Ciao a tutti! :D
Anche quest'anno sta volgendo al termine, e come da tradizione, vi accompagnerò verso il gran finale con i dieci libri più belli che ho letto nel 2020; anno che, se si è rivelato per tanti motivi infausto, è forse stato per molti tra i più propizi per il tempo da dedicare alla lettura!
Oltre ai dieci libri "canonici", l'ultimo giorno inserirò un libro bonus a cui va il premio "scoperta inaspettata" ^^
Cominciamo con il libro che si piazza al decimo posto: "Fosca", di Igino Ugo Tarchetti! :D
Un romanzo di cui conservavo vaghe reminiscenze scolastiche, e che ho comprato e letto solo per curiosità, si è rivelato una piacevolissima scoperta! Tarchetti, esponente del movimento letterario italiano della "scapigliatura" e morto a soli 30 anni di tifo, ha costruito un romanzo romantico (nel senso puramente ottocentesco del termine), un pizzico gotico, molto morboso senza essere mai disturbante e secondo me modernissimo nel trattare qualcosa di poco discusso ma secondo me molto diffuso: la violenza psicologica (e, a tratti, perfino fisica) perpetrata da una donna su un uomo.
Il protagonista, che narra la sua storia in prima persona, è innamorato della bella Clara: l'amore tra i due, accresciuto dalla segretezza e dalla rarità degli incontri (Clara è, purtroppo, già sposata), si rivela, a dispetto dell'adulterio, un amore felice, luminoso, sereno. Di contro quando, per motivi di lavoro, il protagonista va a vivere in una piccola cittadina lombarda, a casa di un suo collega conosce la di lui cugina Fosca: donna di incredibile bruttezza, che si innamora di lui e inizia letteralmente a perseguitarlo, causandogli una vera e propria discesa verso la follia.
Romanzo godibilissimo che non ha risentito affatto del trascorrere del tempo, basta abituarsi un attimo alla prosa italiana ottocentesca ed ecco che si viene letteralmente stregati *_*
A domani, con il libro che si piazza al nono posto! :D
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