mercoledì 30 giugno 2021

Letture di maggio e giugno 2021

 Ciao! :D 

Ecco l'ormai abbastanza consueto recap di letture, diventato sempre più spesso bimestrale perché non leggo tantissimo ultimamente (e temo che il fenomeno peggiori ulteriormente nella seconda parte dell'anno, ma speriamo bene ^^').

Bando alle ciance: ecco cosa ho letto tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, in ordine sparso:

 1) Piccoli piaceri, di Claire Chambers




Questo romanzo pubblicato da Neri Pozza proprio il mese scorso mi ha letteralmente stalkerata: non potevo fare un giro in libreria senza vederlo, né aprire facebook senza ritrovarmi un post pubblicitario che lo riguardasse. alla fine ho capito che mi stava chiamando, mi sono arresa e l'ho comprato, per poi iniziarlo subito.

Be', è stato amore.

In un periodo di letture belle ma che spesso procedono a rilento, questo è stato il page turner di cui avevo bisogno. Infatti, sebbene non sia propriamente breve, l'ho divorato in due giorni senza riuscire a staccarmene! La protagonista è una donna di circa 40 anni che lavora come giornalista ed è piuttosto insoddisfatta della sua vita, fatta solo di piaceri piccoli e innocui. Siamo negli anni '60, e le prime sperimentazioni genetiche iniziano a far parlare di sé: c'è perfino chi asserisce che le donne possano riprodursi da sole per partenogenesi. Ed ecco che una donna scrive al giornale asserendo di essere rimasta incinta proprio in questo modo dieci anni prima, quando era ricoverata in una clinica. La protagonista, per far luce sulla vicenda, si avvicinerà a questa donna e alla sua famiglia con risvolti quantomeno inattesi. Si legge come un thriller ma è ricco di riflessioni interessanti sulla vita e l'amore. Davvero molto bello.


2) Festa mobile, di Ernest Hemingway



Per iniziare a conoscere questo prolifico e celebre autore americano, che ancora non avevo mai letto, ho scelto apposta il suo romanzo più autobiografico, quello che tra l'altro ha ispirato un film che ho apprezzato molto, Midnight in Paris di Woody Allen. E non sono rimasta delusa: il romanzo vibra dell'intensa vita letteraria parigina di inizio '900 e tra le sue pagine si affacciano con naturalezza personalità del calibro di Francis Scott Fitzgerald e consorte, Gertrud Stein e lo stesso Hemingway. Molto interessanti anche le versioni alternative di alcuni capitoli, che si trovano alla fine del libro e ci fanno entrare nella testa dello scrittore e comprendere un po' meglio le sue scelte stilistiche. Consigliato.

3) "Gilead" e "Casa", di Marilynne Robinson



Avevo da sempre un certo timore nell'avvicinarmi a questa scrittrice che mi sembrava, chissà perché, troppo complessa...forse perché leggo poco gli scrittori americani, e molti di loro mi sembrano un po'ostici. Invece Robinson mi ha conquistata! Gilead è il primo romanzo, in ordine di pubblicazione, di una trilogia ambientata interamente negli anni '60 nella stessa cittadina dell'Iowa: Gilead, appunto. Il protagonista è un pastore protestante, John Amesche, sposatosi e diventato padre già in tarda età, sa che non vedrà crescere suo figlio e gli scrive per questo una lunga lettera in cui gli apre il suo cuore, raccontando sia episodi del passato legati alla sua vita e a quella di suo padre e di suo nonno, sia ciò che accade nel presente. Credo di aver letto di rado parole più belle sulla fede e l'amore, adoro <3 Se una scrittrice riesce a convincerti di essere un pastore protestante di 70 anni vuol dire che ci sa fare davvero xD Attraverso le parole vibranti del pastore Ames questa piccola e sonnacchiosa cittadina brulica di vita, e una volta chiuso il libro mi mancava così tanto quel luogo che mi sono fiondata sul secondo volume, "Casa". Quest'ultimo segue le stesse vicende del primo libro ma dal punto di vista di una vicina di casa del pastore Ames, Glory Boughton, che ci racconta passo dopo passo la vita dissoluta di uno dei suoi fratelli, Jack, che a Gilead si è sempre sentito fuori posto. Il secondo volume non ha la stessa forza dirompente del primo ma l'ho apprezzato comunque, e non vedo l'ora di terminare la trilogia! 



4) "La notte si avvicina", di Loredana Lipperini



Oh lettori tremate, le streghe son tornate! 

Eh sì: questo romanzo di Lipperini, che è stato anche tra i 12 finalisti al Premio Strega 2021, infatti parla di streghe. Ma non immaginate subito un rogo approntato dall'Inquisizione nel 1600: il romanzo è ambientato nel 2008, in Italia, durante un'immaginaria epidemia di peste che colpisce all'improvviso un piccolo paesino di provincia, e le streghe di cui si parla non sono certo fattucchiere a cavallo di una scopa, anche se qualcuna un po' ci si avvicina. Non c'è un vero e proprio protagonista perché la narrazione è corale e ci permette di seguire le vicende di più donne che, per un motivo o per un altro, vedranno le loro vite sconvolte da circostanze di cui la peste non sarà che il culmine catartico. Gotico, originale (soprattutto nel panorama editoriale nostrano contemporaneo), con covid vibes ma non troppo visto che è stato scritto prima della pandemia, lo consiglio a occhi chiusi se avete voglia di una storia intensa, che parla di donne in modo interessante e per niente banale.


5) "Klara e il sole" di Kazuo Ishiguro e "Vie di fuga" di Naomi Ishiguro 




Negli ultimi due mesi ho letto anche ben due romanzi di casa Ishiguro: l'ultimo scritto da Ishiguro padre (nonché il primo pubblicato dopo il Nobel per la Letteratura, che gli è stato conferito nel 2017), una sorta di distopico futurista, e la prima opera scritta dalla figlia  ovvero una raccolta di racconti dal tono sognante e surreale.

Mi sono piaciuti entrambi allo stesso modo e ci ho trovato numerosi punti di contatto. Il romanzo di Ishiguro padre ci riporta alle atmosfera di un film che amavo molto da bambina, L'uomo bicentenario, con il compianto Robin Williams: abbiamo infatti per protagonista un'intelligenza artificiale che ha le fattezze di una bambola di nome Klara e viene acquistata da una ragazzina con problemi di salute di nome Josie. Klara e Josie provano istintiva simpatia l'una per l'altra e diventano insperabili, ma sulle due e su tutta la famiglia incombe lo spettro della malattia: riuscirà Josie a guarire grazie al benefico influsso del sole, come la dolce Klara sembra credere con tutte le sue forze?

Un romanzo sulla fede, la speranza e l'amore che mi ha confermato il talento immane di uno scrittore che ho già apprezzato tanto con Quel che resta del giorno.

Direi che tale padre tale figlia, visto che la raccolta di racconti di Naomi, "Vie di fuga" non mi è affatto dispiaciuta! Come suggerisce il titolo, i protagonisti di questi racconti cercano in qualche modo di sfuggire alla realtà e alle sue regole stringenti. Ammetto, tuttavia, che a distanza di un solo mese ho già dimenticato quasi tutti i racconti a parte il primo, che è di gran lunga il più bello e particolare. Anche questo ha per protagonista un bambino: che sia un caso? xD 


A presto :*

sabato 1 maggio 2021

Letture di marzo e aprile 2021

Hello! :D  Buon 1 maggio! Come state?

Il mese scorso ho saltato il riepilogo delle letture perché stranamente, nonostante zona rossa e compagnia bella ho letto pochissimo a marzo...ma mi sono ripresa alla grande ad aprile, con letture decisamente degne di nota :D




Ushanka. I ponti di Leningrado, di Antonella Iuliano


Di questo romanzo ho già parlato in modo più approfondito in un post a lui dedicato, che trovate qui
Si tratta di uno splendido romanzo storico dall'anima russa, con una storia d'amore candida come la neve di Leningrado. Da gustarsi davanti a un'ottima tazza di te' con biscottini al burro.







Felicità familiare, di Lev Tolstoj

Tra i romanzi più brevi di Tolstoj, Felicità familiare ci racconta la nascita e l'evoluzione della storia d'amore tra una giovane ragazza della piccola nobiltà russa ottocentesca e un uomo molto più grande di lei: sotto il velo della finzione si nasconde la storia d'amore tra lo stesso Tolstoj e la moglie Sofja, detta Sonja. Storia controversa, di qui la stessa Sonja dà la propria versione nell'altrettanto meritevole romanzo "Amore colpevole" (che ho letto qualche anno fa e di cui trovate una recensione più approfondita qui). Da leggere assolutamente entrambi: in quale altra occasione due scrittori di questo calibro ci offrono ognuno la sua personale versione della propria storia d'amore? xD 
Una piccola perla, ideale anche per chi si stesse approcciando ora a questo gigante della Letteratura russa.

Autobiografia per sommi capi, di George Orwell

Raccolta di saggi autobiografici di uno dei miei scrittori preferiti. La penna sopraffina di Orwell ci conduce dal collegio di sapore bronteano che ha frequentato da bambino, passando per l'afosa Birmania dove aveva lavorato come funzionario per l'Impero britannico, fino ai ricoveri per senzatetto in cui trascorse parte della propria vita di vagabondo, prima di diventare uno degli autori più profetici del XX Secolo. Imprescindibile per gli appassionati di Orwell, godibilissimo da chiunque.
Io ho letto questa bella edizione della casa editrice Mattioli, ma trovate gli stessi saggi a qualche euro in meno in edizione Bur.




Le avventure di Lupin, di Maurice LeBlanc

A chi crede che Lupin sia solo un simpatico cartone animato giapponese, e a chi ha amato la serie tv sbarcata qualche mese fa su Netflix, a chi ha voglia di racconti gialli intelligenti, curiosi e ben congegnati: leggete LeBlanc! *_*
Il personaggio di Lupin ha una sua voce e un suo stile inconfondibili, che bucano la pagina e avvincono fin dal primo racconto. Certe trovate possono sembrare iperboliche, ma consideriamo che si tratta sempre di un autore ottocentesco, epoca in cui il genere giallo iniziava a muovere i primi passi ed era ancora alquanto romanticizzato. 
La serie Netflix ha fatto proliferare nuove edizioni di questi racconti, e il ventaglio di opzioni disponibili per leggerli ormai è notevole: ma se vi accorgete di apprezzare l'autore vi consiglio di procurarvi il Mammut della Newton Compton che raccoglie tutta la produzione (con tutti i limiti di questa casa editrice xD)

Sillabari, di Goffredo Parise


Ho scoperto per caso l'esistenza di questo libro in libreria durante gli sconti Adelphi di qualche mese fa, e leggendone alcuni brani a caso ne sono stata subito conquistata. Si tratta sostanzialmente di una raccolta di racconti, ma una raccolta molto particolare: ogni racconto infatti ha per tema un argomento a caso che inizia con una certa lettera dell'alfabeto. Si inizia con la A, in cui sono affrontati argomenti quale "amore", "affetto", fino ad arrivare quasi alle ultime lettere dell'alfabeto. 
Ogni racconto è capace di condensare in modo mirabile il tema espresso nel titolo (per esempio nel racconto intitolato "malinconia" non potrete non avvertire fortissimo questo sentimento in tutta la sua essenza *_*
Un alfabeto incompiuto, irrisolto e poetico, come la vita. Parise assolutamente da approfondire. 


Vita su un pianeta nervoso, di Matt Haig

Chi meglio di una persona che ha sofferto di depressione, ansia e attacchi di panico e li ha superati può insegnarci come affrontare al meglio la vita, nonostante tutti i mali che possono affliggerci? Matt Haig, partendo dalla sua personale esperienza con uno tra i maggiori mali che affliggono i nostri tempi, ha composto un libro intenso ma di piacevole e agile lettura, da tenere sul comodino e leggere ogni sera per addormentarsi più sereni. 


Giorni in Birmania, di George Orwell


Ho concluso il primo mese di primavera nelle afose foreste birmane insieme a George Orwell, che in questo romanzo trasforma in fiction il periodo che aveva trascorso lì come funzionario dell'Impero Britannico. Protagonista del romanzo è Flory, uomo dai pensieri e sentimenti profondi ma alquanto apatico e insoddisfatto(come quasi tutti i protagonisti orwelliani) che sembra trovare la felicità quando nella zona birmana in cui vive arriva la giovane Elizabeth, nipote di un altro funzionario. Ma sarà concessa la felicità, a un personaggio Orwelliano?
Critica feroce al colonialismo e fotografia impietosa dell'animo umano e delle sue contraddizioni, da leggere. Di Orwell di solito si conoscono due romanzi in croce, ma va letto tutto! xD Vale sempre la pena.

L'angolo spirituale


Candor Lucis Aeternae, di Papa Francesco

Per i 700 anni dalla morte di Dante Papa Francesco ha scritto una lettera apostolica in cui parla di lui. Si tratta di un piccolo e agile libretto che si legge in poche ore ma fa tornare una voglia prepotente di leggere il nostro Sommo Poeta.

L'angolo del fantasy


La chiamata dei tre (La torre nera), di Stephen King

Dopo aver amato Stephen King da adolescente ogni tanto lo riprendo sempre con piacere. La chiamata dei tre è il primo volume (in ordine di pubblicazione, in ordine cronologico è il secondo e viene dopo "L'ultimo cavaliere, pubblicato però successivamente) della sua celebre saga fantasy/western, già considerata un classico moderno tra gli amanti del genere. Non posso dire che questo primo volume mi abbia davvero conquistata, trovo che pur essendo breve abbia molti alti e bassi, ma conto che migliori con i volumi successivi. 
Il titolo della saga prende spunto dal poema di un poeta a me molto caro, Robert Browning (il marito della mia adorata Elizabeth Barrett!), ovvero "Childe Roland alla Torre Nera giunse", e ci narra la vicenda di un pistolero chiamato, appunto, Roland, e del suo viaggio verso la torre del titolo, tra avventure, misticismo, peripezie varie. Sono ancora troppo all'inizio per darne un giudizio definitivo ma incuriosisce.

Mi sono già addentrata nelle letture di maggio, di cui spero di parlarvi prestissimo! ^^

venerdì 26 marzo 2021

Ushanka. I ponti di Leningrado, di Antonella Iuliano

 Ciao a tutti! :D

Anche se ormai è arrivata la primavera, oggi vi parlo di un romanzo che ha il profumo della neve, del caminetto acceso e del samovar fumante: l'ultimo romanzo della giovane e talentuosa Antonella Iuliano, che si intitola Ushanka. I ponti di Leningrado!



Siamo a San Pietroburgo nel 1961, in piena epoca Sovietica, quando la città si chiamava ancora Leningrado. Il giovane Pasha si innamora della bella Aleksandra: il sentimento è ricambiato, ma qualcosa giunge a turbare l'idillio, qualcosa che affonda le sue radici in un passato relativamente lontano, il tragico assedio della città avvenuto nel 1941...

Questo romanzo lo definirei "romantico" nel senso più ampio e ottocentesco del termine. La penna sempre delicata e raffinata di Antonella Iuliano infatti ci conduce per mano, con il ritmo lento ma mai noioso tipico dei romanzi russi, a scoprire amori tormentati, vessati da guerra, fame, inganni. I due piani temporali differenti si intersecano e influenzano, e alla fine il triangolo amoroso presentato all'inizio viene scompaginato in maniera del tutto inaspettata. Ho tifato fin dall'inizio per i protagonisti e ho faticato a lasciarli andare alla fine, tanto ero coinvolta nelle loro vicende. La splendida San Pietroburgo poi è quasi un'ulteriore protagonista: l'autrice la descrive con una minuzia e una cura per i dettagli e le atmosfere che fanno pensare viva lì e abbia una totale familiarità con quei luoghi! *_* Per non parlare del certosino lavoro di ricerca che c'è dietro ogni pagina e si evince dalle note esplicative. 

Anche se il mio romanzo preferito dell'autrice resta, incontrastato, "Charlotte", in cui ho ravvisato analogie profonde con la mia vita e il mio sentire, direi che questo si piazza saldamente al secondo posto!

Potete trovarlo qui.

A presto :D


Titolo: Ushanka. I ponti di Leningrado

Autrice: Antonella Iuliano

Casa editrice: Genensis Publishing

N. pagine: 423

Prezzo: 13,60 euro

mercoledì 3 marzo 2021

Letture di febbraio 2021

 Ciao! :D

Anche febbraio è stato un mese ricco di belle letture, e sono davvero felice di essere riuscita ad affiancare anche qualche saggio ai "soliti" romanzi xD

Ecco tutte le mie letture, in ordine di gradimento, con le "sezioni speciali" (libri diversi dai soliti di cui parlo sul blog) come al solito in fondo ^^


1)  "Grandi artiste al lavoro", di Mason Currey


Ed è proprio un saggio il mio preferito del mese, un saggio che ci racconta manie, rituali o anche semplici abitudini di vita e lavoro di alcune grandi artiste. Il termine abbraccia una categoria molto vasta di donne, dalle scrittrici alle pittrici, passando per ballerine, coreografe, scultrici, stiliste e chi più ne ha più ne metta. Il libro è diviso in sezioni a loro volta suddivise in piccoli paragrafi, il che rende questo libro una lettura ideale da piazzare sul comodino per leggerne un brano ogni sera prima di dormire, oppure al volo nei momenti liberi della giornata. Ogni paragrafo è uno "shottino" di ottimismo e vitalità, soprattutto per chi pensa di non avere tempo e modo di dedicarsi alle proprie passioni.


2) "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera


Non avevo mai avuto il coraggio di avvicinarmi a questo celebre romanzo perché il titolo altisonante mi intimidiva e mi faceva credere che non facesse per me. Invece mi sono dovuta ricredere. Un capolavoro, che contiene una delle più belle storie d'amore che abbia mai letto, incastonata in una cornice storica e geografica inusuale. A dispetto delle apparenze, scorre che è una meraviglia. Non voglio raccontarvi di più, dovete scoprirlo da soli come ho fatto io, che mi ci sono avvicinata senza sapere praticamente nulla della trama! ^^

3) Maestre d'amore, di Nadia Fusini


Nadia Fusini, insegnante, divulgatrice e saggista italiana che ammiro e seguo da tempo e che mi ha incantata con la biografia di Virginia Woolf "Possiedo la mia anima" (che non posso non raccomandare caldamente ai fan di Woolf) è tornata in libreria nel mese dell'amore con un saggio pubblicato da Einaudi sulle donne nelle opere di Shakespeare e il loro modo di vivere, appunto, l'amore. Illuminante e profonda come al solito, con uno stile eclettico e mai banale, mi ha fatto venire voglia di riprendere le opere del Bardo che ancora mi mancano, in particolare Antonio e Cleopatra. Alla splendida Regina d'Egitto infatti è dedicato uno dei capitoli più lunghi, belli e complessi di questo saggio che si legge velocemente per la brevità, ma si incide nel cuore, come le sue immortali protagoniste. Poi, come resistere a una copertina così? xD



4) Il senso del dolore. L'inverno del Commissario Ricciardi, di Maurizio De Giovanni

L'arrivo su Raiuno della trasposizione televisiva, un vero e proprio gioiello che, qualora non l'abbiate vista (l'ultima puntata è andata in onda lunedì scorso) vi consiglio di recuperare su Raiplay, mi ha spinta a riprendere i volumi che ancora mi mi mancavano della serie letteraria dedicata al mitico Commissario Ricciardi. Non sono una grande lettrice di gialli (anzi, non ne leggo praticamente mai) ma per De Giovanni, e in particolare per questa serie, faccio un'eccezione perché la componente del giallo passa in secondo piano a favore del romanzo storico: infatti questi romanzi, 12 in tutto (la serie è conclusa, almeno per il momento) sono ambientati nella Napoli degli anni '30, in pieno ventennio fascista, e De Giovanni dipinge colori, sapori e odori di quell'epoca della mia città in modo davvero mirabile. Sono tutti pubblicati da Einaudi e vi consiglio di iniziare dal primo in ordine cronologico, ovvero "Il senso del dolore. L'inverno del Commissario Ricciardi", perché anche se non è il migliore della serie vi introduce alle vicende e ai personaggi.


5) Una famiglia decaduta, di Nikolaj Leskov

Romanzo russo poco noto, pubblicato da Fazi qualche anno fa, mi è piaciuto con riserva. La narratrice, che resta un'anonima voce sullo sfondo, appartiene alla famiglia citata nel titolo e decide di raccontare la storia di sua nonna, donna volitiva e intraprendente della piccola nobiltà russa. Il romanzo non ha una vera e propria trama ma si presenta più come un insieme di aneddoti sulla nobildonna in questione e le persone che la circondavano quando era giovane. Ironico e leggero, sembra più un romanzo inglese che uno russo. Anche se si legge con piacere non saprei se consigliarlo: infatti l'assenza di una trama ben definita e, in un certo senso, di uno "scopo", lo rende un romanzo un po' "fine a sé stesso". Comunque mi ha fatto trascorrere ore piacevoli, e se volete leggere un romanzo russo non troppo impegnativo fa indubbiamente per voi.


L'angolo degli outsider

Sto cercando di uscire dalla mia comfort zone letteraria sconfinando in generi di cui non sono solita parlare sul blog: ma trattandosi di libri stupendi non posso non segnalarveli comunque! :D 


1) Andata e ritorno. San Domenico, la stella del vespro, di Davide Pedone


Il libro spirituale di febbraio è stato questo! Si tratta di una biografia dedicata a un santo a me molto caro, Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine dei Predicatori, conosciuti anche come Domenicani. Sono molto affezionata a quest'ordine religioso e non posso che raccomandare caldamente di conoscere meglio sia il Santo, grazie a questo splendido libro, sia l'intero, interessantissimo catalogo della casa editrice che lo ha pubblicato, ESD (Edizioni Studio Domenicano), il cui catalogo trovate qui.

Quanto al libro è pure su Amazon, a questo link


2) Una storia americana, di Francesco Costa

Questo mese oltre all'angolo spirituale c'è pure quello politico (che più opposto non potrebbe essere, ma ve l'ho detto, sto cercando di differenziare un po' le letture xD). Nello specifico, ho deciso di riprendere la politica americana studiata e amata all'università grazie a questo piacevole saggio che racconta, quasi sotto forma di romanzo, i fatti salienti della vita e della carriera politica del nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e della Vicepresidente Kamala Harris. Illuminante e ottimista. 


A presto e buone letture di marzo :D 

mercoledì 3 febbraio 2021

Letture di Gennaio 2021

 Ciao a tutti! ^^


Voglio iniziare l'anno alla grande con il proposito di fare un resoconto mensile delle mie letture, ce la farò?? Si accettano scommesse xD Diciamo che per questo mese ce l'ho fatta! :D 

Eccovi quindi, in ordine di preferenza, i libri che ho letto a gennaio 2021:


1) La saga di Gosta Berling, di Selma Lagerlof


Selma Lagerlof era già da tempo una delle mie scrittrici preferite, e leggere il romanzo che l'ha consacrata come una delle voci preponderanti della letteratura nordica (ha anche vinto il Nobel per la Letteratura) non ha fatto che confermare la mia preferenza. Edito in italiano da Iperborea, come tutti i libri della scrittrice, si tratta di un romanzo piuttosto corposo (più di 500 pagine) ma che scorre con una rara piacevolezza grazie alla sua peculiare struttura. Infatti è un romanzo che procede attraverso racconti di varia lunghezza, che in parte portano avanti le vicissitudini del personaggio che dà al romanzo il suo titolo, il prete sconsacrato Gosta Berling, in parte introducono nuovi personaggi, che a volte ritornano in racconti successivi e a volte no. Ogni vicenda narrata è una perla: non solo per le stupende descrizioni paesaggistiche del Varmland, terra natale della scrittrice svedese, ma anche per il modo in cui l'autrice scandaglia l'animo umano, con rara perizia e intensità, pur mantenendo sempre un tono tra il leggendario e il fiabesco. Come affermato nella splendida postfazione, questo romanzo è davvero unico nel suo genere e avrebbe potuto inaugurare un vero e proprio genere letterario, cosa che  non avvenne perché il romanzo europeo di inizio '900 prese una piega piuttosto diversa... A me però non dispiace che conservi il fascino inimitabile dell'unicum letterario! 

Da leggere d'inverno, sotto una comoda coperta di pile <3 


2) Memorie di un giovane medico, di Bulgakov



Anche qui siamo davanti a un romanzo fatto di racconti, o meglio di episodi: anche qui l'ambientazione è cupa, invernale, nevosa. Siamo infatti nella Russia di inizio '900, e il nostro protagonista (alter ego dell'autore, che era anche medico oltre che scrittore) viene inviato fresco di studi a esercitare la professione nell'ospedale di una piccola cittadina sperduta. Solo, privo di qualsiasi aiuto a parte quello esiguo fornito dai propri libri universitari, il protagonista dovrà fronteggiare diversi casi medici, dai più semplici ai più disperati, e non da ultimo combattere contro l'ignoranza e la superstizione radicate nella gente del luogo. A metà tra il romanzo e il memoir, appassionante e intriso di ironia, è forse finora l'opera che ho preferito di Bulgakov. 

Consigliatissimo, ma non alle persone facilmente impressionabili, data la crudezza di alcune descrizioni.


3) Tolstoj, di Pietro Citati



In parte biografia, in parte saggio, in parte testo di critica letteraria: quest'opera di Citati è imprescindibile per conoscere meglio il grande Lev. Da leggere rigorosamente dopo Anna Karenina e Guerra e Pace, per comprenderli e analizzarli meglio grazie alla penna fatata di un esperto del grande scrittore russo.

Comunque ho scoperto di avere molti difetti in comune con Tolstoj, accidenti. Direi che avrei meritato anche qualche suo pregio, ma la vita è ingiusta xDD


4) Niente di nuovo sul fronte occidentale, di Erich Maria Remarque



Un romanzo di cui ho spesso sentito parlare ma che non mi decidevo mai a leggere per la mia ritrosia di fronte ai testi incentrati puramente sulla guerra. Questo poi tratta addirittura della Prima Guerra Mondiale, che ho sempre considerato meno interessante dal punto di vista degli spunti letterari offerti (soprattutto se paragonata alla ben più letterariamente prolifica Seconda Guerra Mondiale).  Che dire? Credo sia imprescindibile, non solo perché è scritto benissimo e ci offre uno spaccato prezioso del fenomeno che ha rovinato per sempre la gioventù della prima metà del '900, ma anche perché ci aiuta a ridimensionare ciò che stiamo vivendo oggi e a capire che i paragoni con la guerra sono del tutto inopportuni xD 

Consigliatissimo, ma solo se siete di ottimo umore e/o state vivendo un periodo tutto sommato piuttosto sereno della vostra vita.


L'angolo del fantasy

So che non sono i libri prediletti dalla maggior parte dei lettori del mio blog, ma tra le mie letture figura spesso anche una certa quota di libri fantasy, distopici o comunque di generi particolari, che ho deciso di segnalarvi comunque nel caso qualcuno fosse interessato a scoprirli :D 

In vista dell'uscita su Netflix, il 23 aprile, della serie tv tratta dai libri Grishaverse di Leigh Bardugo, a gennaio ho letto i primi due volumi (gli unici pubblicati finora da Mondadori) della trilogia da cui è tratta, ovvero Tenebre e ossa e Assedio e Tempesta.  Si tratta di libri fantasy originali e ben scritti: presentano qualche difettuccio tipico del genere young adult di cui fanno parte, ma nulla di grave, c'è molto di peggio in giro! 

Se vi piace il fantasy e sentite il bisogno di romanzi di pura evasione, questi possono essere la scelta giusta. 





L'angolo della spiritualità

Tra le mie letture figura sempre anche qualche libro spirituale/meditativo, che ho pensato di segnalarvi nel caso tra voi ci fosse qualcuno incuriosito e/o appassionato di questo genere :D

A gennaio 2021 in particolare ho letto "Il tesoro nascosto. Per un'arte della ricerca interiore" di Jose Tolentino Mendonca. Lui è entrato di volata nella top 10 dei miei autori spirituali preferiti: sono al suo terzo libro letto e non mi stanca mai! Peccato che credo non abbia scritto tantissimo. Ogni capitolo del libro presenta una diversa meditazione, e l'autore (che ha una cultura sconfinata) fa numerosi collegamenti tra i temi spirituali, gli scrittori, i romanzi e le opere d'arte. 



Consigliatissimo leggerne un capitolo prima di dormire, per rilassarsi e chiudere la giornata in serenità.


Buone letture di febbraio, a presto! :D