parla della peste che ha colpito Roma in quegli anni poi è davvero da brividi, per le similitudini con il momento che stiamo vivendo.

"Ci criticheranno. Rideranno di te e di me. Ma chi guarda le nuvole non miete. Tutte le cose grandi sembrano impossibili a chi delle cose grandi non è capace. E dopo che l'eco delle risate si sarà spento, la cappella sarà ancora lì".

"La peste non ci rendeva uguali, e anzi evidenziava le differenze-di classe e di sesso. Ma nello stesso tempo apriva spazi impensabili di libertà a chi era disposto a correre il rischio. Sono stata una di quelli. Non avevo paura di morire, ma di non aver vissuto".

"La peste ci trascinava in una terra incognita: era come se avessimo varcato la frontiera di un Paese straniero, nel quale le regole di sempre non valevano più. Prima di colpirci, di sfigurarci e di annientarci, la peste ci strappava le sicurezze. l'identità, il dovere. E però, in un certo senso, ci liberava di noi stessi. [...] Avrebbe liberato anche me".


Mi fermo qui altrimenti dovrei riportarvi mezzo libro xD Lo avete letto, lo leggerete?

Titolo: L'architettrice
Autrice: Melania Mazzucco
Casa editrice: Einaudi (un plauso alle sue edizioni cartonate: in un mondo di brossure di scarsa qualità a 20 euro, mantiene alta la bandiera con le sue edizioni curatissime, chapeau).
N. pagine: 568
Prezzo: 22 euro (ma attualmente in sconto 15% su molti store! Per il black friday forse, o perché è un libro uscito da più di sei mesi e il tetto del 5% non vale, non so ^^)

domenica 8 novembre 2020

Caro nemico, di Jean Webster

 Ciao a tutti! :D

Oggi vi parlo di un romanzo di cui, in questo periodo pesante un po' per tutti, sentivo davvero il bisogno: ovvero Caro nemico di Jean Webster, riportato in Italia dopo anni di assenza da Caravaggio Editore. Si tratta del sequel del ben più celebre romanzo dell'autrice, Papà Gambalunga. Chi non conosce la storia dell'orfana Judy, a cui un misterioso tutore paga gli studi in un prestigioso collegio femminile? Se non avete letto il romanzo avrete certamente visto il cartone animato o il film, ma se così non dovesse essere vi invito a recuperare questa storia, in qualsiasi formato la preferiate (anche se io consiglio il libro), perché ne vale davvero la pena! è uno di quei libri che, con dolcezza e leggerezza, sanno parlare anche di temi molto importanti.

Io l'ho letto in ebook anni fa, e poi mi sono procurata in cartaceo la bellissima edizione di Caravaggio Editore, finalmente più "adulta" e perfino annotata. 

Eccoli finalmente insieme :D 


Qualora poi voleste saperne di più sull'autrice vi rimando alla bellissima biografia di Sara Staffolani edita da Flower-ed, "C'è sempre il sole dietro le nuvole"

Ma oggi sono qui per parlarvi del seguito di questa storia, appunto "Caro nemico". Se non avete letto il primo romanzo, ma soprattutto se siete totalmente a digiuno della storia di Judy, fermatevi qui per non rovinarvi la sorpresa xD

Sono trascorsi alcuni anni dal matrimonio di Jervis e Judy, che adesso girano felicemente il mondo insieme grazie agli affari di Jervis e hanno una splendida figlioletta (awww ^^). Ma il romanzo non parla di loro: ricordate Sally McBride, la compagna di scuola di Judy il cui fratello, Jimmy, era stato rivale in amore di Jervis? Ebbene, stavolta è lei a scrivere le lettere che compongono il romanzo. La direttrice dell'orfanatrofio in cui è cresciuta Judy non c'è più e la nostra simpatica ex orfana è riuscita a convincere l'amica a prenderne provvisoriamente il posto. All'inizio Sally è stranita e preoccupata: nel collegio prestigioso in cui è cresciuta non le hanno certo insegnato come si badi a un centinaio di orfanelli, e non vede l'ora di mollare quello sgradito incarico a qualcun altro. Tanto più che un politico la corteggia ed è in procinto di chiederla in sposa. Ma piano piano le (dis)avventure dell'orfanatrofio iniziano a coinvolgerla sempre più, complici anche le divertenti schermaglie con un medico scozzese tutt'altro che malleabile..



Caro nemico è un romanzo epistolare davvero piacevole, che riconcilia con il mondo. All'inizio la voce di Sally mi sembrava troppo simile a quella di Judy nel primo romanzo (e forse un pochino lo è...credo che l'autrice metta molto di sé in entrambe le ragazze, e si sente), ma poi sono stata risucchiata anch'io, come lei, nel vortice dell'orfanatrofio e non me ne sono più curata xD Certe tematiche di denuncia sociale per fortuna non sono più attuali, così come la pratica di dar via i bambini a chiunque li chiedesse, come gattini (mentre oggi non lo si fa neanche più con i gatti, direi xD). Ma tanto altro, come le frecciatine femministe e i numerosi momenti di ilarità, risulta ancora perfettamente godibile. Non si tratta di un capolavoro della Letteratura, ma se sentite il bisogno di sognare un po' ad occhi aperti pur restando ancorati con i piedi per terra, date una possibilità a questa bravissima autrice <3 

L'edizione Caravaggio contiene i disegni originali dell'autrice ed è annotata, come il il primo volume ^^


A presto :*

martedì 29 settembre 2020

Un'incredibile luna di miele, di Edith Nesbit

 Ciao a tutti! :D

Con l'ormai solito, tremendo ritardo vengo a recensirvi un libro che ho letteralmente "bevuto" in una sola, calda giornata di fine agosto (che con questo freddino sembra davvero mooolto lontana xD): "Un'incredibile luna di miele", di Edith Nesbit, pubblicato da Elliot Edizioni!



Ho conosciuto Edith Nesbit anni fa, quando ho letto alcune sue fiabe presenti in una raccolta di fiabe femministe dell'Ottocento inglese, e ho subito intuito che fosse una scrittrice nelle mie corde. Questo è il secondo suo romanzo che Elliot pubblica in italiano dopo "Il gioco", che purtroppo non ho ancora letto, e la trama mi ha folgorata appena l'ho letta!

Il protagonista, Edward, è un ingegnere che, diventato improvvisamente ricchissimo, lascia tutto per andarsene in giro per il mondo. Nel corso del suo vagabondare senza meta si imbatte in una giovane ragazza di buona famiglia che, spinta da un istinto irresistibile, decide di seguirlo nel suo vagabondare. Inizia allora per i due ragazzi, palesemente attratti l'uno dall'altra ma incapaci di confessarlo, una serie di rocambolesche avventure che presentano un interrogativo di fondo: alla fine i due vagabondi che si spacciano per fratello e sorella si sposeranno o no?

Una vera e propria favola, dolce, pura e, a dispetto della sua semplicità, mai banale, soprattutto in una descrizione paritaria del rapporto tra i due che non era affatto scontata nell'epoca in cui il libro è stato scritto e pubblicato, cioè il 1916. Lo consiglio per un rilassante pomeriggio di lettura con tisanina e biscotti! :D 

giovedì 30 luglio 2020

Letture di giugno/luglio 2020

Ciao a tutti! :D

Vi scrivo da Bologna, mia nuova dimora dopo l'a dir poco precipitosa partenza da Bergamo (trasferimento lavorativo programmato da inizio anno e solo "leggermente" modificato dalla situazione mondiale contingente ^^').
Finalmente, dopo essermi più o meno sistemata e aver ripreso a leggere in modo più assiduo dopo il trasloco, eccomi con il resoconto delle letture di questi due primi mesi estivi :D 




1) Guerra e pace, di Lev Tolstoj



Al primo posto non potrebbe non esservi quello che è considerato all'unanimità il capolavoro di Tolstoj, e che solo una pandemia poteva convincermi a leggere dopo ben due abbandoni negli anni scorsi (dovuti più alla refrattarietà ai mattoni che mi aveva colta negli ultimi anni che all'interesse, sempre molto alto, da me nutrito per l'opera in sé). Che dire? è l'immenso. Un'opera-mondo, imprescindibile nella "carriera" di ogni lettore ma al contempo per nulla ostica, anzi...sembra, consentitemi l'espressione, di leggere un film xD Ho adorato i personaggi immaginari di Pierre e Natasha, ma anche alcuni realmente esistiti come il generale Kutuzov mi hanno interessata e a tratti commossa. Non ho le competenze necessarie a farne una recensione degna per cui mi asterrò, ma sarà sicuramente uno dei best of the year 2020, non c'è gara! Non dimenticate di guardare anche la bellissima versione BBC del 2016, con una divina Lily James.

2) Fosca, di Igino Ugo Tarchetti


Un romanzo di cui conservavo vaghe reminiscenze scolastiche, e che ho comprato e letto solo per curiosità, si è rivelato una piacevolissima scoperta! Tarchetti, esponente del movimento letterario italiano della "scapigliatura" e morto a soli 30 anni di tifo, ha costruito un romanzo romantico (nel senso puramente ottocentesco del termine), un pizzico gotico, molto morboso senza essere mai disturbante e secondo me modernissimo nel trattare qualcosa di poco discusso ma secondo me molto diffuso: la violenza psicologica (e, a tratti, perfino fisica) perpetrata da una donna su un uomo
Il protagonista, che narra la sua storia in prima persona, è innamorato della bella Clara: l'amore tra i due, accresciuto dalla segretezza e dalla rarità degli incontri (Clara è, purtroppo, già sposata), si rivela, a dispetto dell'adulterio, un amore felice, luminoso, sereno. Di contro quando, per motivi di lavoro, il protagonista va a vivere in una piccola cittadina lombarda, a casa di un suo collega conosce la di lui cugina Fosca: donna di incredibile bruttezza, che si innamora di lui e inizia letteralmente a perseguitarlo, causandogli una vera e propria discesa verso la follia. 
Romanzo godibilissimo che non ha risentito affatto del trascorrere del tempo, basta abituarsi un attimo alla prosa italiana ottocentesca ed ecco che si viene letteralmente stregati *_*

3) Il museo del mondo, di Melania Mazzucco



Primo libro che leggo di quest'autrice italiana molto discreta ma secondo me incredibilmente intelligente e talentuosa, dai molteplici interessi! Ho già sul comodino (letteralmente) il suo L'architettrice, che sarà il primo ma non certamente l'ultimo dei suoi romanzi che leggerò.
Questo di cui sto per parlarvi infatti non è un romanzo, bensì una raccolta di opere d'arte amate e ben studiate dall'autrice, che le ha raccolte in questo volume seguendo un proprio personale estro creativo (senza alcun ordine spazio-temporale). Le opere spaziano da quelle più antiche alle contemporanee, e vi si trovano sia ben noti capolavori che opere minori di artisti famosissimi (nella sterminata produzione di Van Gogh, per esempio, Mazzucco sceglie un apparentemente modesto dipinto che raffigura due aringhe). Il mantra dell'autrice è che non vi sia arte che non sia anche racconto: per questo ogni dipinto è accompagnato da un breve ma interessantissimo excursus sulla vita dell'autore e le circostanze della realizzazione, condite da un pizzico di vicende autobiografiche. Un volume secondo me così pregiato a un prezzo accessibile (17 euro) è più unico che raro *_*

4) Un amore, di Dino Buzzati



Dino Buzzati è un talento italiano tutto da scoprire *_* Fortuna che ha scritto tanto! Dopo alcuni racconti e Il deserto dei tartari (tutti capolavori), mi sono decisa a iniziare anche questo romanzo decisamente più controverso, che tratta di prostituzione. Il protagonista, alter ego dell'autore, si innamora di una ragazzina probabilmente minorenne che si prostituisce in una delle tante case di piacere che ancora erano molto comuni negli anni '60, decennio in cui è ambientato il romanzo (pubblicato nel 1963). Coraggioso Buzzati a mettersi a nudo così, e davanti a un tema tanto spinoso! L'idealizzazione della donna e la sua mercificazione convivono magistralmente in questo romanzo solo grazie alla penna fatata dell'autore, che solo verso la fine sembra vagamente affrancarsi dalla prigione mentale costruita nella testa degli uomini in rapporto alle donne. 
Mi è piaciuta ma non è comunque la mia opera preferita dell'autore. Troppo dura e cruda, ancora troppo attuale. Spero ancora per poco.

5) Fiabe faroesi



Questi volumetti di fiabe nordiche pubblicati da Iperborea sono sempre stupendi! Quelle faroesi sono, rispetto alle altre, molto più crude, ciniche e "per adulti", ma al contempo ricche di topoi tipici della storia favolistica europea: troviamo per esempio una versione al maschile di Cenerentola, e una fiaba che amo molto ed è presente perfino in versione italiana (nella raccolta Fiabe italiane di Italo Calvino): quella della ragazza intelligente che riesce, con la sua astuzia, a imporsi sul marito tiranno e praticamente governare al suo posto xD 


Sperando che anche agosto sia foriero di belle letture, vi auguro un'estate piena di storie! <3 A presto ^^





giovedì 4 giugno 2020

Letture di maggio 2020

Ciao a tutti! :D 
Durante il mese di maggio non ho letto tantissimo, complice il ritorno a lavoro full time: ma sicuramente è stato un mese interessante, all'insegna del teatro, che sto decisamente riscoprendo negli ultimi mesi.

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Ho fatto un sondaggio sulla pagina facebook (seguitemi anche lì, se vi va :D) per capire di quali delle mie letture del mese appena trascorso vi interessasse di più leggere la recensione, e il giudizio è stato abbastanza unanime: "La diva Julia", di William Somerset Maugham, e "Vera", di Oscar Wilde.
Per quanto riguarda l'ultimo volume della trilogia di Carmen Korn, "Aria di novità", che pure ha incuriosito molti di voi, lo trovate recensito insieme ai primi due in questo post dedicato.

Veniamo dunque alle due opere che vi hanno interessato di più!^^

La diva Julia



William Somerset Maugham è è uno dei miei scrittori preferiti, senza ombra di dubbio. Finora non c'è stato un suo romanzo o raccolta di racconti che non mi sia piaciuto... e per fortuna ne ho ancora molti da leggere, visto che era un autore piuttosto prolifico! *_*
La diva Julia (il cui titolo originale, per me azzeccatissimo, è "Theatre") pubblicato da Adelphi come tutti i libri di questo autore, non è riuscito a rientrare tra i miei preferiti, ma devo dire di averlo trovato molto godibile e a tratti geniale
La protagonista, Julia Lambert, è una celebre attrice teatrale ("la più grande attrice d'Inghilterra", come è spesso definita nel corso del romanzo). Maugham ce la presenta quando è già ricca e famosa, per poi intraprendere un excursus nel suo passato: dai primi difficili passi sul palcoscenico insieme al belloccio ma poco dotato Michael, che le ruberà il cuore, fino al trionfo scenico e sociale. 
Ma il fascino del romanzo non risiede tanto nella carriera di Julia: infatti questo non è un classico romanzo di formazione che segue l'eroina (o anti-eroina, dovremmo dire in questo caso) nel suo percorso di maturazione, bensì una raffinata analisi psicologica. Durante tutto il romanzo siamo nella testa di Julia, comprendiamo tutti i meccanismi che si celano dietro i suoi pensieri e le sue azioni e scorgiamo quel labile confine tra realtà e finzione, tra persona e personaggio, che in fondo alberga un po' in tutti noi, anche se in un'attrice consumata può essere più pronunciato e perfino un po' scontato. Anche nei momenti più importanti della sua vita infatti Julia sceglie chi essere e quale scena interpretare per ottenere i suoi scopi, attingendo al suo vastissimo repertorio, e a un certo punto il lettore, spiazzato, non sa davvero chi sia davvero Julia: la cinica calcolatrice o la fragile donna innamorata? Oppure entrambe?
Purtroppo, e questo è l'aspetto che non l'ha fatto entrare nel mio cuore-come accaduto, per esempio, nel caso di "Il velo dipinto" e "La luna e sei soldi"- il romanzo è un po' frettoloso, poco approfondito. Dato il focus sull'interiorità della protagonista mi sarebbe piaciuto conoscerla un po' di più e vedere Maugham calcare ancora di più la mano sulle sue contraddizioni interiori, i suoi conflitti con sé stessa. 
Ma è Maugham, quindi non posso non perdonarlo!
Da questo libro nel 2004 è stato tratto anche un film, Being Julia, con Jeremy Irons, che è valso addirittura una candidatura all'Oscar per la protagonista Annette Bening. Non l'ho ancora visto ma farò sicuramente *_* 


Vera, o i nichilisti, di Oscar Wilde



Mi sono imbattuta in quest'opera teatrale, la prima pièce in assoluto di quel genio di Oscar Wilde, mentre vagavo su internet in cerca di qualche sua opera che ancora mancasse al mio repertorio. 
Infatti, vedere di nuovo quel capolavoro cinematografico che è il film The importance of being Earnest con Colin Firth e ricordare le ore di pura delizia che quella commedia mi aveva regalato anni fa, mi ha fatto desiderare più che mai di provare ancora quelle sensazioni. E devo dire che con Vera, o i nichilisti, appena pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nella sua celeberrima collana Universale Economica, ci sono andata molto vicina.
Non saprei come definire quest'opera: non è né una commedia né una tragedia, anche se presenta elementi di entrambi i generi. 
Facciamo la conoscenza della giovane Vera in una misera capanna russa sulla strada per la Siberia. Un gruppo di forzati fa tappa lì per consentire ai soldati di rifocillarsi, e tra gli sventurati condotti alla prigionia Vera riconosce il proprio fratello, che da tempo non dava più notizie di sé ai parenti. Scopre così che la causa a cui il fratello si è votato è quella dei nichilisti, che mirano a rovesciare lo Zar e ogni potere costituito, ritenuto opprimente e vessatorio. Vera si ripromette di abbracciare la causa del fratello e vendicarlo, e diventa dunque a sua volta una famigerata nichilista...
Un'opera non convenzionale, che mi ha davvero appassionata e a tratti spiazzata ma non è esente da difetti: soprattutto l'ambientazione russa non è molto credibile. Dietro i motteggi da salotto dei membri della corte dello Zar si intravede anche troppo chiaramente l'impronta anglosassone di Wilde che, come spiegato nella brillante postfazione, intendeva con quest'opera denunciare gli abusi dell'Inghilterra sulla sua Patria, l'Irlanda. Tra l'altro leggendo questa postfazione ho scoperto, shame on me, che la madre di Wilde era un'autrice piuttosto famosa e che lui fu inizialmente agevolato sulla scena letteraria proprio dalla fama di lei!

A presto :D 

giovedì 21 maggio 2020

La trilogia di Carmen Korn, by Fazi Editore


Ciao a tutti! :D

Come va il ritorno alla normalità? ^^
Io in questo mese "ibrido" ho finalmente concluso la lettura di una delle saghe familiari più avvincenti che mi siano capitate sottomano negli ultimi anni: quella di Carmen Korn, portata in Italia da Fazi!



La trilogia inizia con Figlie di una nuova era, che mi ha fatto compagnia l'estate scorsa in spiaggia (nostalgia!). Iniziato per curiosità, non credevo mi prendesse tanto! Ambientato ad Amburgo dgli anni '20 fino all'inizio secondo dopoguerra, segue le vicende di Henny e Kathe, ostetriche in una clinica, di Ida, la viziata figlia di un uomo benestante e della dolce Lina
Migliori amiche ma diversissime tra loro, le quattro donne attraversano il "secolo breve" (per dirlo alla Hobsbawm xD) tra gioie, dolori, amori, separazioni, lotte. Non dovete però pensare che siano le uniche protagoniste delle vicende narrate: intorno a loro ruota infatti un variegato panorama di personaggi: genitori, fidanzati, mariti, altri amici...e sembra davvero di conoscerli tutti intimamente, come fossero anche nostri amici.
Di questo primo romanzo, oltre ai molteplici personaggi, tutti a modo loro unici e speciali, ho amato il focus posto sui civili tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale: è un periodo storico che siamo abituati a leggere dal punto di vista dei campi di battaglia o della persecuzione ai danni degli Ebrei, ma anche quello della resistenza tedesca al Nazismo (che, ricordiamolo, come tutte le dittature aveva anche oppositori interni, e non pochi!)  è un punto di vista interessante da approfondire.

Con il secondo volume, è tempo di ricominciare, che ho iniziato subito dopo il primo perché non sono riuscita a resistere, siamo ormai nel secondo dopoguerra: tempo di rinascita per la Germania e per i protagonisti del romanzo, i cui figli iniziano a crescere, dando vita a una seconda generazione. Incredibile la modernità che si respira tra queste pagine: ho adorato in modo particolare il personaggio di Florentine e la sua evoluzione. Questo volume si ferma alle soglie degli anni '70, alle soglie di nuovi cambiamenti, con un cliffanger non da poco che mi ha fatta spasimare per l'ultimo volume xD

Il terzo e ultimo volume, Aria di novità, arrivato il libreria a inizio marzo giusto in tempo per esservi richiuso due mesi, poveretto (xD), è la degna conclusione del lungo percorso dei protagonisti. Una terza e perfino una quarta generazione prendono per mano il lettore conducendolo attraverso i sanguinosi anni '70 e la fine della Guerra Fredda, per arrivare infine al fatidico 2000
Qui la storia si interrompe e, chiudendo il libro con negli occhi ancora le vivide immagini create dalla penna asciutta e mai noiosa di questa scrittrice, non si può fare a meno di chiedersi cosa abbiano fatto questi nostri cari amici negli ultimi 20 anni e come se la passino ai tempi del coronavirus. 
Magari Carmen Korn un giorno ce lo racconterà, chissà :D 

Mi raccomando, non perdete questa meravigliosa trilogia! Vi assicuro che non potrete non amarla e non appassionarvi alle vicende di queste persone così comuni eppure così speciali. Chi l'ha detto che i tedeschi sono freddi? xD
Un plauso a Fazi Editore per la cura che mette in ogni volume e le splendide copertine, così vivaci e intonate al contenuto *_* Credo che, tutto sommato, il mio preferito sia il secondo volume...ma data la stretta interconnessione tra i tre è difficile non considerarli un'unica opera!

A presto! :*

domenica 10 maggio 2020

Lucy Maud "Montgomery Pack"! :D


Ciao a tutti! ^^

Come procede la fase due? ^^ Più ci rifletto più penso che la sfiga collettiva che ci ha colpiti sia stata orchestrata dai libri non letti che prendono polvere sui nostri scaffali da anni, per cui non fateli arrabbiare ancora di più e approfittate del tempo supplementare ancora trascorso in casa per leggerli, mi raccomando! xD

Intanto io, da brava tentatrice, vi offro nuovi spunti, e oggi in particolare voglio parlarvi di due incantevoli titoli di Caravaggio Editore: recano entrambi la firma della dolcissima Lucy Maud Montgomery e la cura di Enrico de Luca...quindi sono una garanzia xD 
Sto parlando di "La stanza rossa e altre storie di fantasmi" e "Kilmeny del frutteto". Li ho ricevuti insieme in un meraviglioso pacchetto chiamato "Montgomery Pack", un'offerta messa a disposizione un paio di mesi fa dall'editore, che spero vivamente possa essere replicata a vantaggio di chi non sia riuscito ad approfittarne!


Comincio con il dire che la veste grafica di questi due libri è meravigliosa <3
Le illustrazioni, le note...tutto è curato in modo certosino, complimenti vivissimi al curatore Enrico De Luca! Nel pacchetto, oltre ai due romanzi, c'erano un bellissimo segnalibro con una citazione tratta da "Anne of Green Gables"e un lbriccino della stessa autrice contenente il breve scritto "Rilevato dalla macchina fotografica"

Passando al contenuto, il primo dei due che ho letto è "La stanza rossa". 
Si tratta di una raccolta di brevi storie di fantasmi (sei in tutto) che si legge in un'oretta e, come tutte le storie di questo genere scritte da autori vissuti tra '800 e '900, è piuttosto convenzionale e brividi in verità ne dà pochi. Ma ogni racconto è una piccola gemma letteraria, penso soprattutto a "La ragazza al cancello" e "La festa privata a Smoky Island", che sono i miei preferiti. Più che far paura trasmettono ancora una volta la dolcezza e i buoni sentimenti cui questa fantastica autrice ci ha abituati così bene. Insomma, Maud non riesce a fare davvero paura ma scalda il cuore come solo lei sa fare!


Per quanto riguarda "Kilmeny nel frutteto", è un romanzo che mi aveva incuriosita già molti anni fa, al punto che me ne procurai l'ebook in inglese per provare a leggerlo, purtroppo senza successo. 
Si tratta di un romanzo molto più dolce e delicato rispetto alla media dell'autrice (che negli altri suoi lavori ha comunque sempre una sottile vena ironica): il protagonista, un giovane di buona famiglia, si reca in un piccolo paese per sostituire un amico come insegnante alla scuola locale; lì un giorno si imbatte casualmente in una giovane che suona il violino in modo a dir poco celestiale. Scopre poi che si tratta di Kilmeny, fanciulla muta che in paese quasi nessuno conosce, perché la sua famiglia è molto riservata e il suo passato (in particolare la storia della madre) è avvolto in una colpa misteriosa che forse ha segnato la stessa giovane. Ma il ragazzo non si lascia scoraggiare e inizia con la ragazza una tenera amicizia...
Non è il mio preferito di Montgomery, un filino troppo dolce per i miei gusti, ma se cercate un libro che doni incanto e serenità a giorni un po' foschi, questo è quello che fa per voi! <3 

A presto! :*

giovedì 2 aprile 2020

Letture di marzo 2020

Ciao a tutti! :D

Complice un isolamento forzato poco piacevole causa malattia sospetta, marzo è stato un mese ricco di letture, tutte notevoli devo dire.



Ho chiesto in un post sulla pagina facebook quale preferiste veder recensiti, ed eccovi dunque cosa penso dei tre titoli che hanno maggiormente attirato la vostra attenzione :D

1) Resurrezione, di Lev Tolstoj






Tolstoj non ha bisogno di presentazioni! *_* Era da tempo che non leggevo un suo romanzo, sebbene ancora molti manchino all'appello nella mia libreria, e ancora una volta non mi ha delusa.
Resurrezione è un perfetto mix tra i romanzi del periodo "pre-conversione" e quelli "post-conversione": i primi, tra cui possiamo annoverare Anna Karenina e Guerra e pace, sono romanzi-fiume, in cui la pur forte impronta sociale è comunque surclassata dalla trama e dall'evolversi dei personaggi; invece i secondi, tra cui si può annoverare "La sonata a Kreutzer, sono tendenzialmente più brevi, e in essi l'impronta morale sovrasta la trama. 
Resurrezione, pur essendo collocato a livello temporale nel secondo gruppo, è come dicevo un felice connubio tra queste due categorie: si tratta infatti di un romanzo abbastanza corposo, in cui la trama e i personaggi la fanno da padrone, senza mai soccombere alla tuttavia ben presente morale su cui il romanzo è comunque imperniato. 
Come il titolo stesso ci dice, è la storia di una "resurrezione" interiore, ovvero una conversione: quella di Nechljudov, un non più giovanissimo e annoiato principe russo che, durante un processo in cui funge da giurato, si imbatte per caso in una ragazza che aveva sedotto e abbandonato molti anni prima, accusata  e poi condannata ingiustamente per omicidio. Incontrarla suscita nel protagonista ricordi ormai sepolti, e dà inizio a un lungo e sofferto cammino di purificazione che parte dall'idea di salvare quella ragazza e sposarla, per poi allargare ulteriormente i suoi orizzonti.
Un romanzo che è al contempo un vivido affresco della società russa di metà Ottocento e una vera e propria finestra sull'animo umano e i suoi tormenti e dubbi morali, consigliatissimo!

"Se siamo stati mandati qui è per volontà di qualcuno e per qualcosa".

Be', speriamo di scoprire cosa, prima o poi xDD


2) Un'intricata matassa, di Lucy Maud Montgomery


Lucy Maud Montgomery è un'autrice inspiegabilmente poco conosciuta, che io ormai chiamo "la panacea contro tutti i mali dell'esistenza". Solo lei presenta quel mix di spensieratezza venata di malinconia che riflette pienamente il mio stato d'animo perenne xD Ed è perfetta per questo periodo...Infatti i suoi romanzi ci parlano di aria aperta, paesaggi canadesi fiabeschi, incanto e fantasia, ma anche di rigide convenzioni sociali (spesso violate dai protagonisti, a loro rischio e pericolo).
Questo mix è particolarmente evidente in Un'intricata matassa, un tipico romanzo "nomen-omen", dal momento che più intricato non potrebbe essere xD Non ha infatti un vero e proprio protagonista: la vecchia signora che, all'inizio del romanzo, convoca tutti i membri del suo nutrito clan per spiegare a chi andrà in eredità un'antica e inspiegabilmente bramata brocca di famiglia, è infatti solo l'elemento che dà il la alle vicende del romanzo, che coinvolgono invece tutti gli altri membri del clan. E non sono pochi! xD Consiglio caldamente la realizzazione di un albero genealogico durante la lettura, per evitare di perdersi (come ho fatto io) nella moltitudine di personaggi. Ciascuno di loro proverà ad aggiudicarsi l'ambita eredità, e in questo modo molti nodi verranno al pettine, problemi di vecchia data saranno chiariti e altri ne nasceranno...il tutto condito con la spensieratezza e l'ironia tipiche di questa scrittrice, che tuttavia sa anche abilmente affossare molte romantiche illusioni giovanili...attingendo in gran parte alla propria esperienza personale.
Non è il romanzo che ho preferito dell'autrice (Il castello blu, di cui trovate la recensione qui, regna ancora incontrastato), ma si difende bene! :D 

3) La saga di Vigdis, di Sigrid Undset


Il termine saga potrebbe trarre in inganno: esso è infatti di solito associato a vicende molto lunghe e intricate, che hanno magari per protagonisti, soprattutto nel caso di libri nordici, antichi dei e leggende.
Ma non è il caso di questo romanzo che, per tematiche affrontate e caratteristiche dei protagonisti, mi è venuto spontaneo definire "il Cime Tempestose nordico".
La protagonista, la Vigdis del titolo, si innamora di un islandese in visita presso le terre di suo padre, ma lui la violenta. Da allora l'amore si trasforma in odio e insaziabile sete di vendetta.
Ho visto molto di Cime Tempestose in questo strano rapporto di amore-odio che lega i due protagonisti, una vera e proprio ossessione che la lontananza alimenta anziché spegnere, ma lo stile è completamente diverso. Non sono certa che mi piaccia: è essenziale, asciutto, non indugia sulla psicologia dei personaggi ma riesce comunque a tratteggiarla, forse complice la forza primigenia dei sentimenti descritti, che sembra rispecchiare le impervie lande in cui il romanzo è ambientato...luoghi aspri nel paesaggio ma anche nelle usanze, in cui basta pronunciare una parola di troppo per essere uccisi sul posto senza che l'assassino non incorra neanche in un processo xD Il romanzo vanta tuttavia anche una sorprendente modernità, soprattutto nel trattare le conseguenze di una violenza sessuale.
Sigrid Undset, autrice norvegese nata nel 1882 e morta nel 1945, ha vinto il Nobel per la Letteratura nel 1928. Avevo già provato in passato a leggere il suo romanzo più famoso, Kristin figlia di Lavrans, ma non c'ero riuscita proprio perché poco coinvolta dallo stile. Non conoscevo affatto questo libro e devo ringraziare la mia cara amica anobiana Federica se l'ho letto, grazie a una piacevole lettura condivisa! :D

A presto, spero, con le letture di aprile! ^^ (o altri post a sorpresa, chissà xD)